Mutui giovani under 36, in attesa dei chiarimenti dall'Agenzia delle Entrate sono diversi i punti oscuri. La dichiarazione di ISEE non superiore a 40.000 euro non dovrebbe essere allegata al contratto.
Mutui giovani under 36, sono diversi i punti che necessitano di chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.
In attesa di un pronunciamento dell’Amministrazione finanziaria il Sole 24 Ore ha posto diversi dei quesiti sui temi controversi alla Direzione regionale Lombardia.
Tra le anticipazioni: l’ISEE non dovrà essere allegato al contratto.
Intanto iniziano a vedere la luce i primi pacchetti che sfruttano le agevolazioni previste dal decreto Sostegni bis.
Mutui giovani under 36: i punti controversi
Mentre vengono presentati i primi pacchetti da parte delle banche, e altri seguiranno a settembre, sono diversi i punti delle agevolazioni sui mutui per giovani under 36 che necessitano di chiarimenti ufficiali.
La misura introdotta dal decreto Sostegni bis non è stata modificata da alcun emendamento nel corso dell’iter di conversione, nonostante ne fossero già stati evidenziati i lati oscuri da più parti.
In attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, il Sole 24 Ore ha raccolto i primi orientamenti informali della direzione regionale Lombardia.
Dopo la messa a disposizione del modulo per la richiesta alle banche aderenti emergeva l’orientamento di allegare la dichiarazione di ISEE non superiore ai 40.000 euro all’atto della domanda.
Non sarebbe necessario allegare la documentazione, anche se si deve rispettare il requisito previsto dal decreto Sostegni bis.
Un altro punto oscuro riguardava il limite poc’anzi citato per le compravendite soggette ad IVA, dal momento che non veniva esplicitamente richiesto.
Molto probabilmente, in questo caso, si tratta di un omissione che non è in linea con la volontà del legislatore: la direzione regionale Lombardia ha anticipato che tale requisito è previsto per tutte le compravendite.
Necessita di chiarimenti anche il requisito anagrafico. L’espressione utilizzata, “soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato”, lascia spazio ad interpretazione.
Mutui giovani under 36: i primi pacchetti delle banche
La misura introdotta dal decreto Sostegni bis prevede una serie di agevolazioni per i giovani, nell’acquisto della prima casa.
Nello specifico sono previsti:
- l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale sugli atti di compravendita, nuda proprietà e usufrutto di case di abitazione (purché non di lusso;
- l’esenzione dell’imposta sostitutiva sull’atto di mutuo;
- un credito d’imposta per l’IVA pagata sul valore della casa che potrà essere utilizzato in compensazione nella successiva dichiarazione IRPEF o per l’imposta di registro negli atti di donazione o successione.
Nella misura è prevista una garanzia statale dall’80 al 100 per cento del valore dell’immobile.
Dai primi pacchetti proposti dalle banche emerge che la soglia massima finanziabile è di 250.000 euro.
Inoltre, a seconda della banca presa in considerazione, sono previsti diversi tassi.
In alcuni casi le agevolazioni permettono il tagli del costo dell’istruttoria ma, ovviamente, le differenze nei pacchetti proposti dipendono dai singoli istituti di credito.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Mutui giovani under 36: alcuni punti che necessitano chiarimenti