Lavoro occasionale 2017: per la retribuzione dei lavori discontinui arriva PrestO, il nuovo contratto semplificato erede dei voucher Inps. Ecco cos'è, come funziona e quali sono regole e limiti di retribuzione per lavoratori e datori di lavoro.
Lavoro occasionale 2017: cos’è e come funziona il nuovo contratto semplificato PrestO? Si tratta della novità introdotta dalla Manovra 2017 per la retribuzione dei lavori a carattere occasionale, l’erede dei voucher Inps insieme al Libretto Famiglia per la retribuzione del lavoro domestico.
Per i datori di lavoro e i lavoratori impegnati in prestazioni di lavoro occasionale 2017 il nuovo contratto PrestO introduce importanti regole e novità e, soprattutto, la possibilità di retribuire le prestazioni di lavoro occasionale nelle aziende ancora una volta con uno strumento molto simile ai voucher Inps.
Proprio per la similitudine del nuovo contratto di lavoro occasionale e i buoni lavoro Inps in molti hanno parlato di nuovi voucher.
La nuova modalità di retribuzione del lavoro occasionale prevede tuttavia regole, limiti e adempimenti diversi per il datore di lavoro: PrestO potrà essere utilizzato dalle aziende che rispettano determinati requisiti e i nuovi voucher avranno un costo maggiore per le aziende e non potranno più essere acquistati e riscossi presso ricevitorie, tabacchi e banche.
I datori di lavoro saranno obbligati a trasmettere all’Inps tutti i dati del prestatore, luogo e orario di lavoro; proprio sull’orario di lavoro il nuovo contratto di lavoro occasionale 2017 prevede limiti ben precisi e, in più, al lavoratore è riconosciuto il diritto al riposo giornaliero e settimanale.
Ecco cos’è, come funziona e chi tra datori di lavoro e lavoratori potrà far uso del nuovo contratto semplificato.
Lavoro occasionale 2017: come funziona PrestO?
PrestO, l’“erede” dei voucher Inps, sta per prestazione occasionale ed è la novità introdotta dal Governo con un emendamento alla Manovra di Bilancio 2017 per la retribuzione del lavoro occasionale.
Si tratta di un contratto di lavoro occasionale semplificato che, dal momento della sua entrata in vigore e dopo che verrà predisposta la procedura Inps per l’esecuzione degli adempimenti da parte del datore di lavoro, consentirà ai lavoratori che effettuano prestazioni di lavoro occasionale di essere retribuiti con uno strumento molto simile ai voucher, almeno in apparenza.
Al fine di regolamentare il lavoro occasionale e di non consentire l’abuso dei nuovi voucher, PrestO prevede nuove regole e limiti per i datori di lavoro. Potranno utilizzare il nuovo contratto semplificato le aziende con un massimo di 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato e i limiti di retribuzione annua sono così determinati:
- 5 mila euro all’anno per il datore di lavoro;
- 5 mila euro all’anno per il lavoratore e 2.500 da singolo committente.
La retribuzione al lavoratore verrà corrisposta mensilmente dall’Inps, con accredito telematico, mettendo fine all’odiosa pratica della “compravendita di lavoro” presso tabacchi e ricevitorie.
Potranno essere retribuiti per il 25% in più, arrivando ad un massimo di 6.250 euro all’anno le seguenti categorie di lavoratori:
- titolari di pensione di vecchiaia o invalidità;
- giovani di età inferiore ai 25 anni impegnati in percorsi di studio;
- disoccupati;
- percettori di reddito d’inclusione o altre prestazioni di sostegno al reddito.
Lavoro occasionale 2017: retribuzione e orario per il lavoratore
Il lavoro occasionale sarà retribuito con voucher telematici di importo netto di 9 euro all’ora, ai quali per il datore di lavoro si aggiungono i contributi Inps e Inail. Il costo complessivo al lordo dei contributi a carico del datore di lavoro sarà di 12 euro, con 2,97 euro di contributi Inps e 31 centesimi di contributi assicurativi Inail.
Il lavoratore retribuito con i voucher PrestO non potrà effettuare più di 4 ore di lavoro consecutive al giorno e avrà diritto a riposi giornalieri e settimanali.
La retribuzione del lavoro occasionale verrà corrisposta a partire dal 2017 direttamente dall’Inps, che pagherà lo stipendio dei voucher telematici entro il 15 del mese successivo alla prestazione lavorativa, con accredito su conto corrente o bonifico postale.
La retribuzione giornaliera non potrà in ogni caso essere inferiore ai 36 euro al giorno; in sostanza PrestO potrà essere attivato soltanto per lavori di orario pari o superiore alle 4 ore giornaliere.
Oltre alle novità per i lavoratori, i nuovi voucher telematici per il lavoro occasionale 2017 prevedono specifiche regole e adempimenti per il datore di lavoro: PrestO si attiverà in modalità telematica e il mancato rispetto delle disposizioni di legge costerà pesanti sanzioni.
Lavoro occasionale 2017: gli adempimenti del datore di lavoro
Oltre a rispettare limiti di retribuzione annua, regole e diritti del lavoratore, per l’utilizzo dei nuovi voucher per il lavoro occasionale sono previsti nuovi adempimenti a carico delle aziende.
Per utilizzare PrestO sarà necessario trasmettere in modalità telematica all’Inps o tramite contact center i seguenti dati almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione:
- dati anagrafici e identificativi del lavoratore,
- luogo di svolgimento della prestazione;
- oggetto della prestazione;
- data e ora di inizio e fine della prestazione occasionale;
- compenso pattuito.
Per i datori di lavoro è prevista una sanzione di importo variabile, tra i 500 ai 2.500 euro, per violazione degli obblighi di comunicazione. Nel caso in cui venisse superato il tetto di retribuzione annua o l’orario massimo di lavoro occasionale consentito (280 ore) il lavoratore dovrà essere assunto per obbligo con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Lavoro occasionale 2017: come funziona PrestO? Retribuzione, limiti e regole