Patent box, tassazione agevolata per i redditi da beni immateriali: ecco istruzioni e normativa di riferimento contenuta nella Legge di Stabilità 2015 e nel DM 30 luglio 2015.
Patent box: le istruzioni sulle agevolazioni per le imprese che investono in beni immateriali sono contenute nella normativa di riferimento, la Legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) e il DM 30 luglio 2015.
Con il Patent box è concessa la possibilità a tutti i titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo di usufruire della tassazione agevolata.
Il Patent box è una delle misure introdotte al fine di agevolare investimenti e ricerca per le imprese per perseguire gli obiettivi di rinnovamento tecnologico e competitività del Piano Industria 4.0.
Secondo le istruzioni contenute nella normativa di riferimento il Patent box consiste in una tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, brevetti industriali, marchi, disegni, modelli e processi relativi ad esperienze acquisite in campo industriale, commerciale e scientifico.
In sostanza, il Patent box consente di beneficiare di un particolare regime fiscale sui redditi derivanti dagli investimenti dell’impresa in beni immateriali con la possibilità di deduzione dal reddito nella misura del 30% nel 2015, 40% nel 2016 e 50% a partire dal 2017. La tassazione agevolata riguarda sia l’utilizzo diretto del bene che i benefici indiretti, ovvero la cessione a terzi in cambio di un canone.
Di seguito le istruzioni su come funziona la tassazione agevolata del Patent box e chi può usufruirne secondo le indicazioni contenute nella normativa di riferimento.
Patent box: istruzioni e normativa
Le istruzioni del Patent box vengono fornite dal DM 30 luglio 2015, di seguito allegato, che accanto alla Legge di Stabilità 2015 (art. 1, commi 37 - 43, legge 190/2014) contiene la normativa di riferimento della detassazione dei redditi derivanti da attività di ricerca e sviluppo.
Il Patent box consiste in una detassazione progressiva che a partire dal 2017 sarà fissata al 50% in misura stabile. Si tratta di un regime di tassazione opzionale dalla durata di 5 anni, irrevocabile e rinnovabile: ha durata fino al periodo d’imposta in cui si svolge attività di ricerca e sviluppo. L’esercizio dell’opzione dovrà essere indicato in dichiarazione dei redditi.
Per gli anni d’imposta 2015 e 2016 l’esercizio dell’opzione per il Patent box dovrà essere comunicata secondo modalità e termini stabilite dall’Agenzia delle Entrate, ovvero trasmettendo l’apposito modulo in modalità telematica.
Di seguito tutte le istruzioni sul Patent box 2017, come funziona e quali sono i redditi da beni immateriali per i quali è ammessa la detassazione al 50%.
I lettori possono inoltre consultare la normativa di riferimento scaricando il DM 30 luglio 2015 di seguito allegato.
- DM 30 luglio 2015 - MISE
- Scarica il testo del Decreto Ministeriale MISE del 30 luglio 2015 con le istruzioni sul Patent box
Patent box: soggetti beneficiari dell’agevolazione
Il DM 30 luglio 2015 stabilisce che beneficiari dell’agevolazione sono tutti i titolari di reddito d’impresa senza limitazioni concernenti forma giuridica, dimensioni e regime fiscale adottato.
Possono esercitare l’opzione del Patent box i soggetti che hanno il diritto di sfruttamento economico dei beni immateriali precedentemente indicati (art. 6 del DM 30 luglio 2015).
Al contrario, restano esclusi dalla possibilità di beneficiare della detassazione al 50% sui redditi da beni immateriali:
- le società assoggettate a procedure di fallimento;
- le società assoggettate a procedure di liquidazione coatta;
- le società assoggettate a procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.
Possono usufruire dell’agevolazione fiscale anche le società e gli enti non residenti in Italia, a patto che risultino residenti in un Paese con il quale è stato stipulato un accordo che vieta la doppia imposizione fiscale e con il quale lo scambio di informazioni sia effettivo.
Patent box: beni immateriali ammessi alla tassazione agevolata
Secondo quanto disposto dalla normativa del DM 30 luglio 2015, il Patent box riguarda i redditi derivanti dalle seguenti categorie di beni immateriali:
- software protetto da copyright;
- brevetti per invenzione, ivi comprese le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione, i brevetti per modello d’utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;
- marchi di impresa, ivi inclusi i marchi collettivi, siano essi registrati o in corso di registrazione;
- disegni e modelli, giuridicamente tutelabili;
- informazioni aziendali ed esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali o scientifiche proteggibili come informazioni segrete, giuridicamente tutelabili.
L’opzione del Patent box può essere esercitata sia per i redditi da beni immateriali utilizzati direttamente dall’impresa che per quelli concessi in uso a terzi, a condizione che i soggetti che richiedono l’agevolazione svolgano attività di ricerca e sviluppo volta alla crescita, al mantenimento e all’accrescimento di valore degli stessi beni immateriali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Patent box: istruzioni e normativa