Guida completa ed aggiornata al bonus mobili 2022.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: come funziona?
A riepilogare le istruzioni, i limiti e le novità introdotte è la nuova guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate.
Il documento fa il punto delle spese ammesse in detrazione al 50 per cento, alla luce della proroga e delle modifiche introdotte dalla Manovra.
Nel dettaglio, la Legge di Bilancio 2022, all’articolo 1 comma 37, dispone la proroga dei bonus fiscali sulla casa. Tra gli incentivi rinnovati per ulteriori tre anni, e quindi dal 2022 e fino al 2024, vi rientra anche il bonus mobili.
È pari a 10.000 euro l’importo massimo della spesa ammessa al bonus mobili per il 2022. Si passerà a 5.000 euro per i successivi due anni.
A differenza delle altre agevolazioni fiscali sulla casa, la detrazione resta l’unica modalità di fruizione del bonus mobili ed elettrodomestici, e non cambiano quindi le regole per recuperare lo sconto spettante.
Facciamo quindi il punto delle istruzioni per accedere al bonus mobili 2022, limiti di spesa, come funziona e novità, sulla base di quanto riportato nella guida dell’Agenzia delle Entrate.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: guida completa
- Bonus mobili ed elettrodomestici 2022, come funziona? Limiti di spesa e novità
- Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: soggetti beneficiari e tipologia di acquisti
- Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: elenco spese ammesse in detrazione fiscale
- Quali lavori di ristrutturazione danno diritto al bonus mobili: elenco ed esempi
- Bonus mobili 2022, detrazione fiscale in 10 rate di pari importo
- Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: come pagare le spese
- Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: documenti e dichiarazione ENEA
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022, come funziona? Limiti di spesa e novità
La Legge di Bilancio 2022, all’articolo 1, comma 37, lettera b) numero 2, conferma la proroga del bonus mobili ed elettrodomestici dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2024.
Dai 16.000 euro previsti in via eccezionale per il 2021, il limite di spesa ammesso al bonus mobili passa a 10.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022, per poi essere ridotto a 5.000 euro dal 2023.
Ecco nel dettaglio come cambia il tetto massimo di spesa detraibile al 50 per cento:
Anno di sostenimento | Limite di spesa bonus mobili |
---|---|
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 | 16.000 euro |
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 | 10.000 euro |
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 | 5.000 euro |
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 | 5.000 euro |
Ed è partendo dalle nuove scadenze che la guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 12 gennaio 2022 illustra come funziona il bonus mobili.
- Agenzia delle Entrate - guida bonus mobili 2022
- Bonus mobili ed elettrodomestici, scarica la guida aggiornata a gennaio 2022
Soffermiamoci di seguito sugli aspetti più importanti da conoscere.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: soggetti beneficiari e tipologia di acquisti
Potranno fruire del bonus mobili i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia e che acquistano mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
Non è stata estesa la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura in relazione al bonus mobili.
La Legge di Bilancio 2022, nel prorogare le due opzioni per la generalità dei bonus casa, ha confermato l’esclusione per quel che riguarda la detrazione per arredi ed elettrodomestici.
La detrazione riconosciuta, pari al 50 per cento delle spese sostenute, potrà quindi essere fruita esclusivamente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Si potrà accedere al bonus mobili a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.
Quindi, ai fini dell’accesso al beneficio della detrazione del 50 per cento per il 2022 è necessario che i lavori di ristrutturazioni siano iniziati dal 1° gennaio 2021.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: elenco spese detraibili al 50 per cento fino a 10.000 euro
Un elenco esemplificativo degli acquisti di ammessi è stato messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Di seguito solo alcuni e esempi a titolo informativo:
- mobili e arredi: ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione;
- grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Vi rientrano anche apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Quali lavori di ristrutturazione danno diritto al bonus mobili: elenco ed esempi
Sempre da parte dell’Agenzia delle Entrate sono giunti, a più riprese, chiarimenti in merito ai lavori di ristrutturazione che consentono di fruire del bonus mobili.
Seguendo queste indicazioni possiamo quindi dire che è riconosciuta la detrazione IRPEF del 50 per cento per la spesa di acquisto di mobili ed elettrodomestici connessa alle seguenti attività:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni non danno diritto al bonus);
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del condominio.
È necessario, però, evidenziare ancora una volta e bene un aspetto fondamentale: per agli appartamenti privati il bonus non spetta in ipotesi di manutenzione ordinaria, quale tinteggiatura di pareti e soffitti o sostituzione di pavimenti o sostituzione di sanitari o rifacimento di intonaci interni.
Ecco, quindi, una lista esemplificativa dei lavori di ristrutturazione per i quali è possibile accedere al bonus mobili ed elettrodomestici nel 2022:
- Manutenzione straordinaria: installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate, costruzione di scale interne, sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
- Ristrutturazione edilizia: modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
- Restauro e risanamento conservativo: adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio.
Un altro punto importante, per le parti comuni di edifici condominiali, a differenza di quanto avviene per i privati, il bonus mobili spetta anche in caso di lavori di manutenzione ordinaria, come:
- tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci, sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, riparazione delle grondaie, riparazione delle mura di cinta.
Bonus mobili 2022: detrazione fiscale in 10 anni mediante 10 rate di pari importo
Il bonus mobili 2022 può essere richiesto per un importo massimo di 10.000 euro di spesa e le agevolazioni consistono in una detrazione del 50 per cento del costo sostenuto, da ripartire in 10 rate tra gli aventi diritto.
Per beneficiarne è essenziale inserire le spese che si sono sostenute all’interno della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico) e, a quel punto, la detrazione verrà riconosciuta nella forma di rimborso fiscale IRPEF.
Ma attenzione: l’indicazione degli importi di spese nella dichiarazione dei redditi costituisce condizione necessaria ma non sufficiente ed è soltanto uno degli adempimenti per richiedere il bonus.
Ecco, quindi, che sarà necessario aver cura di eseguire i pagamenti esclusivamente nelle modalità idonee bisognerà trasmettere la comunicazione ENEA per l’acquisto di elettrodomestici.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: detrazioni fiscali solo con bonifico parlante o strumenti di pagamento tracciabili
Le modalità di pagamento di cui sopra, si ricorda, sono quelle indicate dall’Agenzia delle Entrate: pagamenti con bonifico, carta di debito o carta di credito.
Viceversa, non è ammessa la detrazioni per gli acquisti pagati con assegni, contanti e altri mezzi di pagamento.
E ancora, se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, si deve utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
Si ricorda, inoltre, che le stesse modalità devono essere utilizzate anche per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: documenti e dichiarazione ENEA
Tra gli oneri del cittadino, poi, si raccomanda, assolutamente, la conservazione dei documenti necessari a richiedere il bonus, ovvero:
- ricevuta del bonifico;
- ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
- documentazione di addebito sul conto corrente;
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Si ricorda, infine, l’adempimento della dichiarazione ENEA, spesso foriero di grande confusione.
In effetti, si tratta di un adempimento necessario nel caso in cui si pongano in essere interventi di riqualificazione energetica dell’edificio.
Tuttavia, come confermato anche dall’Agenzia delle Entrate con l’ormai famosa risoluzione numero 46/E del 2019, la mancata o tardiva comunicazione ENEA non comporta la perdita del diritto alla detrazione fiscale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus mobili 2022: beneficiari, beni agevolabili e limiti di spesa