I bonus casa sono tra i protagonisti indiscussi del modello 730/2019 e pertanto facciamo chiarezza sulle istruzioni relative a detrazioni per ristrutturazioni, acquisto di mobili, elettrodomestici ed ecobonus.
Con il modello 730/2019 è tempo di richiedere i bonus casa riconosciuti ai contribuenti che hanno effettuato lavori di ristrutturazione edilizia, acquisto di mobili ed elettrodomestici e di risparmio energetico (ecobonus).
In sede di compilazione della dichiarazione dei redditi sarà necessario indicare l’importo di spesa sostenuto per ciascuna categoria di lavoro in casa ai fini di beneficiare della detrazione fiscale riconosciuta, che va dal 36% fino all’85% in relazione all’intervento effettuato.
L’elevata percentuale di detrazione riconosciuta dal bonus ristrutturazioni, dal bonus mobili e dall’ecobonus ha fatto sì che anche nel 2018 molti contribuenti hanno scelto di effettuare lavori in casa al fine di sfruttare gli sconti fiscali riconosciuti dalla legge.
Proprio per questo di seguito si analizzano le istruzioni per la compilazione del modello 730/2019 per la richiesta dei bonus casa.
Per tutte le regole nel dettaglio i lettori possono consultare la circolare n. 13/E dell’Agenzia delle Entrate.
Ecobonus, le istruzioni per compilare il modello 730/2019
Per richiedere l’ecobonus, la detrazione dal 50% al 65% per le spese relative ad interventi finalizzati al risparmio energetico, sarà necessario compilare i Righi E61/E62, quadro E, Sez. IV del modello 730/2019. Si ricorda che la percentuale di detraibilità è pari al 70% o al 75% per i lavori effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali.
Rimandando alla guida all’ecobonus per approfondire su limiti di spesa e detrazione riconosciuta per ciascuna tipologia di lavoro effettuato, di seguito si fornirà un focus specifico sulle istruzioni per compilare la dichiarazione dei redditi.
La sezione del modello 730/2019 da compilare è la seguente:
Sarà quindi necessario indicare nella colonna 1 il tipo di lavoro effettuato, utilizzando il codice di riferimento tra quelli istituiti dall’Agenzia delle Entrate:
- ‘1’ Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti. Sono gli interventi diretti alla riduzione del fabbisogno di energia primaria necessaria, come la sostituzione o l’installazione di climatizzatori invernali anche con generatori di calore non a condensazione, con pompe di calore, con scambiatori per teleriscaldamento, con caldaie a biomasse, gli impianti di cogenerazione, rigenerazione, gli impianti geotermici e gli interventi di coibentazione;
- ‘2’ Interventi sull’involucro degli edifici esistenti. Sono gli interventi su edifici esistenti o parti di essi relativi a strutture opache verticali (pareti), orizzontali (coperture e pavimenti), fornitura e posa in opera di materiale coibente, materiale ordinario, nuove finestre comprensive di infissi, miglioramento termico di componenti vetrati esistenti, demolizione e ricostruzione dell’elemento costruttivo a condizione che siano rispettati i requisiti richiesti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, definiti nell’allegato B del decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 marzo 2008 e successivamente modificati dal decreto 6 gennaio 2010. Dall’anno d’imposta 2018 gli interventi relativi all’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi vanno indicati con il codice 12;
- ‘3’ Installazione di pannelli solari. Sono gli interventi per l’installazione di pannelli solari, anche realizzati in autocostruzione, bollitori, accessori e componenti elettrici ed elettronici utilizzati per la produzione di acqua calda ad uso domestico;
- ‘4’ Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
- ‘5’ Acquisto e posa in opera di schermature solari;
- ‘6’ Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale a biomasse;
- ‘7’ Acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per controllo da remoto;
- ‘8’ Interventi sull’involucro di parti comuni degli edifici condominiali esistenti;
- ‘9’ Interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali esistenti;
- ‘10’ Interventi sulle parti comuni di edifici di riqualificazione energetica e misure antisismiche con passaggio ad una classe di rischio inferiore;
- ‘11’ Interventi sulle parti comuni di edifici di riqualificazione energetica e misure antisismiche con passaggio a due classi di rischio inferiore;
- ‘12’ Acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
- ‘13’ Acquisto e posa in opera di caldaie a condensazione;
- ‘14’ Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori.
