Tregua fiscale: la data cardine del 30 settembre, dalla rottamazione al ravvedimento speciale

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Si avvicina una data cardine per il calendario della tregua fiscale: dalla rottamazione quater al ravvedimento speciale, passando per la definizione agevolata delle liti pendenti il 30 settembre segna la scadenza per l'accesso a una serie di benefici

Tregua fiscale: la data cardine del 30 settembre, dalla rottamazione al ravvedimento speciale

Si avvicina una scadenza cardine per i cittadini e le cittadine che intendono mettersi in regola con il Fisco beneficiando delle misure previste dalla tregua fiscale.

Dalla rottamazione quater al ravvedimento speciale, passando per la definizione agevolata delle liti pendenti, la data del 30 settembre segna il termine ultimo per versare gli importi dovuti, richiedere l’accesso alle misure previste o ricevere informazioni sulle richieste già inviate.

Una panoramica su questa giornata da cerchiare in rosso sul calendario e sulle istruzioni da seguire.

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Tregua fiscale: scadenza 30 settembre per le istruzioni e le domande della rottamazione quater

Partendo dalla rottamazione quater, bisogna subito specificare che in questo caso l’appuntamento è doppio:

  • entro il 30 settembre l’Agenzia delle Entrate Riscossione è chiamata a inviare a coloro che hanno presentato la domanda di adesione l’esito della richiesta e i dettagli per poter procedere con i pagamenti delle somme dovute;
  • sempre nella stessa giornata suona il gong per la presentazione della domanda di adesione per tutte e tutti coloro che si trovano nei territori dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana colpite dalle alluvioni di maggio.

Cadendo di sabato, però, il termine slitta al 2 ottobre, come confermato anche dall’AdER nelle istruzioni fornite per chi si trova nelle zone interessate.

Da un lato, quindi, sono in arrivo i dettagli operativi e dall’altro è in scadenza la richiesta per poter beneficiare della definizione agevolata per i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 che permettere di mettersi in regola senza corrispondere interessi e sanzioni, interessi di mora e aggio.

Anche per coloro che hanno inviato la domanda di adesione entro la scadenza del 30 giugno, però, il 30 settembre non segna la scadenza per il primo pagamento: si parte con i versamenti dal 31 ottobre 2023.

Tregua fiscale: scadenza 30 settembre per il ravvedimento speciale

Termine ultimo unico, invece, nel caso del ravvedimento speciale: entro il 30 settembre è necessario rimuovere irregolarità e omissioni e versare la prima rata o il totale dell’importo dovuto.

Questo strumento della tregua fiscale consente di regolarizzare le violazioni che riguardano le dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti, a patto che siano state validamente presentate, pagando le sanzioni nella misura di 1/18.

Nel calendario della tregua fiscale la scadenza del 30 settembre riguarda anche le liti pendenti

Stesso discorso vale per la definizione agevolata delle liti pendenti che permette di risolvere le controversie tributarie, pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio.

In questo caso, per ciascuna lite entro la fine del mese, è necessario inviare un’apposita domanda ed effettuare il pagamento degli importi dovuti calcolati in base al valore e allo stato della controversia, al netto di sanzioni e interessi. È possibile procedere con la rateizzazione solo in caso di somme superiori a 1.000 euro.

In alternativa alla possibilità appena descritta, la tregua fiscale permette di estinguere le liti pendenti innanzi alla Corte di Cassazione in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, che hanno ad oggetto atti impositivi, rinunciando tramite apposito accordo entro il 30 settembre 2023 al ricorso principale o incidentale, a seguito di intervenuta definizione transattiva di tutte le pretese.

Il pagamento di quanto dovuto, invece, deve avvenire entro 20 giorni dalla data di sottoscrizione.

Tregua fiscale, accordo entro il 30 settembre per la conciliazione agevolata delle controversie tributarie

Nell’ambito della tregua fiscale rientra anche la conciliazione agevolata delle controversie tributarie che permette di beneficiare di una riduzione delle sanzioni a un 1/18 del minimo e di una rateazione in 5 anni per definire le controversie tributarie pendenti davanti alle Corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, che hanno ad oggetto atti impositivi.

Per beneficiare della misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 è necessario sottoscrivere l’accordo con cui si perfeziona la conciliazione totale o parziale sempre entro la scadenza del 30 settembre 2023 indicando anche le somme dovute con i termini e le modalità di pagamento.

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