Come funziona il bonus ristrutturazione 2023? La guida su lavori ammessi, spese agevolabili, adempimenti e beneficiari della detrazione al 50 per cento
Il bonus ristrutturazione 2023 è un’agevolazione edilizia che dà la possibilità, a chi realizza lavori in casa, di accedere a una detrazione fiscale pari al 50 per cento della spesa, per un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia per il 2022, il 2023 e il 2024, è stato prorogato dalla Legge di Bilancio 2023. Le regole, anche per quest’anno e per il prossimo anno, rimangono quindi le stesse.
A chi spetta la detrazione e quali sono i lavori ammessi? Facciamo il punto su come funziona l’agevolazione: dalle novità alle spese ammesse, passando per la scelta di cessione del credito o sconto in fattura e l’elenco dei lavori agevolabili.
Così come per lo scorso anno, è cambiata la modalità nel caso di fruizione indiretta dell’agevolazione: in contrasto alle frodi dovrà si dovrà produrre il visto di conformità e l’attestazione di congruità delle spese da parte di professionisti abilitati.
Per i lavori iniziati a partire dal 17 febbraio scorso si applica il divieto di cessione del credito e sconto in fattura, stabilito con il decreto Cessioni e la rispettiva legge di conversione.
La guida sulle informazioni da conoscere e sulle istruzioni per l’accesso al bonus ristrutturazione per i lavori realizzati dal 1° gennaio 2023.
Bonus ristrutturazione 2023
- Bonus ristrutturazione 2023, cos’è e come funziona? Lavori ammessi e limiti
- Bonus ristrutturazione 2023: elenco lavori, spese ammesse in detrazione e novità
- Bonus ristrutturazione 2023: l’elenco dei lavori su singole unità abitative
- Bonus ristrutturazione 2023: l’elenco dei lavori sulle parti condominiali
- Bonus ristrutturazione 2023 con cessione del credito e sconto in fattura, quando è permesso?
- Bonus ristrutturazione 2023 con cessione del credito e sconto in fattura: visto di conformità e attestazione di congruità
- Bonus ristrutturazione 2023, a chi spetta e chi può richiedere la detrazione?
- Bonus ristrutturazione 2023: come pagare?
- Bonus ristrutturazione 2023: la comunicazione ENEA è obbligatoria?
- Bonus ristrutturazione 2023: la documentazione da conservare e come si richiede
Bonus ristrutturazione 2023, cos’è e come funziona? Lavori ammessi e limiti
Il bonus ristrutturazione 2023 spetta anche per le spese sostenute nell’anno in corso. A prevedere la proroga dell’agevolazione è stata, infatti, la Legge di Bilancio 2022.
La Legge di Bilancio 2023 non ha introdotto novità, si attende la Manovra ad un passo dall’avvio. Al netto di future modifiche, quindi, la detrazione spetterà anche per l’anno 2024.
Fino al 31 dicembre del prossimo anno i contribuenti potranno portare in detrazione fiscale le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini). Il tetto massimo previsto è di 96.000 euro di spesa per unità immobiliare.
Per capire cos’è e come funziona il bonus ristrutturazione è necessario sapere che i soggetti che effettuano ristrutturazioni edilizie possono avere un rimborso IRPEF della metà delle spese sostenute, entro il limite precedentemente indicato.
A disciplinare l’agevolazione è l’articolo 16-bis del TUIR.
Nella formulazione iniziale la detrazione spettava per il 36 per cento e fino a 48.000 euro di spesa. Successivamente sono stati aumentati sia la misura della detrazione sia i limiti di spesa.
Bisogna precisare che per il calcolo del limite di spesa si deve considerare in numero delle unità immobiliari censite in catasto all’inizio dei lavori.
Se, ad esempio, un’unità immobiliare viene divisa in due alla fine dei lavori, il limite da considerare è comunque 96.000 euro.
Bonus ristrutturazione 2023: elenco lavori, spese ammesse in detrazione e novità
Vediamo ora quali sono le regole generali per avere diritto all’agevolazione edilizia e quali sono i lavori che danno accesso al bonus ristrutturazioni.
La detrazione del 50 per cento spetta per i lavori che rientrano nel seguente elenco:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).
Non tutti sanno, inoltre, che il bonus ristrutturazione spetta anche per i lavori in economia, ovvero gli interventi eseguiti in proprio.
