Ultime notizie in materia di pensioni: secondo l'ufficio parlamentare di bilancio l'unica penalizzazione per chi aderirà a quota 100 sarà quella implicita nel calcolo previdenziale.
Il Governo per superare la Legge Fornero e riformare il sistema previdenziale tra le tante misure ha deciso di adottare Quota 100 che consentirebbe a coloro che hanno compiuto 62 anni di età e che hanno versato almeno 38 anni di contributi di andare in pensione anticipatamente.
Negli scorsi giorni sono circolate diverse notizie circa i possibili tagli che i lavoratori che avessero deciso di beneficiare di Quota 100 avrebbero potuto avere sui propri assegni previdenziali.
Il Governo ha più volte smentito queste voci affermando che nessuna penalizzazione sarebbe stata introdotta con Quota 100; il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, in particolare, ha più volte ribadito che non si sarebbe applicato nessun taglio sugli assegni.
Oggi uno studio ha dimostrato che in effetti Quota 100 non porterebbe nessuna penalizzazione a coloro che decidono di aderirvi.
Ultime novità pensioni 2019: con Quota 100 nessuna penalizzazione
Nelle ultime settimane più volte era stato affermato che l’introduzione di Quota 100 avrebbe portato penalizzazioni per coloro che avessero deciso di beneficiarne.
Proprio qualche giorno fa, infatti, uno studio dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio aveva chiarito che con Quota 100 ci sarebbero stati dei tagli sugli assegni previdenziali di circa il 34%.
Tuttavia, proprio l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha poi chiarito che in realtà il ragionamento che è stato piegato giorni fa non era completo.
Infatti, il conteggio non può limitarsi alla prestazione mensile, ma deve comprendere l’insieme dei soldi ricevuti dall’ente previdenziale nell’arco della propria vita, prendendo a riferimento l’aspettativa media individuata periodicamente dall’Istat.
In questo modo, calcolando anche gli anni di anticipo, le differenze tra i soldi presi dall’Inps con la Fornero e quelli con l’anticipo previsto da quota 100 si riducono notevolmente, aggirandosi su percentuali irrilevanti per chi decide di lasciare il lavoro con uno o due anni di anticipo, arrivando al massimo all’8% per chi va in pensione con quattro anni di anticipo.
Ultime novità pensioni, Quota 100: Salvini ancora una volta ribadisce la sua posizione
Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha più volte spiegato che nessuna penalizzazione è prevista per i lavoratori che decidessero di aderire a Quota 100.
Subito dopo lo studio pubblicato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, Salvini ed altri esponenti della maggioranza sono tornati sull’argomento chiarendo per l’ennesima volta che nessun taglio sarà applicato ai lavoratori che andranno in pensione anticipatamente.
Inoltre, Salvini ci ha tenuto a rimarcare il fatto che con Quota 100 non si toglierà nulla di ciò che si è versato, ma non si aggiungerà nulla di quello che non è stato versato se una persona vorrà andare in pensione ad esempio quattro anni prima.
Il concetto sembra dunque essere chiaro: nessuna penalizzazione per chi decide di andare in pensione anticipatamente tranne quella implicita del calcolo previdenziale, che colpirebbe chiunque decidesse di lasciare il proprio posto di lavoro prima di aver raggiunto l’età pensionabile a prescindere da Quota 100.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni, quota 100: penalizzazione implicita nel calcolo previdenziale