La Legge di Bilancio 2022 introduce numerose novità per il mondo del lavoro, dalle pensioni anticipate alle regole d'accesso al Reddito di Cittadinanza, fino alla riforma della Cassa Integrazione. Di seguito un focus su cosa cambia.
Legge di Bilancio 2022 e lavoro: il testo della Manovra, approvata in via definitiva lo scorso 30 dicembre, contiene una lunga serie di novità e modifiche che vanno ad incidere in maniera significativa sul mercato del lavoro in Italia.
Nella legge sono presenti, tra le altre cose, novità sulle pensioni anticipate, criteri più severi per l’erogazione del Reddito di Cittadinanza, la riforma della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria, le regole contro le delocalizzazioni e per la gestione delle crisi aziendali
A fornire un riepilogo delle novità previste dalla Legge di Bilancio 2022 è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con un documento di sintesi sulle misure introdotte.
Pensioni, Reddito di Cittadinanza e non solo: le novità sul lavoro nella Legge di Bilancio 2022
Il 30 dicembre 2021 la Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo alla legge n. 234/2021, contenente il bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2022-2024.
Tra le tante aree toccate dalla legge, le normative che regolano il mondo del lavoro presentano numerose modifiche.
A riepilogarle è il Ministero del Lavoro, con il documento di sintesi pubblicato subito dopo l’ok definitivo al testo della Manovra.
Sul tema delle pensioni, le novità principali riguardano i metodi per l’uscita anticipata dal lavoro.
In primis, sono stati allentati alcuni criteri per accedere all’APE sociale. L’anticipo pensionistico è stato esteso ad ulteriori lavori gravosi ed è stato eliminato il requisito dei tre mesi dalla fine del godimento della Naspi.
In parallelo, è stato ridotto da 36 a 32 anni il requisito contributivo per i lavoratori edili e i ceramisti
Un’uscita anticipata dal lavoro è stata introdotta anche per i lavoratori delle PMI in crisi. La misura è dedicata ai dipendenti che hanno compiuto i 62 anni di età. Per questa norma bisognerà aspettare un decreto interministeriale congiunto del MISE, del MEF e del Ministero del Lavoro per conoscerne le modalità di accesso ed erogazione.
Da ultimo, troviamo la proroga per tutto il prossimo anno di Opzione Donna, il trattamento pensionistico rivolto alle lavoratrici dipendenti con almeno 58 anni d’età, o alle autonome dai 59 anni in su, che hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni entro il 31 dicembre 2021.
- Ministero del Lavoro - Slide del 30 dicembre 2021
- Quadro completo delle misure per il lavoro e le politiche sociali inserite nella Legge di Bilancio 2022.
Legge di Bilancio 2022: regole più stringenti per il Reddito di Cittadinanza
La Legge di Bilancio 2022 prevede inoltre importanti novità riguardanti il Reddito di Cittadinanza.
La Manovra garantisce un miliardo di finanziamenti aggiuntivi, per una dote complessiva per il 2022 pari a 8,8 miliardi di euro. Il sussidio dovrebbe essere erogato a 1,37 milioni di nuclei, secondo i dati del Ministero del Lavoro.
Un tema molto discusso è stato quello delle politiche attive sul lavoro legate al Reddito di Cittadinanza, uno dei punti deboli della normativa in vigore in precedenza.
Le nuove regole sanciscono che la ricerca di occupazione da parte dei soggetti beneficiari del Reddito “sia verificata presso il centro per l’impiego in presenza, con una frequenza almeno mensile”: i percettori che non rispetteranno quanto dettato possono subire la decadenza del beneficio.
Dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro scatterà il décalage dell’importo mensile. Al secondo rifiuto, invece, si passa direttamente alla revoca del RDC.
Per incentivare l’occupazione di questi soggetti, sono stati rafforzati gli incentivi per i datori di lavoro che assumono a tempo determinato o indeterminato i beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
Infine, la questione dei controlli. L’INPS vede un rafforzamento delle verifiche preventive, anche grazie all’integrazione delle banche dati tra i soggetti competenti.