In tal caso, come chiarito dalla circolare numero 28 del 25 luglio 2022, danno diritto alla detrazione del 50 per cento le spese per l’acquisto dei materiali.
Tra i lavori di manutenzione ordinaria rientrano, a titolo di esempio, gli interventi riportati nell’elenco che segue:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe;
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
- recinzione dell’area privata;
- costruzione di scale interne.
In altre parole, tra gli interventi rientrano anche quelli per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni nel caso di ampliamento rispetto al volume precedente all’intervento.
Bonus ristrutturazione 2023: l’elenco dei lavori su singole unità abitative
L’elenco degli interventi agevolabili è inserito all’interno dell’apposita pagina del portale dell’Agenzia delle Entrate.
Di seguito la tabella relativa agli interventi sulle singole unità abitative.
Intervento | Modalità |
---|---|
Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari | Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche unione di due unità immobiliari con opere esterne |
Allargamento porte | Con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio |
Allargamento porte e finestre esterne | Con demolizioni di modeste proporzioni di muratura |
Allarme finestre esterne | Installazione, sostituzione dell’impianto o riparazione con innovazioni |
Ampliamento con formazione di volumi tecnici | Demolizione e/o costruzione (scale, vano ascensore, locale caldaia, ecc.) con opere interne ed esterne |
Apertura interna | Apertura vano porta per unire due unità immobiliari o altri locali con opere interne o apertura sul pianerottolo interno |
Ascensore | Nuova installazione o sostituzione di quello preesistente (esterno o interno) con altro avente caratteri essenziali diversi, oppure per adeguamento alla legge n. 13/89 |
Balconi | Rifacimento con altro avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti e nuova costruzione |
Barriere architettoniche | Eliminazione |
Box auto | Nuova costruzione (detraibile, purché reso pertinenziale di una unità immobiliare) |
Cablatura degli edifici | Opere finalizzate alla cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano tutte le unità immobiliari residenziali |
Caldaia | Sostituzione o riparazione con innovazioni |
Caloriferi e condizionatori |
|
Cancelli esterni | Nuova realizzazione o sostituzione con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, dimensioni e colori) da quelle preesistenti |
Canna fumaria | Nuova costruzione interna o esterna o rifacimento modificando i caratteri preesistenti |
Cantine |
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Centrale idrica |
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Centrale termica |
|
Citofoni, videocitofoni e telecamere | Sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti |
Contenimento dell’inquinamento acustico | Opere finalizzate al contenimento realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge) |
Cornicioni | Nuova formazione o rifacimento con caratteristiche diverse da quelle preesistenti |
Davanzali finestre e balconi | Nuova realizzazione o sostituzione di quelli preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, finiture e colori) |
Facciata | Rifacimento, anche parziale, modificando materiali e/o colori (o anche solo i colori) |
Finestra |
|
Fognatura | Nuova costruzione o rifacimento con dimensioni e/o percorso diversi da quello preesistente, con opere interne o esterne (dal limite della proprietà fino alla fognatura pubblica) |
Garage |
|
Gradini scale | Sostituzione gradini interni e esterni, modificando la forma, le dimensioni oi materiali preesistenti |
Grondaie | Nuova installazione o sostituzione con modifiche della situazione preesistente |
Impianto di riscaldamento autonomo interno (purché conforme al Dm n. 37/2008 - ex legge n. 46/90) |
|
Impianto elettrico | Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma |
Impianto idraulico | Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente |
Inferriata fissa |
|
Infissi esterni | Nuova installazione o sostituzione con altri aventi sagoma, materiali o colori diversi (solo se riguarda l’intera facciata) |