Se la detrazione è richiesta per le spese sostenute lo scorso anno, sarà necessario selezionare la voce 2018 nella sezione “Anno” ed indicare il numero 1 nella sezione “Numero rata”. Sarà necessario inoltre indicare il limite di spesa sostenuto che, ricordiamo, è differenziato in base alla tipologia di lavoro effettuato (da 30.000 euro fino ad un massimo di 100.000 euro).
Bonus ristrutturazioni nel quadro E del modello 730/2019
Le spese sostenute per lavori di ristrutturazione, compresi quelli per misure antisismiche ed il bonus verde, dovranno essere indicate nella Sezione III A, Quadro E righi da E41 ad E43 del modello 730/2019.
In questo caso la compilazione della dichiarazione dei redditi è abbastanza complessa e si consiglia di rivolgersi ad un CAF o ad un commercialista per evitare di commettere errori.
Si ricorda che il bonus ristrutturazioni consiste in una detrazione del 50% fino a 96.000 euro di spesa, con percentuali ancora maggiori se i lavori sono finalizzati alla riduzione del rischio sismico (qui tutti i dettagli)
La sezione del modello 730/2019 da compilare è quindi la seguente:
Dopo aver indicato l’anno di sostenimento della spesa, i contribuenti dovranno compilare la colonna 2 inserendo il codice del lavoro effettuato esclusivamente se la detrazione - per le spese sostenute nel 2018 - è relativa a lavori rientranti nel sismabonus.
Si dovrà compilare la colonna 3, invece, nei seguenti casi:
- lavori su parti comuni condominiali (Codice fiscale del condominio), barrando la casella di colonna 2 “Condominio” di uno dei righi da E51 a E53, senza riportare i dati catastali identificativi dell’immobile;
- lavori effettuati da parte di soggetti di cui all’articolo 5 del Tuir (es. società di persone);
- lavori iniziati prima del 14 maggio 2011, indicando il codice fiscale che ha inivato la comunicazione al Centro Operativo di Pescara;
- acquisto o assegnazione di unità immobiliari che fanno parte di edifici ristrutturati, indicando il codice fiscale dell’impresa che ha effettuato i lavori.
Nella colonna 8 bisognerà indicare il numero della rata (se i lavori sono stati effettuati nel 2018 si dovrà indicare il numero 1), mentre nella colonna 9 l’importo della spesa sostenuta nell’anno.
Rimandando alle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per approfondire, si ricorda che per i lavori avviati dal 2011 è obbligatorio indicare in dichiarazione dei redditi (sezione III B del modello 730/2019) i dati catastali dell’immobile.
Sul bonus ristrutturazioni è arrivato recentemente un importante chiarimento dell’Agenzia delle Entrate. Per i lavori che comportano anche un risparmio energetico, a partire dal 1° gennaio 2018 è stato introdotto l’obbligo di comunicazione all’ENEA, un adempimento che ha causato non poca confusione e malcontento tra i contribuenti.
Con la circolare n. 13/E del 13 maggio 2019 è stato tuttavia chiarito che la mancata o tardiva comunicazione dei dati dei lavori effettuati non comporta la perdita del diritto alla detrazione fiscale.
Bonus mobili ed elettrodomestici, detrazione in dichiarazione dei redditi 2019
In chiusura parliamo del bonus mobili, la detrazione del 50% e fino a 10.000 euro di spesa riconosciuta a chi acquista arredi o elettrodomestici su immobili ristrutturati.
In tal caso sarà necessario compilare la sezione III C, rigo E57 del modello 730/2019:
Così come indicato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate:
- nella colonna 1 e 3 (Numero rata) sarà necessario indicare per ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione il numero di rata (se si chiede il bonus per spese sostenute nel 2018, sarà la rata numero 1).
- nella colonna 2 e 4 (Spesa arredo immobile) bisognerà indicare la spesa sostenuta entro il limite di 10.000 euro. In presenza di più di un immobile ristrutturato va compilato un quadro aggiuntivo ricordando di numerare progressivamente la casella “Mod. N.” posta in alto a destra del Modello.
Ricordiamo ai lettori che è possibile consultare nella sezione dedicata tutti gli approfondimenti su detrazioni e deduzioni da indicare nel modello 730/2019.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus casa nel modello 730/2019: le istruzioni per ristrutturazioni, mobili ed ecobonus