Per i proprietari di immobili occupati abusivamente la Legge di Bilancio 2023 ha previsto l'esenzione dal pagamento dell'IMU. Il reato deve essere denunciato. Si deve anche inviare comunicazione al comune interessato, secondo le modalità telematiche da approvare con decreto del MEF in ritardo di oltre tre mesi
Da quest’anno, per effetto di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023, i contribuenti con immobili occupati non dovranno provvedere al pagamento dell’IMU.
A determinate condizioni, infatti, il pagamento dell’imposta municipale unica è escluso, e così anche il versamento dell’acconto in scadenza il prossimo 16 giugno.
Per avere accesso all’esclusione dal pagamento devono essere state presentate o una denuncia all’autorità giudiziaria, oppure un’azione giudiziaria penale per l’occupazione abusiva.
I contribuenti devono inoltre comunicare il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione al Comune interessato.
Le modalità dovevano essere state stabilite con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023.
IMU immobili occupati, esenzione per l’acconto a determinate condizioni
La Legge di Bilancio 2023 ha previsto l’esenzione dal pagamento dell’IMU per gli immobili occupati.
I proprietari o i soggetti che sono titolari di un diritto reale di godimento, e non hanno la diponibilità degli immobili, non saranno chiamati alla cassa per il versamento dell’acconto in scadenza il prossimo 16 giugno.
A prevederlo è il comma 81 dell’articolo 1 della legge numero 197 del 29 dicembre 2022.
Per avere accesso al diritto a non pagare l’imposta è necessario rispettare i requisiti previsti dalla norma.
Il proprietario deve aver presentato denuncia all’autorità giudiziaria, in merito ai reati di cui agli articoli 614 o 633 del Codice penale.
L’agevolazione viene riconosciuta anche se per l’occupazione abusiva è stata iniziata un’azione giudiziaria penale.
Il soggetto deve inoltre mettere al corrente il comune di riferimento in merito all’occupazione abusiva.
Le azioni devono essere eseguite anche per evitare di pagare l’acconto dell’IMU, in vista della scadenza della prima rata.
IMU immobili occupati, si attende il decreto del MEF con le modalità per la comunicazione al comune
A pochi giorni dalla scadenza del versamento dell’acconto IMU, è opportuno ricordare che con la scorsa Manovra sono stati esonerati dal pagamento i soggetti proprietari di immobili occupati.
Tali soggetti devono porre in essere delle specifiche azioni, stabilite dalla Legge di Bilancio 2023.
Tra queste c’è la comunicazione del possesso dei requisiti per esercitare il diritto di esenzione.
Tale comunicazione deve essere inviata al comune interessato, dal soggetto passivo, “secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze”.
Il MEF avrebbe dovuto emanare il decreto in questione, dopo aver sentito la Conferenza Stato-città e autonomie locali, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio.
La Manovra è entrata in vigore lo scorso 1° gennaio e i termini sono ampiamente scaduti, tuttavia il decreto del MEF non è ancora stato approvato.
All’appello manca anche il decreto ministeriale per stabilire i termini e le modalità di accesso al fondo per ristorare i Comuni per le minori entrate derivanti dall’applicazione della misura.
Non si può escludere l’approvazione di tale decreto a ridosso del termine per il versamento della prima rata dell’IMU. Il ritardo di oltre tre mesi rispetto alla scadenza stabilita dalla Legge di Bilancio crea una situazione di incertezza per i contribuenti proprietari di immobili occupati in maniera abusiva.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IMU immobili occupati, i contribuenti non devono pagare l’acconto in scadenza il 16 giugno