Interruttore differenziale | Sostituzione o riparazione con innovazioni |
Intonaci esterni facciata | Intonaci e tinteggiatura esterna con modifiche a materiali e/o colori |
Lastrico solare | Rifacimento con materiali diversi rispetto a quelli preesistenti |
Locale caldaia |
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Lucernari | Nuova formazione o sostituzione con altri aventi caratteri (sagoma e colori) diversi da quelli preesistenti |
Mansarda | Modifiche interne ed esterne con opere edilizie, senza modificarne la destinazione d’uso |
Marciapiede | Nuova realizzazione su suolo privato |
Messa a norma degli edifici | Interventi di messa a norma degli edifici (detraibile, purché compresa nelle categorie di cui all’art. 1, legge n. 449/97 e siano presentate le certificazioni di legge) |
Montacarichi | Nuova installazione e sostituzione di quello preesistente con altro avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti |
Muri di cinta | Realizzazione e sostituzione con modificazioni rispetto alla situazione preesistente |
Muri esterni di contenimento | Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte esterna o nello stesso luogo, ma modificando dimensioni, sagoma, materiali e colori |
Muri interni | Nuova costruzione o demolizione e ricostruzione in altra parte interna |
Parapetti e balconi | Rifacimento o sostituzione con altri aventi caratteri diversi da quelli preesistenti |
Parete esterna | Rifacimento anche parziale modificando materiali e colori (o anche solo i colori) |
Parete interna | Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte interna |
Pavimentazione esterna | Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la superficie e i materiali |
Pensilina protezione autovetture | Sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti |
Persiana | Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma, materiale e colori diversi |
Pianerottolo | Riparazione struttura con dimensioni e materiali diversi da quelli preesistenti |
Piscina | Rifacimento modificando caratteri preesistenti |
Porta blindata esterna | Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagoma o colori diversi |
Porta blindata interna | Nuova installazione |
Porta-finestra |
|
Porte esterne | Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagome o colori diversi e viceversa |
Recinzioni | Realizzazione di nuova recinzione o sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche diverse |
Ricostruzione | Demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente |
Risparmio energetico | Opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge) |
Sanitari | Sostituzione di impianti (la sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione) - Realizzazione di servizio igienico interno |
Saracinesca | Nuova installazione di qualsiasi tipo o sostituzione di quella preesistente con innovazioni |
Scala esterna | Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra di caratteri (pendenza, posizione, dimensioni materiali e colori) diversi dai preesistenti |
Scala interna | Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra, modificando pendenza e posizione rispetto a quella preesistente |
Serramenti esterni | Nuova installazione o sostituzione con altri aventi finiture e colori diversi dai precedenti |
Sicurezza statica | Opere finalizzate alla sicurezza statica ed antisismica |
Solaio |
|
Soppalco | Innovazioni rispetto alla struttura preesistente o nuova costruzione |
Sottotetto |
|
Strada asfaltata privata | Per accesso alla proprietà |
Tegole | Sostituzione con altre di materiale e/o forma diverse da quelle preesistenti |
Terrazzi | Rifacimento completo con caratteristiche diverse da quelle preesistenti (dimensioni o piano) |
Tetto |
|
Tinteggiatura esterna | Rifacimento modificando materiali e/o colori |
Travi (tetto) |
|
Veranda |
|
Vespaio | Rifacimento |
Zoccolo esterno facciata | Sostituzione con altro avente caratteri essenziali diversi |
Bonus ristrutturazione 2023: l’elenco dei lavori sulle parti condominiali
Oltre all’elenco degli interventi relativi alle singole unità immobiliari, l’Agenzia delle Entrate richiama anche l’elenco dei lavori sulle parti condominiali degli edifici.
Per tale categoria di lavori si può fare riferimento alla seguente tabella.