L’Istituto comunicherà i casi sospetti di utilizzo fraudolento del beneficio ai Comuni di riferimento. I sindaci dovranno effettuare i controlli entro 120 giorni dalla segnalazione: durante quel periodo, il pagamento del beneficio viene sospeso.
La revoca del beneficio scatta anche per i soggetti ai quali viene comminata una condanna penale definitiva per una serie di reati “dai quali si traggono costantemente proventi illeciti”, come per i reati di sfruttamento della prostituzione, tratta di essere umani, truffa aggravata, riciclaggio o traffico illecito di stupefacenti.
Legge di Bilancio 2022: le novità sulla cassa integrazione e sugli ammortizzatori sociali
Secondo i dati forniti dal Ministero del Lavoro, 12,4 milioni di italiani avranno diritto a nuove o maggiori tutele grazie alla riforma degli ammortizzatori sociali.
A livello generale, le novità hanno come principio quello di non escludere nessun lavoratore dal sistema di protezione sociale. Oltre a questo, il legislatore ha pensato ad un potenziamento delle risorse e ad un collegamento rafforzato tra l’erogazione delle integrazioni salariali e la formazione professionale.
I cambiamenti principali sugli ammortizzatori sociali legati alla continuazione di un contratto di lavoro riguardano la Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria.
Nella Legge di Bilancio è stata ufficializzata l’estensione della platea dei lavoratori beneficiari, accompagnata da un incremento dell’importo erogato, l’introduzione di durate differenziate in base alla dimensione dell’azienda e “l’estensione delle tutele anche ai lavoratori delle imprese di piccole dimensioni (da 1 a 15 dipendenti)”.
La CIGO viene estesa alle imprese che attualmente non sono coperte da questa misura o che non aderiscono ai Fondi di solidarietà bilaterali attraverso il Fondo Integrazione Salariale (FIS).
La Cassa integrazione Salariali Straordinari (CIGS), invece, viene concessa a tutti i datori di lavoro proprietari di attività con più di 15 dipendenti che non accedono ai fondi in questione, senza nessuna distinzione settoriale.
Queste aziende, inoltre, beneficeranno di una proroga di 12 mesi di CIGS. I titolari dovranno definire un piano di rioccupazione e autoimpiego per i dipendenti durante le fasi di consultazione sindacale, per non far scattare la decadenza della prestazione.
Infine, le imprese che assumono a tempo indeterminato un lavoratore in Cassa Integrazione Straordinaria possono ricevere un “contributo mensile del 50 per cento dell’ammontare CIGS, per ogni mensilità di retribuzione corrisposta al lavoratore”. Il sostegno non potrà essere erogato per più di 12 mesi.
Un capitolo a parte sono le misure che vogliono sostenere i lavoratori rimasti senza occupazione.
La Legge di Bilancio 2022 interviene su due aspetti in particolare: l’allentamento dei requisiti soggettivi ed il potenziamento del sussidio economico.
Diventano meno rigidi i criteri d’accesso alla NASPI, cioè la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego. In particolare:
- è stato eliminato il requisito dei 30 giorni lavorativi per accedere all’indennità;
- posticipazione del décalage, che viene ridotto del 3 per cento ogni mese a partire dal sesto mese di erogazione. Scatta all’ottavo mese per i disoccupati over 55;
- estensione della NASPI a favore di alcune tipologie di operai agricoli a tempo indeterminato.
Anche per la DIS-COLL è stato definito un potenziamento. In primo luogo, aumenta la durata massima, per cui l’indennità viene garantita per “un numero di mesi pari ai mesi di contribuzione versata”. Oltre a ciò, viene riconosciuta la contribuzione figurativa e la posticipazione del décalage.
Legge di Bilancio 2022: le politiche attive del lavoro e il sostegno alla formazione
Un capitolo importante riguarda il rafforzamento delle politiche attive che incentivano i lavoratori durante la fase di ricerca di un’occupazione, accompagnato dalla valorizzazione dei corsi di formazione professionali.
La partecipazione al programma GOL sulla garanzia di occupabilità viene estesa sia ai dipendenti al quale viene erogata la CIGS, sia ai lavoratori autonomi che chiudono la partita IVA.
