Sta prendendo forma la proroga annunciata dal comunicato stampa del MEF, con la formalizzazione della proroga dei versamenti per i soggetti ISA al 20 luglio, ma non solo. Stando alle ultime novità si va verso la riduzione della maggiorazione dello 0,40 per cento per coloro che pagheranno entro la scadenza del 31 luglio.
La lettura delle notizie della stampa specializzata ci informa della ormai imminente formalizzazione della proroga della scadenza per il versamento delle imposte sui redditi annunciata dal MEF.
Il rinvio della scadenza dal 30 giugno al 20 luglio è stato inserita nel mentre dell’iter di conversione del Decreto 51/2023, il cosiddetto Decreto PA, e si applicherà ai titolari di partita IVA che esercitano attività per le quali sono approvati gli ISA, Indici Sintetici di Affidabilità fiscale.
Nessuna novità rispetto a quanto anticipato dal Ministero dell’Economia con il comunicato stampa del 14 giugno. Quello che colpisce è il subemedamento che modifica le regole in merito alla possibilità di versare le imposte entro il 31 luglio 2023 con maggiorazione dello 0,40 per cento.
Una maggiorazione “sprint” per i versamenti delle imposte sui redditi entro il 31 luglio 2023
Le novità relative ai versamenti con maggiorazione sono contenute nel subemendamento 0.4.58.4 approvato ieri alla Camera nella nuova formulazione sotto riportata, dopo l’esame delle Commissioni riunite I e V:
“All’emendamento 4.58 dei relatori, comma 3-ter, secondo periodo, dopo le parole: entro il 31 luglio 2023 inserire le seguenti: maggiorando le somme da versare, in ragione di giorno, fino allo 0,40 per cento, a titolo di interesse corrispettivo.”
Una soluzione che appare ispirata a quello che molti, impropriamente, chiamano “ravvedimento sprint”, il pagamento di una sanzione ridotta ad 1/15 del dovuto per ogni giorno di ritardo, se l’irregolarità viene sanata entro 15 giorni.
Le novità, per la cui ufficialità si rende necessario attendere che si concluda l’iter per la conversione in legge del Decreto n. 51/2023, sono quindi due.
La prima è l’annunciata proroga della scadenza per il versamento di saldo e primo acconto delle imposte sui redditi al 20 luglio 2023, nuovo termine che si applicherà ai titolari di partita IVA che applicano gli ISA, compresi i soggetti esonerati quali i forfettari.
La seconda interviene invece sulla possibilità di pagare le imposte entro il 31 luglio, prevedendo una riduzione della maggiorazione applicata.
Imposte entro il 31 luglio 2023 con maggiorazione dello 0,036 per cento periodico al giorno
Tornando al tema in esame, ci troveremo ad applicare una maggiorazione dello 0,40 per cento che dovrà essere frazionata negli 11 giorni che intercorrono dal 20 luglio al 31 luglio.
Un undicesimo dello 0,40 per cento, o meglio uno 0,036364 per cento, per ogni giorno di ritardo rispetto al termine prorogato del 20 luglio.
Questa la novità introdotta per venire incontro alle esigenze manifestate da contribuenti e addetti ai lavori.
Ci si attendeva infatti che la possibilità di pagare le imposte sui redditi con maggiorazione fosse anch’essa oggetto di proroga rispetto al termine ordinario del 31 luglio e, in particolare, la richiesta era di fissare la scadenza al 20 agosto.
Le stime di costo per le casse dello Stato, indicate in oltre 4 miliardi, hanno sconsigliato di applicare l’ulteriore proroga, un onere forse influenzato dai tassi in aumento anche per il debito pubblico, come pure l’attesa di minori introiti derivante dalla sospensione dei versamenti concessa ai contribuenti residenti nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna.
Immagino ora l’imbuto che si creerà con i clienti a studio che nel loro diritto vorranno il calcolo on time della maggiorazione per il versamento delle imposte.
Non ci resta che armarsi di molta pazienza, attendere la formalizzazione della novità normativa e i successivi aggiornamenti dei nostri gestionali da parte delle software house.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Una maggiorazione “sprint” per i versamenti delle imposte sui redditi entro il 31 luglio 2023