Piattaforma BDSR per la richiesta del Codice CIN operativa in tutte le Regioni

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Operativa su scala nazionale la piattaforma che ospita la banca dati strutture ricettive BDSR: è possibile richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale, per affitti brevi e turistici in tutte le Regioni. Si va verso la piena applicazione di obblighi e sanzioni

Piattaforma BDSR per la richiesta del Codice CIN operativa in tutte le Regioni

Con l’arrivo l’approdo online degli ultimi territori, la piattaforma che ospita la banca dati delle strutture ricettive diventa operativa su scala nazionale: dal 28 agosto è possibile richiedere il CIN, Codice Identificativo nazionale, per affitti brevi e turistici in tutte le Regioni italiane.

Si attende ora la pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale per far partire il conto alla rovescia per l’applicazione di obblighi e sanzioni contenute nell’articolo 13 ter del Decreto Anticipi.

Piattaforma BDSR per la richiesta del Codice CIN operativa in tutte le regioni

Le novità introdotte per monitorare il panorama nazionale delle strutture ricettive diventano sempre più concrete: dopo un lungo confronto tra gli attori coinvolti, la piattaforma BDSR è arrivata online ai primi di giugno aprendo la fase sperimentale.

Da ieri, 28 agosto, è possibile richiedere il CIN da esporre negli spazi dedicati agli affitti brevi e turistici e da indicare negli annunci.

I cittadini e le cittadine, dal canto loro, possono verificare l’esistenza del Codice per le diverse tipologie di alloggi presenti sul territorio.

In linea con i tempi previsti, entro il 1° settembre sarà pubblicato la notizia ufficiale dell’entrata in funzione della banca dati sull’intero territorio nazionale.

Entro la scadenza dei 60 giorni, a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso, tutti i gestori delle unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche e alle locazioni brevi e delle strutture turistico ricettive alberghiere ed extra alberghiere dovranno dotarsi del Codice Identificativo Nazionale.

Ad oggi, 29 agosto, sono 466.279 le strutture registrate: oltre 43.407 sono i CIN rilasciati e rappresentano circa il 9 per cento del totale da raggiungere.

Obblighi e sanzioni previste dal DL n. 145 del 2023 saranno applicabili al termine della fase transitoria.

Le nuove norme dovranno uniformarsi con le regole già previste all’interno dei territori.

E coloro che hanno ottenuto il codice identificativo regionale o provinciale prima dell’applicazione delle disposizioni sul CIN avranno a disposizione complessivamente 120 giorni dall’Avviso sull’estensione della Banca Dati su scala nazionale.

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