Proroga imposte al 21 agosto 2023: novità in arrivo?

Si apre un nuovo spiraglio sulla proroga delle imposte al 21 agosto 2023 con maggiorazione dello 0,40 per cento: un ordine del giorno approvato alla Camera il 4 agosto impegna il Governo a valutare la possibilità di un rinvio per tutti. Sull'ipotesi di novità però pesa il ritardo sui tempi e il rinvio arriverebbe ormai ben oltre la scadenza ordinaria del 31 luglio

Proroga imposte al 21 agosto 2023: novità in arrivo?

Proroga delle imposte al 21 agosto 2023, il Governo valuterà per una seconda volta se disporre il rinvio dei versamenti con maggiorazione dello 0,40 per cento per i titolari di partita IVA.

La novità è arrivata nel corso dei lavori alla Camera per l’approvazione della legge delega sulla riforma fiscale, con un ordine del giorno approvato il 4 agosto che rimescola le carte.

Una seconda chance per il rinvio dei versamenti che, complici gli interventi in cantiere per i territori colpiti dagli eventi climatici delle ultime settimane, potrebbe concretizzarsi in tempi brevi ma ormai a scadenza passata.

Il termine ultimo per pagare le imposte sui redditi applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento era fissato al 31 luglio. La proroga arriverebbe fuori tempo massimo.

Proroga imposte al 21 agosto 2023: novità in arrivo?

Si apre un nuovo capitolo nel lungo e complicato iter di valutazione da parte del Governo circa la possibilità di concedere una proroga dei versamenti con maggiorazione dello 0,40 per cento ai titolari di partita IVA.

L’ordine del giorno approvato alla Camera lo scorso 4 agosto, nel corso della discussione per l’approvazione definitiva della delega fiscale, rimette in campo la possibilità di un rinvio, sul quale sarà per l’appunto il Governo a dover decidere.

L’ipotesi di una proroga ormai fuori tempo massimo si lega all’attesa circa gli interventi messi a punto sul fronte fiscale per i territori colpiti dagli incendi e dal maltempo nelle scorse settimane, dopo l’annuncio del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Una possibilità sulla quale però non è ancora dato avere certezze, anche alla luce della bocciatura delle precedenti richieste di rinvio proprio da parte del Ministero dell’Economia.

Un ordine del giorno era infatti già stato presentato nel corso della prima lettura alla Camera della delega fiscale, ma dal Governo era arrivata una netta chiusura circa la possibilità di proroga delle imposte, con scadenza fissata al 21 agosto 2023 per i versamenti con maggiorazione dello 0,40 per cento.

A farsi portavoce dell’impossibilità di rinvio era stata Lucia Albano, sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, durante le interrogazioni a risposta immediata del 19 luglio 2023 presso la Commissione Finanze della Camera.

Le motivazioni? Su una maggiore flessibilità sui termini, prevalgono “certezza dei rapporti tributari” e “salvaguardia degli ordinari flussi di cassa”.

Proroga imposte al 21 agosto 2023: il veto del Governo

L’ordine del giorno per la proroga della scadenza delle imposte sui redditi al 21 agosto 2023, novità rientrata nella discussione alla Camera sull’approvazione della legge delega in materia di riforma fiscale., era stato accolto positivamente da parte degli addetti ai lavori.

D’altronde già in sede di approvazione dell’emendamento al decreto 51/2023 che ha prorogato la scadenza per i soggetti ISA dal 30 giugno al 20 luglio si chiedeva un intervento anche sui pagamenti con maggiorazione.

Una richiesta che però non era stata accolta, a causa della copertura economica di 4,5 miliardi calcolata dalla Ragioneria generale dello Stato.

Il Governo si era impegnato a valutare l’effettiva possibilità di disporre la proroga al 21 agosto dei versamenti delle imposte con la maggiorazione dello 0,40 per cento, ma la valutazione ha portato a una chiusura rispetto a un nuovo intervento sul calendario.

“Il Governo nella complessiva valutazione della tematica in argomento non può trascurare la necessità di coniugare le esigenze poste a fondamento delle rivendicazioni (qui in rilievo) con quelle di certezza dei rapporti tributari e di salvaguardia degli ordinari flussi di cassa. Vale altresì aggiungere che le informazioni desumibili dai versamenti in esame restano di fondamentale importanza per la tempestiva predisposizione delle previsioni delle entrate tributarie ai fini della NADEF che il Governo presenterà a settembre”.

Sono queste le parole pronunciate durante l’interrogazione a risposta immediata del 19 luglio 2023.

Proroga imposte al 21 agosto 2023 con maggiorazione dello 0,40 per cento: gli effetti pratici

L’ipotesi di rinvio torna quindi in campo, ma se pur si arriverà all’ufficializzazione della proroga al 21 agosto è quantomai evidente che l’impatto della stessa sarà limitato e depotenziato.

Il rinvio, richiesto a gran voce da imprese e addetti ai lavori, arriverebbe infatti ormai a scadenza trascorsa e nel pieno della pausa estiva. A beneficiarne sarebbero in pochi e soltanto chi non ha effettivamente avuto la possibilità di pagare entro lo scorso 31 luglio.

Cosa cambierebbe con un ulteriore intervento sui termini di versamento di saldo e primo acconto delle imposte sui redditi?

Le novità riguarderebbe partite IVA e soggetti diversi già beneficiari del rinvio dei termini dal 30 giugno al 20 luglio: si tratta quindi essenzialmente dei soggetti ISA, così come di minimi e forfettari.

Per queste categorie la scadenza per i pagamenti applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento verrebbe quindi fissata dopo la proroga feriale.

Si ricorda infine che al fine di agevolare imprese e professionisti è stato previsto un criterio di calcolo agevolato della maggiorazione, da applicare su base giornaliera per i versamenti eseguiti dal 21 luglio alla fine del mese. Si è arrivati a dover versare la percentuale piena dello 0,40 per cento esclusivamente per i pagamenti eseguiti entro il 31 luglio.

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