Intervento | Modalità |
---|---|
Aerosabbiatura | Su facciata |
Allargamento porte interne | Con demolizioni di modesta entità |
Allarme (impianto) |
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Androne | Rifacimento conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Antenna | Antenna comune in sostituzione delle antenne private |
Balconi | Riparazioni parti murarie (frontalini, cielo), sostituzione di parapetti e ringhiere conservando caratteristiche (materiali, sagome e colori) uguali |
Box | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Caldaia |
|
Caloriferi e condizionatori | Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi |
Cancelli esterni | Riparazione o sostituzione cancelli o portoni, conservando caratteristiche (sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Canna fumaria | Riparazione o rifacimento, interno ed esterno conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Cantine | Riparazione conservando caratteristiche (materiali e colori) uguali a quelle preesistenti |
Centrale idrica | Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Centrale termica | Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Cornicioni | Rifacimento o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti (materiali, dimensioni) |
Davanzali finestre e balconi | Riparazione o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti |
Facciata | Piccola apertura per sfiatatoio gas, rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Finestra | Sostituzione senza modifica della tipologia di infissi |
Fognatura | Riparazione o sostituzione della canalizzazione fognaria, fino al limite della proprietà del fabbricato |
Garage | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Gradini scale | Sostituzione con gradini uguali a quelli preesistenti, interni e esterni |
Grondaie | Riparazione o sostituzione senza modifiche della situazione preesistente |
Impianto di riscaldamento (purché conforme al Dm n. 37/2008 - ex legge n. 46/90) | Riparazione dell’impianto senza innovazioni, riparazione con ammodernamenti e/o innovazioni |
Impianto elettrico | Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma |
Impianto idraulico | Riparazione senza innovazioni o sostituzioni |
Inferriata fissa | Sostituzione di quelle preesistenti senza modificare la sagoma e/o i colori |
Infissi esterni | Riparazione o sostituzione, conservando la sagoma, i materiali e i colori uguali a quelli preesistenti |
Infissi interni | Sostituzione con altri infissi conservando le caratteristiche preesistenti |
Interruttore differenziale | Riparazione senza innovazioni o riparazione con sostituzione di alcuni elementi |
Intonaci esterni facciata | Intonaci e tinteggiatura esterna conservando materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Intonaci interni | Intonaci e tinteggiatura interna senza limitazioni di materiale e colori |
Lastrico solare | Rifacimento conservando materiali uguali a quelli preesistenti |
Locale caldaia | Riparazioni murarie varie conservando le suddivisioni interne preesistenti |
Lucernari | Sostituzione con altri aventi gli stessi caratteri (sagoma e colori) di quelli preesistenti |
Marciapiede su suolo privato | Rifacimento come preesistente |
Montacarichi (interni ed esterni) | Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Muri di cinta | Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Muri esterni di contenimento | Riparazione o rifacimento con materiali e sagoma uguali a quelli preesistenti |
Muri interni | Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi |
Parapetti e balconi | Riparazione o rinforzo della struttura conservando caratteri uguali a quelli preesistenti |
Parcheggi | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Parete esterna | Rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Parete interna | Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi |
Pavimentazione esterna | Rifacimento con dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti |
Pavimentazione interna | Riparazioni senza innovazioni |
Pensilina protezione autovetture | Rifacimento conservando sagoma e colori preesistenti |
Persiana | Sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (sagoma e colori) |
Pianerottolo | Riparazione struttura conservando dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti (interno ed esterno) |
Piscina | Riparazione e rinforzo di strutture, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) preesistenti |
Porta blindata esterna | Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti |
Porta-finestra | Sostituzione con altra avente gli stessi caratteri essenziali |
Porte esterne | Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti |
Porte interne | Riparazione, conservando materiali, colori, dimensioni |
Recinzioni | Riparazione e sostituzione conservando caratteristiche (sagoma, materiali e colori) preesistenti |
Sanitari | Riparazione apparecchi sanitari e opere edilizie varie (tubazioni, piastrelle, ecc.) |
Saracinesca | Sostituzione con altra, purché vengano conservati dimensioni e colori uguali a quelli preesistenti |
Scala esterna | Riparazione conservando pendenza, posizione, sagoma, colori e materiali uguali ai preesistenti |
Scala interna | Riparazione e sostituzione conservando pendenza sagoma e posizioni preesistenti |
Serramenti esterni | Sostituzione con altri aventi le stesse caratteristiche |
Serramenti interni | Riparazioni, conservando materiali caratteristiche e colori preesistenti |
Solaio | Sostituzione dei solai di copertura con materiali uguali a quelli preesistenti |
Tegole | Sostituzione con altre uguali a quelle preesistenti |
Terrazzi | Riparazione delle pavimentazioni, rifacimento o sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (dimensioni e piano) |
Tetto | Riparazione con sostituzione di parte della struttura e dei materiali di copertura, conservando le caratteristiche preesistenti |
Tinteggiatura esterna | Rifacimento conservando materiali e colori preesistenti |
Tinteggiatura interna | Rifacimento senza limitazioni per materiali e colori |
Tramezzi | Sostituzione tramezzi interni, senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare |
Travi (tetto) | Sostituzione con altre aventi materiali, dimensioni e posizione uguali a quelle preesistenti |
Veranda | Rifacimento parziale conservando i caratteri essenziali |
Zoccolo esterno facciata | Rifacimento conservando i caratteri essenziali |
Bonus ristrutturazione 2023 con cessione del credito e sconto in fattura, quando è permesso?
