Incentivi per il risparmio energetico, le tecnologie 4.0 e l'economia circolare in arrivo: domande per ottenere i contributi dal 18 maggio. Il canale per richiedere le agevolazioni sarà attivo sul portale Invitalia dal 4 maggio. Istruzioni e requisiti nel Decreto Direttoriale MISE del 12 aprile 2022.
In arrivo incentivi per favorire il risparmio energetico, l’utilizzo delle tecnologie 4.0 e l’economia circolare: micro, piccole e medie imprese possono richiedere le agevolazioni. Domande a Invitalia dal 18 maggio.
Il nuovo bando MISE da 678 milioni sostiene gli investimenti innovativi e sostenibili delle imprese con contributi in conto impianti che, in base al territorio di riferimento e alle dimensioni del soggetto, possono arrivare fino al 60 per cento delle spese ammissibili.
Una quota di circa 250 milioni è dedicata ai programmi da realizzare nelle regioni del Centro e del Nord mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno. Il 25 per cento delle risorse a disposizione è destinata alle micro e piccole imprese.
A fornire le istruzioni per accedere alle agevolazioni è il Decreto Direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 12 aprile 2022.
Incentivi per risparmio energetico, tecnologie 4.0 ed economia circolare: domande dal 18 maggio
Gli incentivi per il risparmio energetico, le tecnologie 4.0 e l’economia circolare che hanno preso forma con il DM del 10 febbraio 2022 sono legati ai bandi Macchinari Innovativi ma rappresentano una nuova modalità di sostegno per gli investimenti delle imprese.
I contributi in conto impianti previsti rientrano nel Quadro temporaneo degli Aiuti di Stato Covid e in particolare nella Sezione 3.13 “Sostegno agli investimenti per una ripresa sostenibile”, con i limiti e le condizioni che ne derivano.
Possono essere richiesti gli incentivi MISE per programmi di investimento che hanno i seguenti requisiti:
- prevedono l’utilizzo delle tecnologie abilitanti che rientrano nel piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
- sono finalizzati ad ampliare la capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente o anche alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
- vengono realizzati presso un’unità produttiva che si trova sul territorio nazionale;
- sono avviati dopo la presentazione dell’istanza;
- si concludono entro dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
La misura dell’agevolazione dipende dal territorio di realizzazione dell’investimento e dalla dimensione delle imprese beneficiarie.
Una sintesi in tabella.
Territorio di riferimento | Limite spese ammissibili | Contributo massimo | Dimensione imprese |
---|---|---|---|
Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia | spese non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80 per cento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato | 60 per cento delle spese ammissibili | imprese di micro e piccola dimensione |
spese non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80 per cento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato | 50 per cento delle spese ammissibili | imprese di media dimensione | |
Basilicata, Molise e Sardegna | spese non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80 per cento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato60 per cento delle spese ammissibili | 50 per cento delle spese ammissibili | imprese di micro e piccola dimensione |
spese non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80 per cento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato | 40 per cento delle spese ammissibili | imprese di media dimensione | |
Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto | spese non inferiori a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80 per cento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato | 35 per cento | imprese di micro e piccola dimensione |
spese non inferiori a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80 per cento del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato | 25 per cento | imprese di media dimensione |
Con il decreto direttoriale 12 aprile 2022, il MISE ha stabilito la tabella di marcia per la presentazione delle domande.
Bando MISE Incentivi risparmio energetico, 4.0 ed economia circolare | Date di riferimento |
---|---|
Compilazione della domanda | Dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 |
Invio delle domande | Dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 |
Incentivi per risparmio energetico, tecnologie 4.0 ed economia circolare: i requisiti per le domande
A partire dal 4 maggio, quindi, per ottenere gli incentivi a sostegno di investimenti per il risparmio energetico, tecnologie 4.0 ed economia circolare sarà possibile compilare le domande tramite la procedura online che sarà attiva sul portale Invitalia. Solo dal 18 le micro, piccole e medie imprese potranno procedere con l’invio tramite il canale telematico.
Per accedere alle agevolazioni, è necessario rispettare i seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento;
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
- aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
- non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022.
Le spese ammissibili che possono essere incluse nei programmi di investimenti sostenibili 4.0 sono solo quelle strettamente funzionali alla loro realizzazione e che riguardano l’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali:
- macchinari, impianti e attrezzature;
- opere murarie, nei limiti del 40 per cento del totale dei costi ammissibili;
- programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
- acquisizione di certificazioni ambientali.
Per i progetti di investimento che prevedono un miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa è possibile includere anche le spese di servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui al decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102 entro il limite del 3 per cento del totale e solo se non rientrano tra gli adempimenti obbligatori per l’impresa.
Tutti i dettagli per richiedere i contributi sono contenuti nel testo integrale del Decreto Direttoriale del 12 aprile 2022.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Incentivi per risparmio energetico, tecnologie 4.0 ed economia circolare: domande dal 18 maggio