Riforma fiscale priorità del Governo, Meloni: obiettivo codice tributario nel 2025

Rosy D’Elia - Fisco

La riforma fiscale resta una priorità per il Governo, si punta a chiudere i Testi Unici e ad avere un Codice Tributario entro la fine del 2025. Lo conferma la premier Meloni durante la conferenza stampa di inizio anno in corso nell'aula dei gruppi parlamentari

Riforma fiscale priorità del Governo, Meloni: obiettivo codice tributario nel 2025

Anche nel 2025 la riforma fiscale resta una priorità per questo Governo. Lo ha confermato la premier Giorgia Meloni oggi, 9 gennaio, durante la conferenza stampa di inizio anno nell’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati.

D’altronde questo è l’anno decisivo per la revisione del sistema tributario. Dovrà concludersi il percorso di revisione avviato con l’entrata in vigore della Legge delega nel 2023.

La scadenza per l’approvazione dei decreti legislativi di attuazione delle novità è fissata per il 29 agosto 2025. Ci sarà tempo, poi, fino a fine anno per l’approvazione dei Testi Unici.

Come previsto dalla Legge numero 111 del 2023, poi, il Governo avrà ancora a disposizione 24 mesi a partire dall’ultimo decreto approvato per correggere, modificare, integrare quanto previsto.

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Riforma fiscale priorità del Governo, parola di Meloni: a che punto siamo?

Ed è proprio su questa tabella di marcia finalizzata a chiudere il progetto di riforma che l’Esecutivo si concentrerà durante l’anno, come ha confermato la presidente del Consiglio a una platea di giornalisti e Istituzioni durante la conferenza seguita in diretta da Informazione Fiscale.

“Puntiamo a chiudere tutti i testi unici in materia tributaria. Se riusciamo puntiamo a chiudere anche il codice tributario che era un obiettivo di Ezio Vanoni”, ha affermato richiamando i lavori di circa 70 anni fa.

Ma a che punto siamo con la riforma fiscale? La risposta arriva sempre da Giorgia Meloni: “abbiamo approvato 17 testi tra decreti attuativi e Testi unici”.

Dall’IRPEF alla riscossione, sono 14 i decreti legislativi approvati dall’ottobre 2023 per modificare la normativa fiscale.

Ma le novità non sono sempre pronte all’uso, spesso necessitano di ulteriori decreti attuativi per diventare concrete. Ed è proprio su questa seconda fase che si procede a un ritmo diverso e più lento.

Su 76 provvedimenti attuativi previsti dai diversi decreti legislativi, 42 restano ancora in stand by, secondo il monitoraggio condotto dalla redazione sul database del Dipartimento per l’attuazione del programma di Governo.

Decreti legislativi approvati 14
Decreti attuativi necessari 76
Decreti attuativi approvati 34
Decreti attuativi da approvare 42

Nel complesso più della metà delle misure che richiedono la definizione di istruzioni, dettagli e criteri restano congelate, nonostante dallo scorso agosto ci sia stato uno sprint importante.

In questo anno sarà necessario procedere a passo spedito su tutti provvedimenti attuativi, sui testi unici rimasti ancora da scrivere e soprattutto sugli ambiti ancora non toccati, come l’IVA, e sulle prospettive tracciate dalla Legge delega.

Testi UniciAvanzamento dei lavori
Imposte sui redditi Da approvare
IVA Da approvare
Imposta di registro e altri tributi indiretti Da approvare
Tributi erariali minori Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024
Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori Da approvare
Adempimenti e accertamento Da approvare
Sanzioni tributarie amministrative e penali Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024
Giustizia tributaria Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024
Versamenti e riscossione Approvato in esame preliminare il 18 settembre 2024

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