Bonus pubblicità, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria pubblica l'elenco dei richiedenti del credito di imposta e gli importi provvisori. I soggetti interessati dovranno confermare la prenotazione, attraverso i servizi online dell'Agenzia delle Entrate, presentando la dichiarazione sostitutiva tra il 1° e il 31 gennaio 2021.
Bonus pubblicità, sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria è stato pubblicato l’elenco dei richiedenti del credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari per il 2020.
Le somme sono ancora provvisorie e saranno confermate dopo l’esame delle dichiarazioni sostitutive, che i richiedenti devono inviare tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 1° e il 31 gennaio 2021.
Successivamente sarà confermata la ripartizione dei fondi, necessaria dal momento che gli 85 milioni di euro stanziati per l’anno 2020 non sono sufficienti per coprire nel complesso le somme richieste.
Bonus pubblicità, elenco richiedenti e importi: la dichiarazione sostitutiva da inviare entro il 31 gennaio 2020
L’elenco dei richiedenti del bonus pubblicità 2020 è disponibile sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
- Dipartimento per l’Informazione e l’editoria - Credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali
- Elenco dei soggetti richiedenti per l’anno 2020.
Nello stesso documento sono anche riportati gli importi provvisori del credito di imposta sugli investimenti pubblicitari.
Tali somme saranno definitive dopo il secondo passaggio del bonus pubblicità, ovvero la conferma della prenotazione attraverso l’invio della dichiarazione sostitutiva.
I soggetti interessati devono provvedere all’adempimento tra il 1° e il 31 gennaio 2021, utilizzando le stesse modalità e lo stesso modello già usato nella fase della comunicazione per l’accesso.
- Agenzia delle Entrate - Comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali
- Modello per l’agevolazione prevista dall’art. 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96; decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n. 90.
La dichiarazione sostitutiva dovrà essere presentata mediante i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, accessibili attraverso l’area riservata “Servizi per”, alla voce “Comunicare”.
Per accedere sarà necessario utilizzare le credenziali:
- Spid;
- Entratel o Fisconline;
- Carta nazionale dei servizi.
Bonus pubblicità 2020: la ripartizione dei fondi a disposizione
Dal momento che le richieste superano la somma degli 85 milioni di euro stanziati per l’anno 2020, i fondi saranno ripartiti in modo proporzionale tra le domande.
Nello specifico le risorse economiche sono suddivise come segue:
- 50 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online;
- 35 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
La ripartizione seguirà i seguenti criteri:
- 14,8% per gli investimenti sulla stampa;
- 6,5% per investimenti sulle radio e televisioni;
- tra il 6,5% e il 14,8% per investimenti su entrambi i canali.
Dopo l’assegnazione definitiva del contributo, le somme potranno essere spese esclusivamente in compensazione attraverso il modello F24.
Dovranno necessariamente essere utilizzati i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco degli ammessi e indicando il codice tributo 6900.
Bonus pubblicità: cosa cambia per il 2020 a causa del coronavirus
Le regole per il bonus pubblicità 2020 sono diverse rispetto a quelle previste per gli altri anni a causa dell’emergenza coronavirus.
In linea generale il credito d’imposta, previsto dall’articolo 57-bis del Dl n. 50/2017, spetta per gli investimenti pubblicitari incrementali, con un incremento minimo dell’1% rispetto agli investimenti dell’anno precedente.
I beneficiari sono imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali. Gli investimenti in pubblicità sono invece quelli effettuati sulla stampa, giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali, e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale.
Il decreto Rilancio, nello specifico l’articolo 186, Dl n. 34/2020, ha modificato la misura del credito di imposta: solo per l’anno 2020 è concesso per il 50%, anziché 75%, del valore degli investimenti effettuati.
Viene però eliminato il requisito dell’incrementalità degli investimenti, requisito per gli altri anni necessario per avere accesso all’agevolazione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus pubblicità, elenco richiedenti e importi da confermare entro gennaio