Da oggi, 5 marzo 2025, entra in vigore il nuovo regolamento ISEE con l'esclusione di titoli di Stato e buoni postali, ma le amministrazioni hanno 30 giorni per adeguarsi: mancano le nuove istruzioni

Da oggi, 5 marzo 2025, entra in vigore il nuovo regolamento ISEE adottato per rendere operativa l’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni postali fino a 50.000 euro e per recepire tutte le novità approvate negli ultimi anni.
Le nuove istruzioni, però, così come i nuovi moduli non sono ancora pronti: le amministrazioni interessate hanno ancora 30 giorni di tempo per mettere in campo le attività. E dall’INPS fanno sapere che la circolare è in fase di elaborazione.
ISEE 2025 senza titoli di Stato: novità in vigore da oggi, ma mancano le istruzioni
Neanche con l’entrata in vigore del nuovo regolamento l’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni postali dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente diventa concreta.
È passato oltre un anno dalla Legge di Bilancio che ha introdotto le novità, ma le modifiche non hanno ancora trovato posto nelle procedure da seguire per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica con tutti i dati anagrafici, patrimoniali e reddituali necessari per il calcolo.
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Nel testo del DPCM n. 13 del 2025 in vigore da oggi, 5 marzo, si legge:
“Le amministrazioni interessate provvedono alle attività previste dal presente decreto entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore e mediante l’utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente”.
L’INPS, infatti, sarebbe al lavoro per elaborare una circolare con le istruzioni da seguire per neutralizzare le voci dal calcolo dell’ISEE che dovrebbe, in questo modo, risultare più basso e di conseguenza aprire eventualmente le porte di ulteriori agevolazioni per le famiglie.
Secondo quanto anticipato dal quotidiano ItaliaOggi, è in programma per oggi una riunione tra la consulta dei CAF, i tecnici dei centri di assistenza fiscale e INPS, Ministero del lavoro e Agenzia delle entrate proprio per definire gli aspetti operativi ed eventuali nuove scadenze.
ISEE 2025 senza titoli di Stato: si attendono moduli e chiarimenti INPS
È proprio l’Indicatore, infatti, il parametro spesso utilizzato per verificare i requisiti di accesso a bonus e misure di sostegno, ma anche per calcolare gli importi da ricevere, come nel caso dell’assegno unico.
Ed è per questo che l’attesa ha un peso tangibile, tanto più se si considera che nei primi mesi dell’anno le famiglie presentano la DSU per ottenere l’ISEE aggiornato e accedere agli aiuti in relazione alla condizione economica.
Entro la scadenza del 28 febbraio, ad esempio, è necessario aggiornare la fotografia della situazione economica familiare per poter calcolare l’assegno unico in maniera adeguata: chi non procede riceve temporaneamente l’importo minimo e ha tempo fino al 30 giugno per recuperare gli arretrati.
Dalle modifiche, come hanno indicato i tecnici del Senato, dovrebbe derivare proprio un lieve aumento delle somme ricevute mensilmente per i figli e le figlie fino a 21 anni.
E con le ultime novità che arrivano dall’introduzione del nuovo bonus bollette destinato a chi non supera la soglia dei 25.000 euro, l’interesse per l’ISEE con l’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni postali cresce ulteriormente.
Il contributo di 200 euro per le spese di luce e gas arriva automaticamente una volta presentata la DSU, ma la procedura di riconoscimento per chi non ha già calcolato l’Indicatore dura 3-4 mesi: il tempo, più che mai in questi casi, è denaro.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Falsa partenza per l’ISEE 2025 senza titoli di Stato: mancano le istruzioni