Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza di fine anno ha fatto il punto sugli obiettivi per la riforma fiscale del prossimo futuro. Dal taglio del costo del lavoro al sostegno alla genitorialità fino agli incentivi per chi crea lavoro
Sono tre i punti principali della riforma fiscale secondo il Presidente del Consiglio: il taglio del cuneo fiscale fino a 5 punti percentuale, una tassazione basata sulla propria situazione familiare e un meccanismo premiale che possa incentivare chi crea lavoro e ricchezza in Italia.
Lo ha dichiarato la stessa Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno, organizzata il 29 dicembre 2022 dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti con la collaborazione dell’Associazione della Stampa parlamentare.
I capisaldi della riforma fiscale emergono già dalle misure della Legge di Bilancio 2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022.
Dopo gli interventi contro il caro energia, infatti, la misura più costosa è proprio il taglio del cuneo fiscale di 3 punti percentuale per i redditi fino a 25.000 euro.
Inoltre, una delle priorità del Governo è rafforzare il sistema di welfare, sostenendo la genitorialità e incentivando la natalità. Questo anche attraverso una tassazione adeguata sulla base della propria situazione familiare e del numero di figli a carico.
Infine, un altro punto fondamentale riguarda i vari bonus assunzione, con l’obiettivo di incentivare e stabilizzare l’occupazione, proponendo condizioni favorevoli anche per i datori di lavoro.
Taglio del cuneo fiscale e tassazione in base alla situazione familiare: il futuro del fisco secondo Meloni
La Legge di Bilancio 2023 (n. 197/2022), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303, ha posto le basi della riforma fiscale che il Governo Meloni intende mettere in atto nel prossimo futuro.
Durante la conferenza stampa di fine anno del 29 dicembre, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha illustrato gli obiettivi da seguire in tema di fisco e lavoro.
“Sul tema della riforma fiscale vogliamo andare avanti secondo direttrici che, secondo me, sono abbastanza visibili già nella Manovra finanziaria.”
Sono tre i punti principali individuati, il taglio del costo del lavoro, una tassazione che tenga conto della situazione familiare e dei meccanismi premiali che incentivino chi crea lavoro e ricchezza in Italia, come i bonus assunzione.
Per quanto riguarda il costo del lavoro, nella nuova Legge di Bilancio, viene confermato il taglio del cuneo fiscale di 2 punti percentuali.
Si tratta dello stesso sconto già introdotto nel 2022 dal Governo Draghi per tutti i lavoratori con redditi inferiori a 35.000 euro.
A questo si aggiunge il taglio di un ulteriore punto percentuale in favore di chi guadagna meno di 25.000 euro l’anno, garantendo in questo modo un considerevole aumento in busta paga.
“Abbiamo dato un segnale, che è stato costosissimo, aumentando di un punto il taglio del cuneo fiscale e confermando quello già previsto.”
L’obiettivo, però, come annunciato dalla stessa Premier anche nelle linee programmatiche, è quello di arrivare ad un taglio del cuneo di almeno 5 punti percentuale, due terzi lato lavoratore e un terzo lato azienda.
“Se si riuscirà a fare questo o qualcosa di più dipenderà anche dalla situazione che affronteremo.”
Tassazione in base alla situazione familiare: nuovi sostegni alla genitorialità
Il secondo macro tema toccato dal Presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di fine anno è quello della tassazione.
Anche in questo caso, sottolinea Giorgia Meloni, l’obiettivo che già emerge dalla Manovra 2023 è quello di una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare e del numero di figli a carico.
“La vicenda della natalità, alla quale noi abbiamo destinato complessivamente 1,5 miliardi di euro, è per noi una priorità assoluta. Si tratta di una materia economica perché con i numeri di nati che abbiamo in Italia il nostro sistema di welfare non può reggere nel medio periodo.”
Incentivi alla natalità, sostegno alla genitorialità e una tassazione favorevole, dunque, sono le soluzioni proposte dal Governo.
Già nella nuova Legge di Bilancio sono presenti misure in questo senso, come l’aumento dell’importo dell’assegno unico in caso di disabilità, famiglie numerose e per i primi mesi di vita oppure in tema di congedo parentale, l’indennità dell’80 per cento per un mese per uno dei due genitori.
Bonus assunzione: incentivi per favorire chi crea lavoro e ricchezza in Italia
La terza questione relativa alla riforma fiscale del prossimo futuro è una tassazione che incentivi sempre di più chi crea lavoro e ricchezza in Italia, un sistema di meccanismi premiali che agevoli la creazione di nuovi rapporti di lavoro.
“Un tema che noi abbiamo definito “più assumi, meno paghi”, una tassazione sul lavoro che tenga conto anche della quantità di dipendenti che si hanno in rapporto al fatturato, piuttosto che la vicenda della tassa piatta sugli autonomi o della flat tax incrementale.”
A questo si aggiunge anche la detassazione sui premi aziendali e sui fringe benefit fino a 3.000 euro.
Come previsto dalla Legge di Bilancio, poi, sono diversi i bonus assunzione prorogati per il 2023, dall’esonero contributivo fino a 8.000 euro annui per chi assume giovani sotto i 36 anni d’età, donne svantaggiate o percettori del reddito di cittadinanza, fino agli incentivi per i giovani agricoltori e la proroga, autorizzata dalla Commissione Europea, della Decontribuzione Sud, per tutti i datori di lavoro delle Regioni del Meridione.
Il Presidente del Consiglio, infine, in tema di tassazione sugli immobili, rassicura che dal proprio Governo non partirà mai un aumento della tassa sulla casa, in particolar modo sulla prima.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Taglio del cuneo fiscale e tassazione in base alla situazione familiare: il futuro del Fisco secondo Meloni