Quest'anno i sostituti di imposta non dovranno trasmettere la Certificazione Unica 2025 relativa ai compensi corrisposti a forfettari e soggetti nel regime dei minimi. L'eliminazione dell'invio della CU rientra tra le novità della riforma fiscale
Certificazione Unica 2025: l’addio per forfettari e minimi diventa effettivo quest’anno.
Il 15 gennaio l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti la Certificazione Unica 2025, il documento che i sostituti di imposta utilizzano per attestare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, oltre ai corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi.
L’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica anche per i forfettari porta ad un alleggerimento del calendario degli adempimenti.
Certificazione Unica 2025: stop all’obbligo per minimi e forfettari
Tra le novità previste per la Certificazione Unica 2025, particolare rilevanza assume un aspetto legato all’obbligo di invio della dichiarazione fiscale.
L’articolo 3 del decreto legislativo n. 1/2024, denominato “Eliminazione della Certificazione Unica relativa ai soggetti forfettari e ai soggetti in regime fiscale di vantaggio” prevede che a partire dal periodo di imposta 2024 i sostituti di imposta non debbano trasmettere la Certificazione Unica in riferimento ai titolari di partita IVA in regime forfettario e nel cosiddetto regime dei minimi (il nome informale con cui ci si riferisce al regime di vantaggio).
I sostituti di imposta potranno quindi dire addio alla CU relativamente ai compensi dei soggetti sopracitati, con un impatto pratico sullo scadenzario degli adempimenti previsti per il 2025.
Certificazione Unica 2025: l’addio alla CU per minimi e forfettari rientra nel piano di semplificazione degli adempimenti
L’eliminazione della CU verso minimi e forfettari fa parte dei provvedimenti previsti nell’ambito della riforma fiscale, in particolare per quanto riguarda la semplificazione degli adempimenti tributari.
Inoltre, il provvedimento in questione, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate nella relativa circolare illustrativa n. 8/2024, si lega all’obbligo di fatturazione elettronica che a partire dal 1° gennaio 2024 è stato esteso anche ai forfettari.
Lo stop all’invio della CU per i titolari di partita IVA che applicano i regimi sopracitati rappresenta quindi un alleggerimento del carico degli adempimenti fiscali per i sostituti di imposta, visto e considerato che l’Agenzia delle Entrate è già in grado di ricevere i dati delle situazioni reddituali grazie alla fatturazione elettronica.
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