Possibili novità nella Legge di Bilancio 2022 sulla sospensione delle scadenze per i liberi professionisti in caso di malattia o infortunio. È atteso per i prossimi giorni il voto all'emendamento in Commissione Bilancio del Senato. A parlarne ai microfoni di Informazione Fiscale è stato l'Onorevole Andrea De Bertoldi.
Legge di Bilancio 2022, si apre una possibilità per la sospensione delle scadenze e degli adempimenti in caso di malattia o infortunio del professionista.
Nel corso dell’iter di discussione del disegno di Legge di Bilancio 2022 è stato presentato un emendamento che punta ad introdurre una tutela per i professionisti colpiti da eventi di malattia, e c’è un “fondato ottimismo” sulla sua approvazione.
In questi termini si è espresso l’Onorevole Andrea De Bertoldi di FdI, nell’intervista rilasciata ad Informazione Fiscale il 7 dicembre 2021.
Proprio l’Onorevole De Bertoldi da inizio legislatura porta avanti la battaglia per l’approvazione del disegno di legge sulla malattia dei liberi professionisti. Una proposta sostenuta anche da altri partiti e in maniera trasversale, e che potrebbe approdare nel testo della Legge di Bilancio 2022.
Legge di Bilancio 2022, possibile stop alle scadenze in caso di malattia dei professionisti
Tra le novità della Legge di Bilancio 2022 potrebbe esserci anche una norma che disciplina la sospensione delle scadenze degli adempimenti per il professionista in caso di malattia e infortuni.
La proposta intende offrire una duplice tutela: al contribuente e al professionista. In caso di malattia di quest’ultimo, che gli impedisca di effettuare gli adempimenti entro i termini di legge, allo stato attuale della legge entrambi incorrono in sanzioni.
L’emendamento proposto dall’Onorevole Andrea De Bertoldi, ma sul quale c’è l’appoggio anche di altre forze politiche, sarà vagliato dalla Commissione Bilancio del Senato, ed è atteso entro la prossima settimana il voto alle proposte di modifica presentate al testo della Manovra.
L’emendamento, che riprende i contenuti dello specifico disegno di legge, propone che, nei casi di ricovero ospedaliero o di cure domiciliari, dovuti a infortunio, malattia grave, parto prematuro o intervento chirurgico, le scadenze che intervengono nei 30 giorni successivi all’evento restano sospese. La sospensione si applica dal giorno del ricovero o dell’inizio delle cure, fino ai 45 giorni successivi alla guarigione.
Tali adempimenti dovranno essere eseguiti entro il giorno successivo alla scadenza del periodo di sospensione.
Oggi i liberi professionisti sono sprovvisti di una tutela legale che li esima dal rispetto delle scadenze in caso di malattia o infortunio.
Alla luce degli articoli 4 e 32 della Costituzione, che tutelano il diritto al lavoro e il diritto alla salute, questo vuoto normativo si traduce nella necessità, da parte del professionista, di rispettare le scadenze anche in caso di malattia certificata; in alternativa, incorre in sanzioni per il mancato rispetto dei termini di legge insieme al contribuente che si affida a lui.
“Daremo la possibilità al professionista di ammalarsi ed infortunarsi senza avere il contraccolpo della preoccupazione di dover essere sanzionato per una cosa della quale lui non ha alcuna colpa.”
Questo è quanto affermato ai microfoni di Informazione Fiscale dal Senatore De Bertoldi, che parla di una mancata tutela “inumana”, una “drammatica realtà per due milioni di professionisti italiani”.
“Forse tra qualche giorno, magari già la prossima settimana quando la Commissione Bilancio del Senato esaminerà gli emendamenti, mi sento di poter dire con un po’ di emozione di aver vinto una battaglia di civiltà.”
Si apre quindi la possibilità, stando a quanto dichiarato dall’Onorevole De Bertoldi, di un approdo della misura nel testo della Legge di Bilancio 2022.
Sospensione scadenze in caso di malattia del professionista, una proposta dal percorso travagliato
L’on. De Bertoldi è portavoce di un’istanza condivisa da tutte le forze politiche: l’introduzione di una norma che tuteli i liberi professionisti, così come accade per i lavoratori dipendenti, che possono usufruire di giorni di malattia e assentarsi dal lavoro.
Il percorso per introdurre una tutela legale è iniziato nel 2019.
L’8 agosto Andrea De Bertoldi ha presentato al Senato il ddl 1474, firmato da diversi esponenti di M5S, FI e PD, dal titolo “Disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio”.
L’iter di discussione è stato particolarmente travagliato: il 3 marzo 2021 il disegno di legge riceve un parere negativo da parte della Ragioneria generale dello Stato presso il MEF.
Secondo i calcoli, le denunce da infortunio dei liberi professionisti potrebbero causare un danno erariale per 236,3 milioni di euro, ragion per cui il disegno di legge è rimasto bloccato in Commissione Giustizia per mancanza di copertura finanziaria.
Tuttavia si tratta di una stima difficile da quantificare.
Tant’è che a luglio la Direzione Generale delle Finanze del Ministero dell’Economia ha presentato un approfondimento tecnico dal quale è emerso un ridimensionamento dei costi della manovra: da circa 200 milioni si passa a 25 milioni di euro.
Il Ministro dell’Economia Daniele Franco, durante l’audizione sulla riforma fiscale del 22 luglio, ha così dichiarato: “C’è tutta la buona volontà” da parte del Governo a far ripartire la discussione sul ddl 1474.
L’iter per l’approvazione della norma trova ora una nuova opportunità, con la discussione degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2022 da parte della Commissione Bilancio del Senato. Si attendono novità entro la prossima settimana.
Malattia del professionista: prime novità introdotte nel Decreto Sostegni
Durante la pandemia da Covid 19 è stato fatto un primo passo in questo senso.
Sempre su proposta dell’On. De Bertoldi è stato presentato un emendamento al Decreto Sostegni che si è tradotto nell’articolo 22 bis, intitolato “Disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortuni”.
La norma offre una tutela per il libero professionista e per il contribuente, responsabile incolpevole di un eventuale ritardo nel rispetto delle scadenze: restano sospese per 30 giorni solo nel caso di malattia dovuta al contagio da Covid.
Determinante, ai fini dell’approvazione della tutela limitatamente al suddetto caso, è stata la valutazione economica che questa manovra richiede.
Gli oneri derivanti dalla misura introdotta nel Decreto Sostegni ammontano a 9,1 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, come riportato nell’art. 22 comma 6.
In seguito all’introduzione della misura nel Decreto Sostegni, e in base ai nuovi costi stimati da parte della Direzione Generale delle Finanze del Ministero dell’Economia, si resta in attesa di tutele più certe sia per i liberi professionisti sia per i contribuenti, anche nei casi in cui malattia e infortunio non siano causati dal Covid-19.
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