Ufficiale la prima proroga della riforma fiscale: si riscrive la scadenza per l'adozione dei Testi Unici con un micro disegno di legge. Passa dal 29 agosto 2024 al 31 dicembre 2025 il termine ultimo per procedere
In un panorama fiscale di scadenze e proroghe, la riforma non fa eccezione e anche per i lavori di revisione del sistema tributario si concede più tempo: il primo intervento sul testo della legge delega, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 agosto, interviene sulla tabella di marcia da seguire per l’adozione dei Testi Unici.
In totale dovranno essere nove e solo i primi tre sono stati approvati in esame preliminare con il via libera del Consiglio dei Ministri del 22 luglio.
Il calendario iniziale indicava come termine ultimo per riscrivere e riordinare la normativa il 29 agosto, la data passa al 31 dicembre 2025: si guadagna più di un anno di tempo.
Prima proroga per la riforma fiscale: la scadenza per l’adozione dei Testi Unici a fine 2025
Quella per l’adozione dei Testi Unici è la prima scadenza fissata dal testo della legge delega con cui è stato messo nero su bianco il progetto di revisione del sistema tributario nei contenuti e nei tempi.
Per tutte le altre novità, infatti, il Governo ha a disposizione 24 mesi dall’entrata in vigore della norma, il 29 agosto 2023. E, successivamente, ha altri 24 mesi dall’adozione dell’ultimo decreto legislativo adottato per correggere o integrare quanto approvato.
Secondo le prime ipotesi i Testi Unici sarebbero dovuti arrivate entro l’autunno, ma i tempi si sono allungati e i documenti sono stati in consultazione fino a metà maggio.
Testi Unici | Avanzamento dei lavori |
---|---|
Imposte sui redditi | Da approvare |
IVA | Da approvare |
Imposta di registro e altri tributi indiretti | Da approvare |
Tributi erariali minori | Approvato in esame preliminare il 22 luglio 2024 |
Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori | Da approvare |
Adempimenti e accertamento | Da approvare |
Sanzioni tributarie amministrative e penali | Approvato in esame preliminare il 22 luglio 2024 |
Giustizia tributaria | Approvato in esame preliminare il 22 luglio 2024 |
Versamenti e riscossione | Da approvare |
D’altronde se l’obiettivo è quello di “riordinare, coordinare e abrogare le disposizioni incompatibili o non più attuali” avere due anni per modificare il sistema fiscale e solo uno per riscrivere la normativa in maniera composita appariva paradossale già a una prima lettura della legge delega.
Presentando il disegno di legge che modifica i tempi, fino ad arrivare alla fine del 2025, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha sottolineato:
“Si ritiene necessario, al fine di assicurare l’organicità e la completezza del quadro normativo dei diversi settori di intervento, che l’emanazione dei testi unici, prevista dall’articolo 21 della medesima legge n. 111 del 2023, tenga conto anche delle nuove disposizioni che saranno introdotte per effetto dei decreti legislativi in corso di adozione”.
Il testo che proroga la scadenza per l’adozione dei Testi Unici è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 agosto, a pochi giorni dal termine originario.
Non cambiano, invece, i tempi per elaborare il nuovo codice di diritto tributario. A disposizione c’è sempre un anno, ma in questo caso è stato previsto un termine mobile: il conto alla rovescia parte dall’adozione dell’ultimo decreto legislativo che va a modificare la normativa fiscale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Riforma fiscale verso la prima proroga: più tempo per i Testi Unici