Il passaggio in Commissione Bilancio della Camera conferma le novità del DDL di Bilancio per i bonus casa 2025. Ecco come cambiano i bonus edilizi dal 1° gennaio e quali agevolazioni restano
Il nuovo testo del Disegno di Legge di Bilancio dovrebbe arrivare in Aula della Camera domani, 20 dicembre.
Sono diverse le novità che hanno interessato la formulazione originaria. In merito ai bonus casa 2025 vengono confermate le misure previste dal testo presentato lo scorso 15 ottobre.
Si aggiunge un’unica novità: lo “stop” al bonus caldaie a combustibili fossili. L’agevolazione, senza l’approvazione dell’emendamento al testo, sarebbe rientrata tra quelle per il recupero edilizio e il risparmio energetico.
Dal 1° gennaio 2025, in linea con quanto stabilito dalla direttiva europea Case green, l’agevolazione sarà fuori dall’ecobonus e dal bonus ristrutturazioni.
Come cambiano, invece, i bonus edilizi? Sarà introdotto un doppio binario per il bonus ristrutturazione e l’ecobonus, con detrazione al 50 per cento solo per le prime case e al 36 per cento per gli altri interventi.
Inoltre saranno introdotti nuovi paletti per il il superbonus, la cui detrazione passerà al 65 per cento ma non per tutti.
Bonus casa: come cambieranno nel 2025
Bonus caldaie: stop all’agevolazione dal 2025
Tra le novità inserite tramite emendamento al testo del Disegno di Legge di Bilancio 2025 c’è l’eliminazione del bonus caldaie.
Lo “stop” della misura è dettato da quanto previsto previsto dalla direttiva Case green: dal 1° gennaio non saranno previsti incentivi per l’acquisto di caldaie a combustibili fossili.
Nel testo che arriverà in Aula alla Camera il 20 dicembre è stata inserita l’esclusione dalle agevolazioni per recupero edilizio e risparmio energetico.
Dal prossimo anno non sarà più possibile beneficiare della detrazione:
- del 65 per cento, con l’accesso all’ecobonus;
- del 50 per cento, attraverso il bonus ristrutturazione.
Il resto delle misure che interessano i bonus edilizi, inserite nel testo originario del DDL di Bilancio, rimangono immutate.
Bonus ristrutturazione 2025, agevolazione a doppio binario: per chi resta al 50%
Il nuovo testo del DDL di Bilancio conferma le novità previste dal testo originario per il bonus ristrutturazione.
A partire dal 1° gennaio 2025 la detrazione al 50 per cento resterà esclusivamente per gli interventi che interessano la prima casa.
Per gli altri interventi la detrazione scenderà al 36 per cento. Per gli anni successivi la riduzione continuerà.
Il limite di spesa resterà a 96.000 euro per il triennio 2025-2027.
Per il 2026 e il 2027 cambieranno invece le aliquote dell’agevolazione edilizia. Saranno le seguenti:
- 36 per cento per gli interventi che interessano la prima casa;
- 30 per cento per gli altri interventi.
Non cambieranno, invece, le regole per beneficiare delle agevolazioni. È prevista la ripartizione in dieci rate annuali dello stesso importo, a partire dalla dichiarazione dei redditi successiva all’anno di imposta in cui sono stati realizzati i lavori.
Di seguito una sintesi delle novità in arrivo, qualora confermate nel testo approvato al termine dell’iter parlamentare, entro il 31 dicembre 2024.
Il bonus ristrutturazione dal 2025 al 2027 | Percentuale detrazione |
---|---|
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 | 50 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 36 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali |
Dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 | 36 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 30 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali |
Bonus mobili 2025: proroga per la detrazione al 50 per cento
Confermata anche la proroga per il bonus mobili.
Anche per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, nel caso di acquisto di arredi o grandi elettrodomestici, spetterà la detrazione al 50 per cento.
Anche in questo caso l’agevolazione, che è collegata a lavori di ristrutturazione, verrà ripartita in dieci rate annuali dello stesso importo.
Il limite di spesa rimarrà a 5.000 euro, quindi potranno essere recuperati fino a 2.500 euro nei dieci anni successivi agli acquisti.
Bonus mobili | Percentuale detrazione | Limite di spesa |
---|---|---|
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 | 50 per cento | 5.000 euro |
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 | 50 per cento | 5.000 euro |
Ecobonus 2025: riduzioni a partire dal 1° gennaio
Le riduzioni inserite nel testo del DDL di Bilancio, confermate dopo gli emendamenti in Commissione Bilancio della Camera, interessano anche l’ecobonus.
L’agevolazione edilizia riconosciuto fino a fine anno nella misura del 65 per cento o del 50 per cento dal 1° gennaio 2025 passerà al 36 per cento.
Esclusivamente per i lavori effettuati sulle prime case sarà prevista la percentuale del 50 per cento, al pari del bonus ristrutturazione.
Per gli anni successivi è prevista un’ulteriore riduzione. Per il 2026 e il 2027 l’agevolazione edilizia passerà:
- al 36 per cento per gli interventi che interessano la prima casa;
- al 30 per cento per la generalità degli interventi.
Di seguito una tabella di sintesi delle principali modifiche in arrivo.
L’ecobonus dal 2025 al 2027 | Percentuale detrazione |
---|---|
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 | 50 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 36 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali |
Dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 | 36 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 30 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali |
Superbonus: nuovi vincoli per l’agevolazione al 65 per cento
Novità interesseranno, infine, anche il superbonus. Le regole attuali prevedono una progressiva riduzione dell’agevolazione che, per i condomini, sarebbe passata dal 70 al 65 per cento.
Già il testo del DDL di Bilancio, però, prevedeva due interventi sull’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio, riconfermate anche dopo gli emendamenti.
La prima sull’accesso alla detrazione.
Dal 1° gennaio 2025, infatti, sarà eliminata la possibilità di accedere al superbonus per la generalità dei contribuenti.
Potrà continuare a beneficiare dell’agevolazione, con aliquota al 65 per cento, esclusivamente chi al 15 ottobre 2024:
- ha presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata, CILA, se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
- ha adottato la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata, CILA, se gli interventi sono effettuati dai condomini;
- ha presentato l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
In altre parole è stato introdotto un vincolo da verificare in modo retroattivo, che impedisce di ottenere l’agevolazione a quanti intendano avviare i cantieri nella parte conclusiva di quest’anno.
Superbonus | Aliquota applicabile ai lavori in condomini |
---|---|
2024 | 70 per cento |
2025 | 65 per cento (solo per chi ha avviato i cantieri al 15 ottobre 2024) |
Un’ulteriore novità relativa al superbonus riguarda il cosiddetto spalma-detrazioni. Nel testo del DDL di Bilancio è inserita una misura che permetterà, a scelta del contribuente, di allungare da quattro a dieci anni la fruizione dell’agevolazione per le spese sostenute nel 2023.
Per l’ufficialità si dovrà attendere l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, che arriverà domani in Aula alla Camera e dovrà passare poi al Senato per l’approvazione definitiva entro il 31 dicembre 2024.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus casa 2025: le agevolazioni che restano per fare lavori edilizi