Rottamazione cartelle: verso la scadenza del 28 febbraio 2025 con possibili novità

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Entro la scadenza del 28 febbraio 2025 è necessario pagare la settima rata della rottamazione quater: ma sulla definizione agevolata delle cartelle torna l'ipotesi di ulteriori novità

Rottamazione cartelle: verso la scadenza del 28 febbraio 2025 con possibili novità

Sembra un déjà vu: esattamente come lo scorso anno, si va verso la scadenza del 28 febbraio per il pagamento della rottamazione delle cartelle con l’ipotesi di ulteriori novità in campo.

L’occasione che ritorna è rappresentata dalla conversione in legge del Decreto Milleproroghe che dovrà essere convertito proprio entro fine mese.

Sfumata la possibilità di inserire nel testo una nuova definizione agevolata, resta percorribile la strada di una riapertura per coloro che sono decaduti dalla definizione agevolata già in essere.

Rottamazione cartelle, settima rata in scadenza il 28 febbraio 2025

Coloro che hanno aderito alla rottamazione quater delle cartelle e versano le somme dovute rispettando un piano rateale sono chiamati a pagare la prossima rata entro la scadenza del 28 febbraio 2025.

L’appuntamento riguarda anche coloro che il 1° maggio 2023 avevano residenza, sede legale o sede operativa nei territori di Marche, Toscana ed Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni.

Scadenza 28 febbraio 2025 rottamazione quaterRata da pagare
Coloro che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle Settima rata
Coloro che hanno aderito e il 1° maggio 2023 avevano residenza, sede legale o sede operativa nei territori di Marche, Toscana ed Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni Sesta rata (per effetto del differimento di tre mesi del calendario di scadenze)

In entrambi i casi, la data ultima per effettuare il versamento delle rate dovute è fissato al 5 marzo: si applica, infatti, il canonico termine di tolleranza di 5 giorni.

Come per ogni scadenza in calendario, chi non effettua il pagamento o procede solo per una parte dell’importo nei tempi stabiliti perde i benefici della definizione agevolata.

Rottamazione cartelle, si avvicina la scadenza e si fa largo l’ipotesi di ulteriori novità

Ed è proprio per coloro che, nei mesi scorsi, sono fuoriusciti dal perimetro della rottamazione quater delle cartelle che potrebbero arrivare delle novità con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe.

Con gli emendamenti presentati sul testo, che attualmente si trova al Senato e poi passerà alla Camera, si è riaccesa la discussione su possibili nuovi interventi per fare pace con il Fisco.

Le strade possibili sono diverse:

  • una rottamazione quinquies, con nuove regole per i pagamenti in 10 anni;
  • una estensione del raggio d’azione della definizione agevolata in corso anche all’anno 2023;
  • una riapertura delle porte per coloro che hanno aderito alla rottamazione quateri ma che non risultano in regola con i pagamenti.

Sebbene i lavori sul DL Milleproroghe siano solo all’inizio e il testo sia atteso l’11 febbraio in aula, la prima ipotesi è già sfumata per inammissibilità della proposta presentata.

Più probabile, invece, sembra essere una nuova chance per coloro che non hanno corrisposto le rate dovute nei tempi stabiliti, come accaduto un anno fa.

Con la Legge n. 18/2024, di conversione del DL Milleproroghe, pubblicata in Gazzetta Ufficiale proprio il 28 febbraio, si dava la possibilità a cittadini e cittadine di versare le prime tre rate (con scadenza 31 ottobre 2023, 30 novembre 2023 e 28 febbraio 2024) entro il 15 marzo.

Dopo un anno lo schema si ripete, anche se con prospettive diverse: mentre si avvicina il termine da rispettare, un nuovo, ulteriore, intervento sulla rottamazione quater sembra profilarsi all’orizzonte, offrendo la possibilità di pagare gli arretrati in estate e di recuperare i benefici della definizione agevolata.

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