Cos'è il Piano industria 4.0 e quali sono le agevolazioni previste per le imprese? Uno slancio in più agli incentivi per l'innovazione potrebbe arrivare dal 2020, ma già attualmente sono previste una serie di misure per i titolari di partita IVA.
Cos’è il Piano industria 4.0 e quali sono le agevolazioni previste per le imprese?
Il pacchetto Industria 4.0 è stato pensato per accompagnare il tessuto imprenditoriale italiano a quella che viene definita la quarta rivoluzione industriale, che cambierà in maniera radicale il mondo del lavoro e le logiche produttive a livello mondiale.
L’Italia è da alcuni anni che si è dotata del Piano Industria 4.0, gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico, che prevede una serie di incentivi ed agevolazioni sugli investimenti, sia su beni strumentali che sul capitale umano.
Industria 4.0 si traduce in sostanza in una serie di misure, incentivi economici e agevolazioni per lo sviluppo digitale delle imprese: tra queste l’iperammortamento, il superammortamento e i finanziamenti agevolati per le start up innovative.
Il tema è quantomai centrale in questo periodo, soprattutto in Italia dove appare sempre più importante aiutare le imprese nel delicato passaggio al digitale, obiettivo che si scontra con le peculiarità del tessuto produttivo italiano.
Il successo del Piano industria 4.0 dipenderà in larga misura dagli imprenditori e della loro capacità di cogliere incentivi e agevolazioni introdotte per la competitività e l’innovazione tecnologiche delle imprese italiane, ma un ruolo fondamentale è ricoperto dallo Stato.
Vediamo quindi cos’è il Piano industria 4.0 e quali sono incentivi e agevolazioni per le imprese nell’epoca della quarta rivoluzione industriale.
Cos’è il Piano industria 4.0
Il Piano industria 4.0 prevede l’attuazione in Italia di una serie di misure e agevolazioni per le imprese volte all’implemento delle tecnologie digitali nella produzione aziendale.
Sono tre le linee guida che il Governo in Italia persegue nell’attuazione delle misure rientranti nel perimetro di Industria 4.0:
- operare in una logica di neutralità tecnologica;
- intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali;
- agire su fattori abilitanti.
Con il Piano di Industria 4.0 per la quarta rivoluzione industriale le imprese vengono incentivate all’utilizzo di fondi statali, comunitari e agevolazioni fiscali.
Il passaggio alle nuove logiche industriali prosegue però ancora a rilento. Nell’ultimo report del MISE (luglio 2018), viene indicato come sul totale della popolazione dell’Industria sono solo l’8,4% quelle che utilizzano almeno una delle tecnologie rientranti nell’ambito dell’Industria 4.0.
Il 4,7% di queste ha in programma investimenti nel prossimo triennio.
Le imprese “tradizionali”, ovvero che non utilizzano tecnologie 4.0 né ha in programma interventi futuri, rappresentano l’86,9% del totale.
I dati disponibili mostrano inoltre come le tecnologie 4.0 siano maggiormente diffuse al Centro-Nord (9,2%), rispetto al Sud (6,1%) e la diffusione delle nuove tecnologie nella produzione industriale riguarda in misura maggiore le imprese più grandi.
Alla maggiore dimensione si associa la presenza di un management mediamente più giovane e qualificato. Se si considera l’età, il 43,6% dei dirigenti di vertice delle imprese 4.0 ha meno di 50 anni, contro il 38,2% delle imprese non attive nel campo 4.0.
In uno scenario che mostra chiaramente che di strada da fare ce n’è ancora molta, il ruolo delle agevolazioni pubbliche è stato decisivo. Il 56,9% delle imprese 4.0 dichiara di aver utilizzato almeno una misura di sostegno pubblico, con un vero e proprio exploit di coloro che hanno utilizzato super ed iper ammmortamento.
Il contributo dello Stato rappresenta quindi una delle chiavi fondamentali per il completamento della quarta rivoluzione industriale, ed è per questo che di Piano Industria 4.0 si parla anche ora, nel pieno dei lavori preparatori alla Legge di Bilancio 2020.
Per cercare di offrire un quadro il più possibile chiaro di cos’è il Piano industria 4.0, di seguito si allega il video del messaggio, trasmesso durante l’assemble Assilea tenutasi il 12 giugno 2017, di uno dei personaggi politici che ha fatto dell’Industria 4.0 il proprio “cavallo di battaglia”, l’ex Ministro Calenda.
Piano industria 4.0: fondi e agevolazioni per le imprese
Industria 4.0 si concretizza in una serie di misure, fondi e agevolazioni fiscali per le imprese. Le principali azioni del Piano per la quarta rivoluzione industriale possono essere racchiuse nei seguenti punti:
- Iper e Super Ammortamento - Investire per crescere;
- Nuova Sabatini - Credito all’innovazione;
- Fondo di Garanzia - Ampliare le possibilità di credito;
- Credito d’imposta R&S - Premiare chi investe nel futuro;
- Accordi per l’innovazione - Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
- Contratti di sviluppo - Programmi di investimento strategici e innovativi di grandi dimensioni;
- Startup e PMI innovative - Accelerare l’innovazione;
- Patent box - Dare valore ai beni immateriali;
- Centri di competenza ad alta specializzazione - Tecnologie avanzate per le imprese;
- Centri di trasferimento tecnologico - Formazione, consulenza, servizi (nuovo termine certificazione);
- Credito d’imposta formazione - Puntare sulle competenze.
