Legge Dini, come funziona la pensione con opzione contributiva? Dai requisiti ai vantaggi, le istruzioni e le regole da seguire
La pensione con opzione contributiva consente, in presenza di specifici requisiti, di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro.
L’opzione contributiva, anche nota come opzione Dini, è stata introdotta con la riforma delle pensioni approvata nel 1995 (legge 335/1995, art.1 comma 23).
A poterne beneficiare sono i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o a forme esclusive o sostitutive, che hanno maturato almeno un contributo alla data del 31 dicembre 1995 e rientrano nel sistema misto di calcolo della pensione. In tal caso è possibile anticipare la pensione scegliendo il metodo di calcolo contributivo, basato esclusivamente sui contributi versati e non sulla quota retributiva.
Soffermiamoci di seguito sui requisiti richiesti per la pensione con opzione contributiva, e quali sono i vantaggi previsti.
Pensione con opzione contributiva: requisiti e vantaggi
I requisiti richiesti per l’opzione contributiva sono:
- un’anzianità contributiva totale di almeno quindici anni ma inferiore a diciotto ed almeno un contributo versato entro la data del 31 dicembre 1995;
- almeno cinque dei quindici anni di contributi richiesti, maturati dopo il 31 dicembre 1995, dunque nel periodo di vigenza del sistema contributivo puro.
La Circolare INPS 54/2021 ha precisato che sono validi anche i contributi derivanti dal riscatto della laurea, se la domanda di riscatto avviene contestualmente alla domanda di opzione al contributivo.
Dopo il 2011, anno dell’entrata in vigore della Riforma Fornero, l’opzione contributiva può essere esercitata però in presenza di altri requisiti.
Se il lavoratore ha maturato i requisiti per l’anticipo prima del 31 dicembre 2011 è necessario che rispetti anche una delle seguenti condizioni previste dalle regole pre-Fornero in vigore fino al 2011:
- 60 anni di età per le donne e 65 per gli uomini entro il 2011 e almeno 5 anni di contributi effettivi;
- 40 anni almeno di contributi versati, a prescindere dall’età. In quest’ultimo caso, vengono però esclusi dal calcolo i contributi volontari eventualmente versati mentre i contributi pagati prima dei 18 anni di età del lavoratore vengono valorizzati, moltiplicandoli per 1,5;
- 60 anni di età e 36 di contributi o 61 anni di età e 35 di contributi.
Calcolo contributivo della pensione: requisiti e casi particolari
Nel caso in cui il lavoratore decida di optare per il calcolo della pensione con metodo contributivo ma non abbia ancora compiuto i 65 anni, deve anche assicurarsi di aver versato contributi che gli consentano di raggiungere un importo pensionistico non inferiore a 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale.
I lavoratori in possesso di contributi anteriori al 31 dicembre 1995 ma che maturano gli altri requisiti previsti per l’opzione contributiva dopo il 31 dicembre 2011, dovranno invece rientrare nelle regole generali, anagrafiche e contributive, della pensione di vecchiaia o della pensione anticipata applicabili ai lavoratori in possesso di contributi prima del 1995.
Infine, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996 possono usufruire di un’altra possibilità di anticipo: l’opzione contributiva della pensione di vecchiaia con 71 anni di età ed appena 5 anni di contributi versati.
Domanda pensione con opzione contributiva sul sito INPS
La domanda di opzione al contributivo può essere presentata accedendo al portale dell’INPS con SPID, CIE o CNS, seguendo il percorso:
“Prestazioni e servizi”, “Servizi”, “Domanda prestazioni pensionistiche”, “nuova prestazione”, “certificazione diritto a pensione”, “opzione al contributivo”.
Il pagamento dell’onere di riscatto della laurea rende irrevocabile la scelta dell’opzione al contributivo.
La pensione sarà calcolata sulla base dell’ammontare di contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa e avrà probabilmente un importo più basso. La riduzione potrebbe arrivare al 25 o 30 per cento rispetto alla pensione calcolata con il metodo retributivo o misto.
Quando conviene l’opzione contributiva della pensione
Ci sono tuttavia situazioni nelle quali l’opzione contributiva può essere conveniente: è il caso in cui un lavoratore non riesce a raggiungere, nel corso della vita lavorativa, i requisiti ordinari di pensionamento oppure ha avuto stipendi molto elevati nei primi anni di carriera che si sono ridotti nel tempo.
Infine, grazie all’opzione per il contributivo, può aprirsi alle donne la possibilità di usufruire di alcuni vantaggi previsti dalle leggi, tra cui l’anticipo sull’età pensionabile di quattro mesi per ogni figlio, fino al massimo di un anno.
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