Modello 730 precompilato: invio dei dati delle spese entro il 17 marzo

Tommaso Gavi - Modello 730

Entro la scadenza del 17 marzo devono essere inviati i dati delle spese detraibili per la predisposizione del modello 730 precompilato. Chi deve inviare le informazioni all'Agenzia delle Entrate?

Modello 730 precompilato: invio dei dati delle spese entro il 17 marzo

Si avvicina l’avvio della nuova stagione dichiarativa e sono imminenti alcune scadenze per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Tra queste la scadenza del 17 marzo 2025, che interessa diversi soggetti obbligati ad inviare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sostenute dai contribuenti nel 2024.

Le informazioni utilizzate per fornire ai contribuenti i dati precompilato sono in crescita anno per anno, così come l’utilizzo della modalità precompilata per l’invio della dichiarazione dei redditi.

Tra le spese che devono essere comunicate ci sono i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate e quelli delle rette per la frequenza degli asili nido pubblici e privati.

Chi deve segnare in agenda la scadenza del 17 marzo?

Modello 730 precompilato: i dati delle spese da inviare all’Agenzia delle Entrate

Il modello 730/2025 precompilato non è ancora stato approvato nella sua versione definitiva ma sarà messo a disposizione dei contribuenti a partire dal prossimo 30 aprile.

La scadenza fissata per l’Amministrazione finanziaria porta con sé gli adempimenti per i soggetti chiamati a comunicare le informazioni necessarie per mettere a punto la dichiarazione dei redditi precompilata.

Si avvicina il termine del 17 marzo, giornata che racchiude un pieno di appuntamenti con il Fisco: da quello relativo alla certificazione unica al saldo IVA, passando per gli adempimenti periodici dei sostituti d’imposta.

Il 17 marzo è l’ultimo giorno utile per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle spese detraibili sostenute dai contribuenti nel corso del 2024.

Nel seguente elenco sono richiamate le comunicazioni che devono essere effettuate:

  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi agli interessi passivi per contratti di mutuo;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contributi previdenziali e assistenziali;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contratti assicurativi e ai premi assicurativi;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi alla previdenza complementare;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati riferiti all’anno precedente relativi alle spese funebri;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati riferiti all’anno precedente relativi alle spese universitarie;
  • Comunicazione al Sistema TS dei dati relativi alle spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche nell’anno 2024;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi alle erogazioni liberali in denaro deducibili e detraibili eseguite nell’anno precedente da persone fisiche;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati riguardanti le spese relative alle rette per la frequenza degli asili nido, pubblici e privati.

Le comunicazioni devono essere inviate esclusivamente con modalità telematica.

Possono essere trasmesse, direttamente o tramite intermediari abilitati, utilizzando i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, Fisconline o Entratel.

Parallelamente si potranno utilizzare anche i software di controllo per la predisposizione dei file da inviare all’Anagrafe tributaria.

Modello 730 precompilato: i soggetti interessati dalla scadenza del 17 marzo

Sono diversi i soggetti interessati dalla scadenza del 17 marzo.

Tra questi rientrano quelli che erogano mutui agrari e fondiari. Sono interessati anche gli enti previdenziali. Devono segnare in agenda la scadenza del 17 marzo anche i servizi di pompe funebri e di attività connesse.

L’adempimento interessa anche gli asili nido, sia quelli pubblici sia quelli privati, e tutti gli altri soggetti a cui sono versate le rette. Devono prestare attenzione alla scadenza anche i soggetti che erogano i rimborsi relativi alle spese sostenute in relazione alla frequenza degli asili nido, con l’eccezione dei rimborsi contenuti nella certificazione dei sostituti d’imposta (i cui dati non devono essere trasmessi).

L’appuntamento con il Fisco riguarda anche le università statali e non statali, in relazione alle spese universitarie, al netto di rimborsi e contributi. Non devono essere comunicate le informazioni riferite alle spese sostenute per lo studente da enti, società, imprese e professionisti o da altri soggetti. Dello stesso obbligo devono farsi carico i soggetti che erogano i rimborsi relativi a spese universitarie, anche in questo caso con esclusione delle informazioni inserite nella certificazione dei sostituti d’imposta e di quelli trasmessi dalle stesse università.

Anche gli amministratori di condominio devono segnare la scadenza in agenda, con riferimento alle spese edilizie per interventi sulle parti comuni dell’edificio e relative all’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici.

La scadenza riguarda anche le imprese assicuratrici, le aziende, gli istituti, gli enti e le società.

Rientrano tra i soggetti interessati dall’adempimento anche le ONLUS, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni e le associazioni con scopo di tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, le fondazioni e le associazioni di promozione di attività di ricerca scientifica.

La scadenza deve infine essere segnata in agenda anche dagli iscritti agli albi professionali dei veterinari e dalle strutture autorizzate alla vendita al dettaglio dei medicinali veterinari.

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