Anche la proroga per i mutui nella legge di conversione del decreto Milleproroghe. Un emendamento completa quanto già previsto dalla Legge di Bilancio 2024
Nel testo della legge di conversione del decreto Milleproroghe trova spazio anche la proroga per le agevolazioni sui mutui.
La misura è inserita nel pacchetto degli emendamenti approvati in Commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera.
Il nuovo testo, su cui il governo ha posto la questione di fiducia, sarà alla Camera lunedì prossimo.
Nell’emendamento approvato si completa la proroga già prevista, per alcuni aspetti, dalla Legge di Bilancio 2024.
Proroga mutui: cosa prevede la legge di conversione del decreto Milleproroghe?
La legge di conversione del decreto Milleproroghe, una volta approvato il testo in via definitiva al termine dell’iter parlamentare di conversione, completa quanto già previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
Tra le novità della scorsa Manovra, infatti, c’è l’estensione anche alle famiglie numerose per l’accesso ai mutui prima casa con garanzia statale: tali categorie vengono inserite tra quelle prioritarie.
L’agevolazione è stata estesa e potenziata, nel caso di famiglie con tre o più figli, al 31 dicembre 2024.
Alla proroga dei mutui agevolati non è stata aggiunta, invece, quella delle agevolazioni sulle imposte per giovani under 36.
Novità a riguardo sono tuttavia contenute in un altro emendamento al testo della legge di conversione, che permette di beneficiare dell’agevolazione anche a quanti hanno firmato il contratto preliminare entro il 31 dicembre 2023, a patto che il contratto definitivo di compravendita venga sottoscritto entro il 31 dicembre 2024.
Con un altro emendamento viene completata la proroga già prevista dalla Legge di Bilancio 2024.
Proroga mutui: si completa quella già prevista dalla Legge di Bilancio 2024
Nello specifico la proroga prevista dall’emendamento al testo della legge di conversione del decreto Milleproroghe interviene sul termine di cui all’articolo 64, comma 3 del decreto Sostegni bis.
Sul primo e sul secondo periodo del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 era già intervenuta, come anticipato, la Legge di Bilancio 2024.
La nuova misura, inserita all’interno del testo che sta affrontando l’iter di conversione, prevede una proroga al 31 dicembre 2024 di quanto stabilito al terzo periodo.
Nello specifico il rinvio del termine alla fine dell’anno riguarda la seguente disposizione:
“Nel caso in cui il differenziale risulti negativo, i soggetti finanziatori sono tenuti ad applicare le condizioni economiche di maggior favore rispetto al TEGM in vigore e a darne indicazione secondo le modalità stabilite nel comma 3-bis.”
Tale ulteriore riferimento prevede la possibilità per i soggetti finanziatori di indicare, in sede di richiesta della garanzia statale e del contratto di finanziamento, le condizioni economiche di maggior favore applicate ai beneficiari.
In altre parole deve essere indicato che tali categorie hanno diritto ad accedere al Fondo di garanzia per la prima casa, di cui all’articolo 1, comma 48, lettera c), della legge 27 dicembre 2013, n. 147.
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