ISA 2019, novità nel provvedimento pubblicato il 5 giugno 2019 dall'Agenzia delle Entrate. Cambiano le specifiche tecniche, ma restano le criticità che complicano l'adeguamento agli indici di affidabilità fiscale.
ISA 2019, nuovo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate pubblicato il 5 giugno. Per l’adeguamento agli Indici Sintetici di Affidabilità bisognerà fare i conti con la modifica alle specifiche tecniche, che aggiornano le regole contenute nel provvedimento dello scorso 10 maggio 2019.
Non è certo la novità più attesa. Nello stesso periodo in cui imprese e professionisti sono alle prese con il complicato adeguamento agli ISA, al debutto nella dichiarazione dei redditi 2019, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate aggiorna le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati da parte degli intermediari e corregge alcuni refusi contenuti nei modelli e nelle istruzioni precedentemente pubblicate.
Sarà un avvio complicato quello degli ISA. L’adeguamento alla “pagella dell’imprenditore” è reso più complicato dalla mancanza del software che consentirà di determinare il punteggio, fattore determinante per l’accesso al regime premiale.
Sembra paradossale ma tra gli addetti ai lavori c’è chi rimpiange gli obsoleti studi di settore. ANC e ADC hanno formalmente richiesto di sospendere almeno per l’anno d’imposta 2018 l’applicazione degli ISA.
Il ritardo dell’Agenzia delle Entrate complica il calendario delle scadenze. È data per certa la proroga della scadenza per il versamento delle imposte sui redditi, ma ad oggi manca il decreto ufficiale (si parla di un rinvio al 22 luglio).
In attesa di ulteriori novità, facciamo il punto su quanto previsto dal provvedimento datato 4 giugno 2019 pubblicato in data odierna sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
ISA 2019, nuovo provvedimento delle Entrate. Ecco le novità
Sono tre le novità contenute nel provvedimento pubblicato il 5 giugno 2019 dall’Agenzia delle Entrate, e riguardano per lo più le specifiche tecniche per l’adeguamento agli ISA per l’anno d’imposta 2018.
Modificando quanto previsto dal provvedimento dello scorso 10 maggio, le novità sono le seguenti:
- sono state aggiornate le specifiche tecniche per la trasmissione, da parte degli intermediari, dei dati dei contribuenti per l’acquisizione massiva degli elementi informativi necessari per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale;
- sono state aggiornate le specifiche tecniche relative alla fornitura, da parte dell’Agenzia delle entrate, degli elementi informativi necessari ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale in precedenza citati;
- sono stati eliminati alcuni refusi presenti nei modelli e nelle istruzioni degli indici sintetici di affidabilità fiscale. In particolare, sono rettificati il frontespizio dei modelli AG41U e AG93U e le istruzioni dei righi F21 e G11
Il provvedimento dispone inoltre che eventuali ulteriori aggiornamenti delle specifiche tecniche saranno pubblicati sul sito internet dell’Agenzia delle entrate e che di tali aggiornamenti verrà data relativa comunicazione.
Si allega di seguito il provvedimento del 4 giugno 2019 in pdf con i relativi allegati oggetto di modifica:
- Agenzia delle Entrate - provvedimento ISA 4 giugno 2019
- Modifiche al provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate 10 maggio 2019 relativo all’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale e al provvedimento 30 gennaio 2019 del direttore dell’Agenzia delle entrate di approvazione della relativa modulistica da utilizzare per il periodo di imposta 2018
ISA 2019, adeguamento impossibile. Nessuna novità sul software delle Entrate
Quando ormai si avvicina la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2019, l’adeguamento agli Indici Sintetici di Affidabilità è ad oggi impossibile. Manca il software dell’Agenzia delle Entrate, la novità più attesa da parte di imprese ed intermediari.
Per questa ragione l’Associazione Nazionale dei Commercialisti e dall’Associazione Dottori Commercialisti con il comunicato stampa congiunto del 31 maggio hanno richiesto ufficialmente che per l’anno d’imposta 2018 siano disapplicati gli ISA e mantenuti i vecchi studi di settore.
Una richiesta che è stata avanzata al Presidente del Consiglio e ai due Vicepresidenti e al Ministro dell’Economia:
“Tale richiesta si è resa necessaria a causa della latitanza, da parte dell’Agenzia delle Entrate, nel rilascio degli strumenti necessari per l’adempimento, quali il software di elaborazione e lo schema di specifica delega che il contribuente deve firmare al professionista.”
Una situazione di vero e proprio caos. Le due associazioni dei commercialisti difendono gli interessi della categoria, che si trova in una situazione di totale ed imbarazzante incertezza.
In parallelo vi è poi la questione dei costi di adeguamento agli ISA, con la necessità di integrare i proprio gestionali con le nuove procedure.
Non è da dimenticare che il valore degli ISA può modificare l’importo delle imposte da versare, ad oggi, entro il 1° luglio 2019, con una proroga che attualmente è stata solamente annunciata sottovoce.
Insomma, una situazione di incertezza vera e propria che ha portato alla richiesta paradossale di ritorno agli studi di settore, strumento ritenuto da sempre inadeguato ed inefficace:
“Siamo arrivati al punto di dover scegliere il male minore, quando dovremmo cogliere le opportunità normative.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: ISA 2019, nuovo provvedimento delle Entrate. Ecco le novità