Codice degli incentivi: le novità della riforma

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Arriva il primo via libera al Codice degli incentivi, con la revisione del sistema delle agevolazioni alle imprese. Le novità approvate in CdM

Codice degli incentivi: le novità della riforma

In via di definizione la riforma che prevede il riordino dell’offerta degli incentivi statali: il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto con il nuovo Codice degli incentivi.

Si prevede il potenziamento degli strumenti digitali a supporto delle diverse attività del ciclo di vita delle agevolazioni e l’introduzione di strumenti di programmazione dell’intervento pubblico in funzione dei risultati.

Il Codice prevede anche la regolamentazione delle cause di esclusione all’accesso alle agevolazioni, come per esempio violazioni delle norme in materia di contributi previdenziali e la mancata assicurazione per danni da calamità naturale.

Codice degli incentivi: le novità della riforma

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 21 ottobre 2024 ha approvato il nuovo Codice degli incentivi.

Si tratta del decreto legislativo volto a riordinare l’offerta degli incentivi statali attraverso il rafforzamento del coordinamento tra amministrazioni centrali ed enti locali, e la semplificazione delle procedure e della relativa strumentazione tecnica.

L’adozione del Codice è prevista in attuazione della legge n. 160/2023 che ha delegato il Governo a riformare il sistema delle agevolazioni alle imprese.

Il Codice si propone dunque di coordinare in un unico testo normativo, armonizzandola, la disciplina di carattere generale in materia di incentivi alle imprese, superando quindi l’attuale frammentazione.

Il testo, si legge nel comunicato stampa del Governo, attraversa tutto il processo connesso alla realizzazione del sostegno pubblico tramite incentivi alle imprese, definito “ciclo di vita dell’incentivo” e quindi le fasi di programmazione, progettazione, attuazione, pubblicità e valutazione dei risultati.

“È la prima volta che l’ordinamento italiano si dota di un testo in grado armonizzare al suo interno tutte le principali norme che governano i procedimenti di incentivazione: è una riforma storica per il sistema Italia con la partecipazione di tutti gli attori, uniti nel facilitare l’attività delle imprese.”

Ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Le novità previste dal Codice degli incentivi

Nello specifico, il nuovo Codice degli incentivi punta in primo luogo sul potenziamento degli strumenti digitali, a partire dal Registro nazionale degli aiuti di Stato e dalla piattaforma telematica “Incentivi.gov.it”.

A questo si aggiunge una maggiore standardizzazione e razionalizzazione delle procedure, dalla richiesta all’applicazione degli incentivi.

A tale proposito si introducono disposizioni per uniformare i principali contenuti dei bandi, delle direttive o dei provvedimenti. Si prevede anche un “bando-tipo” in materia di incentivi alle imprese.

Altro elemento di novità è rappresentato dalla programmazione triennale degli incentivi. Ogni amministrazione responsabile di un incentivo dovrà elaborare un programma in funzione dei risultati, che sarà supportato dallo svolgimento di attività valutative che il Codice prevede nel corso dell’intero ciclo di vita dell’agevolazione.

Viene introdotta, infine, una disciplina che regola le cause di esclusione all’accesso alle agevolazioni, come per esempio la sussistenza di una causa interdittiva in materia di documentazione antimafia, violazioni delle norme in materia di contributi previdenziali e mancata assicurazione per danni da calamità naturale.

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