Imprese agricole, contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero: il bando ISMEA “Più Impresa” apre a tutte le donne, senza limiti di età, e non solo ai giovani tra i 18 e 40 anni. La novità è stata introdotta dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis.
Imprese agricole, tutte le donne senza limiti di età potranno beneficiare dei contributi a fondo perduto e dei mutui a tasso zero.
Il requisito anagrafico, l’età inferiore ai 41 anni, richiesto nel bando “Più Impresa” dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA), non vale più per le imprenditrici agricole.
È stato il Decreto Sostegni bis, convertito in legge a luglio, ad estendere la platea dei beneficiari. L’obiettivo è sostenere le imprese agricole femminili e non solo quelle giovanili.
Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto che può arrivare fino al 35 per cento della spesa sostenuta e in un mutuo a tasso zero per la parte restante.
Si ricorda che la domanda per partecipare al bando “Più impresa” è disponibile dallo scorso 30 aprile 2021 e può essere inoltrata dai titolari delle imprese agricole in possesso dei requisiti richiesti, fino ad esaurimento risorse.
Imprese agricole, fondo perduto e mutui a tasso zero per le donne
Prima della conversione del Decreto Sostegni bis per ottenere gli incentivi di “Più Impresa” di ISMEA anche le donne imprenditrici agricole, che amministrano o conducono un’impresa agricola, dovevano avere un’eta compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti.
A partire dal 25 luglio, data di entrata in vigore della legge di conversione, non è più così: il requisito anagrafico resta solo per gli uomini.
Le agevolazioni, concesse a chi ha già un’attività avviata o a chi vi subentra, sono le seguenti:
- un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili;
- un contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35 per cento delle spese ammissibili.
Peraltro, i progetti relativi a “Più Impresa” che si intendono attuare con il finanziamento richiesto non devono superare 1,5 milioni di euro di spesa, devono avere una durata dai 5 ai 15 anni e dovono puntare allo sviluppo o al consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo.
Gli imprenditori e le imprenditrici che ancora non l’abbiano fatto e vogliono fare domanda dovranno provvedere attraverso l’apposito portale aperto dal 30 aprile scorso.
Il mutuo agevolato a tasso zero: le regole sulle garanzie da presentare
Soffermiamoci di seguito su alcune regole specifiche per l’accesso alle agevolazioni per le imprese agricole.
Per quel che riguarda il mutuo a tasso zero, da richiedere insieme al contributo a fondo perduto per la realizzazione del progetto, il rimborso dovrà avvenire in rate costanti posticipate.
Tuttavia, se l’imprenditore ritarda nel restituire anche una sola rata, viene applicato sulla somma dovuta un tasso di interesse di mora annuale, uguale al tasso di riferimento europeo vigente alla data di scadenza della rata non pagata e comunque non inferiore allo 0,50 per cento.
Ma attenzione, per ottenere il mutuo il beneficiario deve prestare garanzie adeguate su beni immobili, acquisibili nel corso del progetto finanziato, che presentino un valore di mercato almeno pari al 100 per cento della somma concessa in prestito.
In particolare, nel bando “Più Impresa” si legge che a fronte del mutuo concesso si possono prestare:
- delle garanzie ipotecarie di primo grado su beni oggetto di agevolazioni oppure su altri beni della beneficiaria o di terzi;
- una fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta, alternativamente o insieme all’ipoteca.
Si ricorda, infine, che ISMEA richiede la stipula di polizze assicurative idonee su tutti i beni oggetto di agevolazione e su quelli concessi in garanzia.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Imprese agricole, fondo perduto e mutui a tasso zero per tutte le donne