Rispetto alla strada della fruizione diretta dell’agevolazione tramite la detrazione, non tutti potranno scegliere le modalità di fruizione indiretta previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio.
Per i lavori iniziati a partire dal 17 febbraio 2023 è infatti stato stabilito il divieto di cessione del credito e sconto in fattura, ad esclusione di alcune eccezioni.
In linea generale il decreto Cessioni, DL 11/2023, e la sua legge di conversione hanno fermato l’utilizzo degli strumenti per la fruizione indiretta.
Potrà quindi scegliere la strada della cessione del credito e dello sconto in fattura solo chi ha presentato la CILA, comunicazione di inizio lavori asseverata, entro il 16 febbraio 2023.
I contribuenti dovranno in ogni caso rispettare gli specifici adempimenti previsti e le scadenze per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Bonus ristrutturazione 2023 con cessione del credito e sconto in fattura: visto di conformità e attestazione di congruità
Chi potrà beneficiare del bonus ristrutturazione attraverso le opzioni di fruizione indiretta dell’agevolazione previste dall’articolo 121 del Decreto Rilancio dovrà rispettare le regole previste, gli specifici adempimenti e le scadenze in programma.
Oltre alla detrazione i contribuenti che hanno iniziato i lavori prima del 17 febbraio 2023 possono scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura.
In tali ipotesi resta l’obbligo di:
- visto di conformità;
- attestazione di congruità dei prezzi.
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate potrà essere effettuata esclusivamente dal professionista che ha apposto il visto di conformità, ossia colui che ha effettuato il controllo documentale relativo ai requisiti per l’accesso all’agevolazione edilizia.
La scadenza di riferimento è quella del 16 marzo dell’anno successivo a quello del sostenimento delle spese:
- per le spese sostenute nel 2022 il termine ultimo di invio della comunicazione è fissato al 16 marzo scorso, poi prorogato al 31 marzo 2023;
- per le spese sostenute nel 2023 sarà il 16 marzo 2024.
Dovrà essere utilizzato l’apposito modello, da compilare secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Un tecnico abilitato dovrà inoltre provvedere all’attestazione di congruità delle spese, verificando il rispetto dei massimali relativi alla tipologia di intervento.
Dovrà inoltre essere preso come riferimento il cosiddetto Decreto Prezzi, firmato dall’allora MITE, Ministero della Transizione ecologica, lo scorso 14 febbraio 2022.
Per gli interventi che non sono dettagliati nel decreto si deve fare riferimento ai prezzi indicati da regioni e province autonome, ai listini ufficiali o locali delle Camere di Commercio o ai valori di mercato previsti in base al luogo in cui si effettua l’intervento.
Bonus ristrutturazione 2023, a chi spetta e chi può richiedere la detrazione?
In linea generale possono avere accesso al bonus ristrutturazione 2023 tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti, ovvero tutti i soggetti chiamati al pagamento delle imposte sui redditi.
Non è vincolante se tali soggetti siano residenti in Italia o meno.
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’accesso all’agevolazione non è limitato al proprietario di un immobile.
Anche in questo caso, a livello generale, avrà diritto al bonus ristrutturazione chi sostiene le spese per i lavori ed ha un titolo idoneo all’accesso alla detrazione.
Possono beneficiare del bonus edilizio i seguenti soggetti:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
In alcuni casi possono avere accesso all’agevolazione anche futuri acquirenti, nel caso di firma del contratto preliminare di compravendita.
Tali soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:
- avere il possesso dell’immobile;
- eseguire i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
- aver registrato il compromesso.
Bonus ristrutturazione 2023: come pagare?
I requisiti che danno accesso al bonus ristrutturazione 2023 hanno vincoli anche sulle modalità di pagamento dei lavori.
Per assicurare il rispetto dei requisiti che permettono di ottenere l’agevolazione edilizia si dovrà anche prestare attenzione a come vengono pagate le fatture che rientrano nel bonus ristrutturazioni.
Dovrà essere utilizzato un bonifico bancario o postale parlante.
In tale bonifico dovranno essere inseriti i dati che seguono:
- causale del versamento: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”;
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento.
Può inoltre essere opportuno indicare il numero di fattura e l’anno di emissione che “motivano” il pagamento.
