Per il 2023 ancora 327 milioni di euro a disposizione del fondo di garanzia per la prima casa. Il 70 per cento delle richieste per i mutui agevolati arrivano dalle categorie prioritarie
Il 70 per cento delle richieste arrivate al fondo di garanzia per la prima casa, che ha l’obiettivo di favorire l’acquisto dell’abitazione facilitando l’accesso ai mutui, sono effettuate da soggetti che rientrano nelle categorie prioritarie.
A renderlo noto la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, nel corso dell’interrogazione a risposta immediata che si è svolta ieri, 2° agosto 2023, presso la Commissione Finanze della Camera.
Dopo i primi sei mesi dell’anno ci sono a disposizione ancora 327 milioni di euro per le garanzie statali.
Fondo garanzia prima casa: 327 milioni di euro ancora a disposizione per il 2023
A quanto ammontano le risorse a disposizione del fondo di garanzia per la prima casa?
I dati aggiornati alla fine del 1° semestre dell’anno in corso sono stati forniti dalla sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, durante l’interrogazione a risposta immediata presso la Commissione Finanze della Camera del 1° agosto 2023.
Il fondo, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze dalla Legge di Bilancio 2014 prevede l’accesso alla garanzia pubblica per facilitare la stipula di mutui per l’acquisto della prima casa, per chi non è proprietario di altri immobili.
L’ammontare del finanziamento non può superare i 250.000 euro e la garanzia massima è pari:
- al 50 per cento della quota capitale;
- all’80 per cento per i giovani under 36, con ISEE non superiore a 40.000 euro.
Durante l’interrogazione a risposta immediata, la sottosegretaria Lucia Albano ha reso noto quanto di seguito riportato:
“Dalle informazioni pervenute dalla società che gestisce il fondo, al 30 giugno 2023 la disponibilità del fondo prima casa è di circa 327 milioni di euro.”
L’agevolazione all’acquisto della prima casa è stata prorogata dal 30 giugno al 30 settembre 2023 dal “decreto Omnibus”, il decreto numero 51/2023.
Per i mesi di di luglio, agosto e settembre, ci sono al momento ancora risorse a disposizione, in attesa di un’eventuale proroga della misura.
Fondo garanzia prima casa: il 70 per cento delle richieste da categorie prioritarie
Circa il 70 per cento delle richieste di garanzia statale dei primi sei mesi dell’anno in corso arrivano da categorie prioritarie.
L’accesso facilitato al fondo è previsto per:
- giovani coppie, in cui almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni;
- giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
- conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, istituti autonomi case popolari.
In merito la sottosegretaria Albano ha chiarito quanto segue:
“Dal 1° gennaio al 30 giugno 2023 il numero totale delle garanzie riconosciute, sia per il 50 per cento che per l’80 per cento, è stata pari a 35.618. Di cui una quota pari circa al 70 per cento è destinato alle categorie di soggetti prioritari, quelli in precedenza citati, cioè le giovani coppie che hanno costituito il nucleo da meno di tre anni, nuclei monogenitoriali, conduttori degli alloggi di proprietà degli istituti autonomi case popolari e giovani di età inferiore a 36 anni.”
Anche per tali categorie devono essere rispettati gli specifici requisiti per l’adesione al fondo, in caso di mutui per l’acquisto dell’abitazione.
Le condizioni per l’accesso alla garanzia statale sono le seguenti:
- richiesta di un mutuo di importo non superiore a 250.000 euro, per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa non di lusso;
- immobile adibito ad abitazione principale.
Sono esclusi gli immobili che:
- rientrano nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi);
- gli immobili classificati come di lusso, sulla base del decreto del Ministero dei lavori pubblici del 2/8/1969.
Oltre alla garanzia statale, il vantaggio nell’accesso al fondo di garanzia consiste nell’applicazione di un tasso non superiore al Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) pubblicato trimestralmente dal MEF ai sensi delle legge antiusura.
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