In aggiunta, vengono rafforzate le convenzioni tra ordini professionali, associazioni di rappresentanza e centri per l’impiego per acquisire nuove competenze sull’auto-imprenditorialità e promuovere le transizioni occupazionali nel lavoro autonomo e professionale.
Per quanto riguarda il reinserimento lavorativo di dipendenti provenienti da aziende in crisi, la Manovra prevede uno sgravio del 100 per cento dei contributi per le imprese che assumono questi lavoratori. L’esonero contributivo ha una durata di 3 anni, ed ha un limite quantificato a 6.000 euro annui.
Un altro sgravio fiscale del 100 per cento presente nella manovra è legato all’apprendistato formativo nelle Piccole e Medie Imprese (PMI).
I datori di lavoro possono beneficiarne per “i contratti di apprendistato di primo livello per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore”, specificano ancora le slide. Il beneficio può essere riconosciuto solo ai datori che occupano un numero pari o inferiore a nove dipendenti.
Sulle operazioni di workers buyout, il legislatore ha inoltre previsto un sostegno rivolto alla costituzione di cooperative di lavoratori, con l’obiettivo di “garantire la continuità produttiva e i livelli occupazionali delle imprese”. Le cooperative formate da gennaio 2022 in poi sono esonerate dal versamento dei contributi previdenziali, nel limite massimo di 6.000 euro.
I centri dell’impiego, poi, vedono un potenziamento delle risorse per favore l’ingresso al lavoro dei giovani d’età tra i 16 e i 29 anni che non sono inseriti in un percorso di studio o formazione, i cosiddetti NEET.
Legge di Bilancio 2022: i sostegni all’occupazione delle donne
Oltre alle misure già citate, il legislatore ha previsto dei benefici specifici rivolti alle donne.
Saranno erogati per ulteriori 3 mesi i sostegni alla maternità per le lavoratrici autonome e in collaborazione coordinata e continuativa. Il reddito della persona richiedente dovrà essere inferiore a 8.154 euro per ottenere il beneficio.
In via sperimentale, poi, viene introdotta per tutto il 2022 la decontribuzione previdenziale del 50 per cento a favore delle dipendenti madri impiegate nel settore privato. Questa scatterà dal giorno del rientro nel posto di lavoro, dopo aver ottenuto il congedo di maternità, e può durare per un massimo di un anno.
Il Fondo per il sostegno della parità salariale di genere vede un aumento di 50 milioni delle proprie risorse. Parte di questi soldi verranno utilizzati per il pagamento delle premialità a favore delle imprese con meno di 50 lavoratori che hanno adottato la certificazione di parità di genere.
Legge di Bilancio 2022: le regole contro le delocalizzazioni
Un tema particolarmente delicato in sede di discussione della Manovra è stata l’introduzione di misure di contrasto alle delocalizzazioni all’estero delle aziende.
Le grandi imprese con almeno 250 addetti che non si trovano in situazione di difficoltà economica intenzionate a chiudere una sede situata in Italia sono obbligate a comunicare le proprie intenzioni al Ministero del Lavoro, all’ANPAL, alle Regioni interessate e ai sindacati 90 giorni prima dell’inizio delle procedure di chiusura.
Entro 60 giorni, invece, la ditta dovrà stilare un piano di limitazione delle ricadute occupazionali, con il quale vengono stabiliti gli interventi per ricollocare i lavoratori e valorizzare gli asset industriali.
La mancata osservanza di queste regole può portare alla nullità delle cessazioni dei contratti. Inoltre, il datore di lavoro sarà tenuto a versare un contributo di licenziamento raddoppiato.
Legge di Bilancio 2022: riorganizzazioni aziendali e contratti di espansione
Per il biennio 2022-2023, la Legge di Bilancio ha introdotto un sostegno dedicato alla gestione delle riorganizzazioni aziendali e delle situazioni di particolari difficoltà economica.
Ai datori di lavoro in queste condizioni e che non possono più ricorrere alla CIG a causa dell’esaurimento dei contatori, viene riconosciuto un trattamento straordinario di integrazione salariale, fruibile per non più di 52 settimane fino al 31 dicembre 2023.
Il limite di spesa previsto è di 150 milioni di euro annui per il biennio in questione: sarà compito dell’INPS monitorare sul rispetto dei limiti.
