Riduzione del canone di locazione per le attività commerciali per 5 mesi nel 2021: nella legge di conversione del Decreto Sostegni bis, le novità sulla rinegoziazione dell'affitto in caso di riduzione del fatturato e mancato accesso alle diverse agevolazioni introdotte per far fronte agli effetti economici del Covid.
Con l’approvazione della legge di conversione del Decreto Sostegni bis, è stato ridefinito il percorso condiviso, tra imprese e locatori, per la riduzione del canone di locazione delle attività commerciali.
L’articolo 4 bis riscrive e modifica le precedenti disposizioni in materia. Per un periodo massimo di 5 mesi nell’arco del 2021 le due parti sono chiamate a collaborare per la ricontrattazione delle locazioni commerciali.
Non si tratta di un obbligo e il richiamo della norma non si applica a tutte le situazioni ma solo nei casi in cui gli effetti economici del Covid hanno avuto un impatto più forte, non bilanciato dall’accesso alle agevolazioni.
Riduzione canone di locazione per le attività commerciali: le novità sulla rinegoziazione dell’affitto
L’esigenza di spianare la strada alla riduzione del canone di locazione per le attività commerciali nasce dalla volontà di tutelare le imprese che, a causa delle restrizioni Covid, hanno subito una diminuzione del volume di affari, del fatturato e dei corrispettivi o che fanno parte dei settori maggiormente colpiti dalla crisi.
Un “percorso condiviso per la ricontrattazione delle locazioni commerciali” era stato già tracciato dal primo Decreto Sostegni. Con le novità della legge di conversione del DL n. 73/2021, viene definito in maniera più netta.
Prima di tutto si specifica che lo sconto sull’affitto si applica per un periodo massimo di 5 mesi nel corso del 2021.
Poi vengono stabilite le condizioni che devono portate a una collaborazione tra le due parti per arrivare a una riduzione del canone di locazione delle attività commerciali:
- non aver avuto accesso alle agevolazioni e ai contributi previsti per far fronte all’emergenza Covid a partire dall’8 marzo 2020;
- non aver utilizzato strumenti di supporto economico e finanziario concordati con il locatore;
- essere un esercente attività economica con un calo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi di almeno del 50 per cento nel periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 30 giugno 2021 rispetto agli stessi mesi degli anni precedenti;
- aver subito una chiusura obbligatoria per almeno 200 giorni anche non consecutivi a partire dall’8 marzo 2020.
Sono questi i presupposti che devono creare un terreno di collaborazione tra imprese e locatori.
Riduzione canone di locazione per le attività commerciali: collaborazione tra proprietari e imprese
Ma bisogna specificare che l’articolo 4 bis del Decreto Sostegni bis non stabilisce un obbligo di riduzione del canone di locazione delle attività commerciali per il locatore né esclude la possibilità di procedere con una rinegoziazione a prescindere dalla situazione economica delle imprese.
Come si legge nel dossier sul testo di conversione in legge del DL n. 73/2021 redatto dalla Camera, mettere nero su bianco particolari regole per procedere, però, ha uno scopo preciso:
“Prevedere per legge un “richiamo” alla rinegoziazione secondo un principio di buona fede, stabilendo i casi in cui tale richiamo opera, sembra una norma destinata a spiegare effetti sia tra le parti che con riferimento ai giudici in caso di contenzioso, fornendo dei parametri legislativamente fissati per poter stabilire se la riduzione del canone fosse in qualche misura “dovuta” e se il nuovo canone sia ragionevole”.
Bisogna sottolineare infatti che, al momento, per i proprietari manca un incentivo forte alla riduzione del canone di locazione delle attività commerciali.
Per l’affitto degli immobili a uso abitativo, infatti, il locatore che agevola l’inquilino ha la possibilità di beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 50 per cento dell’ammontare complessivo delle rinegoziazioni in diminuzione che può arrivare fino a 1.200 euro.
Si tratta di una misura prevista dal Decreto Ristori per cui è possibile presentare domanda fino alla scadenza del 6 settembre. Un’agevolazione simile non è prevista per le locazioni commerciali.
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