Un’ulteriore possibilità prevista è quella del ricorso a un finanziamento. In questo caso la società finanziaria pagherà tramite bonifico seguendo le precedenti indicazioni e il beneficiario dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico.
La data di sostenimento delle spese è quella in cui vengono pagate dalla società finanziaria, anche se il contribuente provvederà a pagare successivamente la società finanziaria.
Bonus ristrutturazione 2023: la comunicazione ENEA è obbligatoria?
Nel caso in cui i lavori svolti nel corso del 2023, che sono conclusi nel corso dell’anno, rientrino nell’obiettivo di risparmio energetico dovrà essere inviata l’apposita comunicazione all’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Così come per l’ecobonus, in alcuni casi anche per il bonus ristrutturazioni dovrà essere effettuata la comunicazione.
I lavori per i quali deve essere inviata la comunicazione sono quelli riportati all’interno della tabella riassuntiva.
Componenti e tecnologie | Tipo di intervento |
---|---|
Strutture edilizie | • riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno, dai vani freddi e dal terreno; • riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; • riduzione della trasmittanza termica dei Pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno |
Infissi | • riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi |
Impianti tecnologici | • installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; • pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; • microcogeneratori (Pe<50kWe); • scaldacqua a pompa di calore; • generatori di calore a biomassa; • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; • installazione di sistemi di termoregolazione e building automation; • installazione di impianti fotovoltaici |
Elettrodomestici (solo se collegati a un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017) | • forni; • frigoriferi; • lavastoviglie; • piani cottura elettrici; • lavasciuga; • lavatrici |
La comunicazione all’ENEA dovrà essere effettuata entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Nel caso di mancata comunicazione si perde la detrazione? Fino a poco tempo fa la risposta sarebbe stata “no”.
Nel caso di mancato invio non sono previste sanzioni e non si perderebbero i requisiti per l’accesso al bonus ristrutturazione 2023.
Lo stesso si applica al bonus mobili ed elettrodomestici, che spetta nel caso in cui si abbia accesso al bonus ristrutturazioni.
Novità a riguardo sono previste per le spese sostenute nel 2023: il massimale è stato portato da 5.000 euro a 8.000 euro. La detrazione spetta, così come per gli scorsi anni, nella misura del 50 per cento delle spese sostenute.
La mancanza di sanzioni o di conseguenze per omessa comunicazione non farebbe perdere obbligatorietà alla stessa, tuttavia l’adempimento deve essere effettuato nei termini indicati.
A riguardo, novità sono arrivate con l’ordinanza numero 34151/2022 della Corte di Cassazione.
Tra le precisazioni emerge che l’omessa comunicazione preventiva all’ENEA rappresenta una causa ostativa alle agevolazioni fiscali, per gli interventi di riqualificazione energetica.
L’onere per il contribuente “costituisce adempimento inderogabile per ottenere l’agevolazione in ragione del doveroso onere del contribuente di osservare una diligenza media”.
I chiarimenti della Corte di Cassazione hanno quindi chiuso alla possibilità di ottenere l’agevolazione senza l’apposita comunicazione all’ENEA.
Bonus ristrutturazione 2023: la documentazione da conservare e come si richiede
Vediamo infine due aspetti relativi all’agevolazione edilizia, uno legato a come richiedere il bonus ristrutturazione 2023 e un altro legato alla documentazione da conservare.
Abbiamo già visto quali sono i passaggi da seguire nel caso di cessione del credito e di sconto in fattura.
La modalità ordinaria è tuttavia quella della fruizione dell’agevolazione tramite detrazione. Il “rimborso” della metà delle spese sostenute, o di una porzione inferiore nel caso di limitata capienza fiscale, dovrà avvenire in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi.
Con il modello 730 o il modello Redditi PF 2023 si possono recuperare le somme relative alle spese sostenute nell’anno 2022.
Nella dichiarazione dei redditi dovranno essere indicati gli oneri sostenuti.
Dovrà inoltre essere conservata la documentazione prevista, da mostrare in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Nello specifico devono essere conservati i seguenti documenti:
- le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili;
- domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
- ricevute di pagamento dell’IMU, se dovuta;
- delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali;
- in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione dei lavori;
- comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’ASL, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri;
- fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
- ricevute dei bonifici di pagamento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus ristrutturazione 2023, come funziona: dai lavori ammessi agli adempimenti