Passiamo ora al tema dei contratti di espansione, prorogati fino al 2023 ed estesi alle imprese di dimensioni minori. Lo strumento, introdotto col Decreto Legge n. 34/2019, serve a favorire le riconversioni aziendali di aziende con almeno 50 dipendenti.
Il contratto di espansione permette di:
- consentire l’uscita anticipata dal lavoro del personale che si trova a non più di 60 mesi dalla pensione;
- ridurre l’orario di lavoro per i dipendenti, mediante l’utilizzo della CIGS per 18 mesi, anche non continuativi;
- una riduzione degli orari per i lavoratori non interessati dalle uscite in questione;
- programmare nuove assunzioni, col criterio di 1 ogni 3 uscite per le imprese con più di 1.000 dipendenti.
Per le aziende più piccole, invece, il rapporto entrate/uscite dovrà essere stabilito tramite la stipulazione di un accordo collettivo.
Legge di Bilancio 2022: la sicurezza sui luoghi di lavoro
Non solo Legge di Bilancio 2022. Il Ministero fa il punto delle novità materia di sicurezza sui posti di lavoro introdotte con il Decreto Fiscale, il provvedimento approvato in via definitiva lo scorso 15 dicembre 2021.
In generale, l’intervento legislativo ha come obiettivo il:
“potenziamento dell’attività di vigilanza e un più efficace coordinamento dei livelli istituzionali coinvolti, per evitare la dispersione e la duplicazione delle competenze tra la pluralità di soggetti competenti”.
Per questo, il legislatore ha ampliato il sistema di controllo. L’Ispettorato del Lavoro vede un potenziamento sia degli organici, sia delle sue competenze, con l’estensione dei poteri di verifica a tutti i settori lavoratori.
All’Ispettorato è stato dato “lo stesso perimetro di competenze che spetta ai servizi ispettivi delle ASL in materia di vigilanza sulla salute e sulla sicurezza”.
Il DL Fiscale, tra le altre cose, ha riabilitato lo strumento della sospensione dell’attività a causa di motivi di salute e sicurezza sul lavoro.
Questa misura scatta anche nei casi di personale occupato come lavoratori autonomi occasionali quando non ci sono le condizioni richieste dalla normativa in vigore.
Legge di Bilancio 2022: la riforma dei tirocini extracurriculari
Anche i tirocini extracurriculari subiranno una riforma, in base a quanto dettato dalla versione definitiva della Legge di Bilancio 2022.
La Conferenza Stato-Regioni è tenuta a stilare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Manovra delle linee guida per il prossimo anno, basate su criteri più stringenti e che siano dedicate alla prevenzione degli abusi di questo strumento.
Il documento seguirà una serie di principi, specificati nella Manovra.
Prima di tutto, i tirocini dovranno essere circoscritti “in favore di soggetti con difficoltà di inclusione sociale”, avere una durata massima, dei limiti numerici sui tirocinanti arruolabili, calibrati sulle dimensioni dell’impresa, e dovranno prevedere una congrua indennità di partecipazione.
La mancata erogazione dell’indennità da parte dell’azienda viene sanzionata con delle multe che possono andare da un minimo di 1.000 ad un massimo di 6.000 euro.
L’attivazione di nuovi tirocini, per di più, dovrà essere vincolata ad una quota minima di tirocinanti che un’azienda deve assumere durante l’anno. Prima dell’inizio del rapporto, l’impresa è tenuta a stilare un bilancio delle competenze, e a fornire un attestato finale alla fine, con accanto la lista delle capacità acquisite durante il percorso.
Per concludere, le linee guida dovranno precisare in maniera dettagliata “le modalità con cui il tirocinante presta la propria attività”, per evitare gli usi distorti.
Se l’azienda in questione utilizza i tirocini extracurriculari in modo fraudolento, il datore è punito con un’ammenda per ciascun tirocinante coinvolto e per ciascun giorno di tirocinio. I giovani, inoltre, potranno chiedere il “riconoscimento della sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato a partire dalla pronuncia giudiziale”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni, Reddito di Cittadinanza e non solo: le novità sul lavoro nella Legge di Bilancio 2022