Rottamazione quater, scadenza rispettata entro il 5 marzo

Rosy D’Elia - Fisco

Fino alla scadenza del 5 marzo, grazie al termine di tolleranza, è possibile pagare le rate della rottamazione quater: chi non effettua i versamenti perde i benefici della definizione agevolata

Rottamazione quater, scadenza rispettata entro il 5 marzo

Fino alla scadenza del 5 marzo è possibile effettuare il pagamento della prossima rata della rottamazione quater: come sempre, è previsto un breve tempo supplementare per coloro che devono rispettare il piano rateale.

E, grazie al termine di tolleranza, è possibile versare le somme dovute anche dopo il 28 febbraio per non perdere i benefici della definizione agevolata.

Chi non corrisponde gli importi entro il 5 marzo, però, fuoriesce dalla rottamazione quater e non può beneficiare della riapertura prevista dal DL Milleproroghe: le chiavi d’accesso sono riservate soltanto a chi non risultava in regola al 31 dicembre 2024.

Rottamazione quater, scadenza rispettata anche dopo il 28 febbraio

La scadenza in calendario interessa tutti e tutte coloro che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle dal 2000 al 2022, compresi i cittadini e le cittadine che il 1° maggio 2023 avevano residenza, sede legale o sede operativa nei territori di Marche, Toscana ed Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni.

Scadenza 28 febbraio 2025 rottamazione quaterRata da pagare
Coloro che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle Settima rata
Coloro che hanno aderito e il 1° maggio 2023 avevano residenza, sede legale o sede operativa nei territori di Marche, Toscana ed Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni Sesta rata (per effetto del differimento di tre mesi del calendario di scadenze)

Grazie al termine di tolleranza, risulteranno in regola con i versamenti anche coloro pagheranno la rata dovuta entro il 5 marzo, 5 giorni dopo la data indicata nel piano.

Chi non ha attivato l’addebito automatico, ha diverse strade per procedere sia online, anche tramite i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, che offline rivolgendosi, ad esempio, a tabaccai, ricevitorie, Poste.

Come per ogni scadenza prevista, se non si effettua il pagamento o si procede solo per una parte dell’importo nei tempi stabiliti si perdono i benefici della definizione agevolata.

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Le somme corrisposte vengono considerate a titolo di acconto sul totale dovuto.

Rottamazione quater in scadenza: cosa succede se non si pagano le rate dovute?

E, alla luce delle novità introdotte dalla legge di conversione del DL Milleproroghe proprio per chi si trova in questa situazione, è necessario fare delle precisazioni.

La porte della rottamazione quater si riapriranno soltanto per coloro che dal momento dell’adesione alla fine del 2024 non hanno rispettato il calendario di scadenze.

Coloro che non pagano la rata dovuta entro il 28 febbraio 2025 non potranno presentare domanda entro il 30 aprile per usufruire di questo nuovo canale di accesso.

L’unica strada che resta da seguire, in caso di decadenza a partire da marzo 2025, è la richiesta canonica della rateizzazione del debito che da quest’anno segue le nuove regole introdotte con la riforma fiscale.

Anche senza presentare alcuna documentazione, sarà possibile accedere a un piano di pagamenti più ampio e sanare il debito residuo.

AnnoPiano senza documentazione fino a 120.000 euroPiano documentato fino a 120.000 euroPiano documentato oltre i 120.000 euro
2025-2026 Fino a 84 rate mensili Da 85 a 120 rate mensili Fino a 120 rate
2027-2028 Fino a 96 rate mensili Da 97 a 120 rate mensili Fino a 120 rate
Dal 2029 Fino a 108 rate mensili Da 109 a 120 rate mensili Fino a 120 rate

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