Di seguito l’analisi delle principali misure del Piano Industria 4.0 e gli approfondimenti per ciascuna delle agevolazioni per le imprese previste.
Piano industria 4.0: Iper e Super ammortamento
Nel Piano industria 4.0 rientrano le due agevolazioni per le imprese investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, utili per il passaggio alla tecnologia digitale nel processo produttivo.
Iper ammortamento e super ammortamento consistono nella supervalutazione dei beni oggetto di investimento ai fini della richiesta dei benefici fiscali e le due agevolazioni sono cumulabili con le altre misure previste da Industria 4.0.
Hanno diritto a beneficiare di iper e super ammortamento tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa con sede fisica in Italia o le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero.
Il super ammortamento è stato prorogato dal Decreto Crescita fino al 31 dicembre 2019, e si attendono novità sulla possibile proroga al 2020. L’agevolazione ha, negli anni, suscitato parecchio interesse ed approvazione da parte delle imprese beneficiarie. Proprio per questo si auspica ad un rinnovo di un incentivo importante per favorire gli investimenti in beni strumentali.
Per quel che riguarda l’iper ammortamento, con la Legge di Bilancio 2019 sono state apportate diverse modifiche all’agevolazione, con una differenziazione delle aliquote dell’extra-deduzione in base all’ammontare dell’investimento effettuato:
- iperammortamento al 270% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- iperammortamento al 200% per gli investimenti fino a 10 milioni di euro;
- iperammortamento al 150% per gli investimenti fino a 20 milioni di euro.
Piano industria 4.0: Nuova Sabatini
Anche nel 2019 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software) possono beneficiare delle agevolazioni Sabatini-Ter.
La Nuova Sabatini, parte importante del Piano industria 4.0, consiste in un contributo a parziale copertura degli interessi pagati dall’impresa su finanziamenti bancari di importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari convenzionati con il MISE.
Il contributo è calcolato sulla base di un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse del 2,75% annuo ed è maggiorato del 30% per investimenti in tecnologie Industria 4.0.
In questo caso è necessario presentare domanda è il beneficio verrà concesso fino all’esaurimento delle risorse stanziate.
Per approfondire i lettori possono consultare la guida specifica a beneficiari, requisiti e agevolazioni della Nuova Sabatini.
Piano industria 4.0: Fondo di Garanzia
Per sostenere gli investimenti di imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito il Piano industria 4.0 si è dotato di uno strumento apposito: con il Fondo di Garanzia le imprese possono contare su una garanzia pubblica fino a un massimo dell’80% del finanziamento.
Il Fondo di Garanzia è attivabile sia per operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, sia per far fronte a esigenze di liquidità che per realizzare investimenti e garantisce a ciascuna impresa o professionista un importo massimo di 2,5 milioni di euro, utilizzabile in una o più operazioni.
Hanno accesso all’agevolazione Micro imprese e PMI, Startup, professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali. Non possono accedervi soggetti che lavorano nel settore finanziario.
Piano industria 4.0: Credito d’imposta R&S
Sulle spese incrementali in Ricerca e Sviluppo il Piano Industria 4.0 prevede l’accesso ad un credito d’imposta dal 50% al 25% fino ad un massimo di 20 milioni di euro all’anno.
Il credito d’imposta R&S può essere utilizzato a copertura di imposte e contributi e rientrano tra i beni agevolabili le spese in ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: assunzione di personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, startup e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali.
Possono accedere al credito d’imposta Ricerca e Sviluppo le imprese italiane o con stabile organizzazione che effettuano investimenti nel periodo compreso tra il 2017 e il 2020.
Piano industria 4.0: Startup e PMI innovative
Agevolazioni e incentivi anche per PMI e Startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Con il Piano Industria 4.0 si vuole sostenere le nuove attività nelle loro fasi iniziali, garantendo agevolazioni sia in fase di costituzione che in fase di avvio dell’attività, grazie ai finanziamenti agevolati ed erogati in quota parte - nel rispetto di determinati requisiti - anche a fondo perduto.
Per maggiori dettagli i lettori possono consultare la guida alle startup innovative, cosa sono e quali sono le agevolazioni previste.
Piano industria 4.0: Patent Box
Il Patent Box permette ai titolari di reddito di impresa di ridurre le aliquote Ires e Irap su redditi da beni materiali fino al 50%.
L’obiettivo è quello di rendere il mercato italiano competitivo e attrattivo, con una tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo di proprietà intellettuale, incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere e al contempo incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero.
La tassazione agevolata del Patent Box si rivolge ai redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali, quali brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know how e software protetto da copyright.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cos’è il Piano industria 4.0? La guida completa