Ci sarà tempo fino al 10 luglio per l'invio nei termini dei flussi Uniemens di competenza maggio 2023. A rendere nota la proroga della scadenza del 30 giugno è il messaggio INPS numero 2459/2023
La scadenza del 30 giugno, per i flussi Uniemens di competenza maggio 2023, è oggetto di proroga al prossimo 10 luglio.
Lo rende noto il messaggio INPS numero 2459 di ieri, 30 giugno.
Il rinvio è collegato all’inserimento delle informazioni per il nuovo ammortizzatore sociale unico, introdotto dal decreto Alluvione a sostegno dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendenti colpiti dagli eventi che si sono succeduti a partire dal 1° maggio scorso.
Il tempo ulteriore è stato previsto per permettere la corretta compilazione dei flussi Uniemens, seguendo le istruzioni fornite dall’INPS.
Flussi Uniemens, proroga della scadenza del 30 giugno al 10 luglio
Per l’invio dei dati relativi alla denuncia mensile di competenza maggio 2023 ci sarà più tempo.
Per l’invio dei nuovi flussi Uniemens non si dovrà tenere in considerazione la scadenza, già superata, del 30 giugno.
I datori di lavoro avranno, infatti, tempo fino al prossimo 10 luglio 2023.
Lo spiega il messaggio INPS numero 2459 del 30 giugno. Il decreto Alluvione, DL 1 giugno 2023, n. 61, ha introdotto misure urgenti per rispondere all’emergenza provocata dagli eventi che si sono susseguiti a partire dallo scorso 1° maggio.
Come indicato nella circolare INPS numero 53/2023 dallo scorso 15 giugno i datori di lavoro di lavoratori che svolgono attività nelle zone di Emilia Romagna, Marche e Toscana colpite dalle alluvioni possono presentare domanda per la cassa integrazione emergenziale.
Nel citato documento di prassi vengono fornite le istruzioni per l’“accesso all’ammortizzatore sociale unico”.
Successivamente, il messaggio INPS numero 2325 del 22 giugno 2023 ha fornito le istruzioni operative per la compilazione delle denunce mensili.
Il rinvio della scadenza dell’invio dei flussi Uniemens dal 30 giugno al 10 luglio viene incontro all’esigenza di permettere la corretta esposizione degli eventi, secondo le istruzioni fornite con il precedente messaggio.
- INPS - Messaggio numero 2459 del 30 giugno 2023
- Proroga della scadenza per l’invio dei flussi Uniemens di competenza maggio 2023.
Flussi Uniemens, chi può fare domanda per la cassa integrazione
La cassa integrazione collegata agli eventi alluvionali può essere richiesta da un’amplia platea di soggetti.
Dallo scorso 15 giugno la domanda può essere inviata dai datori di lavoro di determinate categorie di lavoratori.
Tra queste rientrano:
- lavoratori subordinati del settore privato che al 1° maggio 2023 non hanno la possibilità di prestare attività lavorativa presso datori di lavoro con sede legale/unità operative nei territori colpiti di Emilia Romagna, Marche e Toscana;
- lavoratori agricoli nelle medesime condizioni alla data del 1° maggio 2023, che rispettano i seguenti requisiti:
- a prescindere dalla residenza abbiano un rapporto di lavoro attivo e siano nell’impossibilità di prestare attività lavorativa da svolgere in uno dei Comuni colpiti;
- abbiano un rapporto di lavoro attivo e abbiano residenza o domicilio nei comuni interessati e non possano recarsi al lavoro presso datori di lavoro che svolgono attività lavorativa oltre le zone colpite;
- non abbiano ancora un rapporto di lavoro attivo e sono assunti entro e non oltre il 31 agosto 2023, con la stessa impossibilità a svolgere attività lavorativa nei Comuni colpiti dall’alluvione;
- abbiano residenza o domicilio in uno dei Comuni alluvionati ma non abbiano ancora un rapporto di lavoro attivo, nel caso di assunzione entro il 31 agosto 2023 (con l’impossibilità di recarsi la lavoro presso datori di lavoro che svolgono l’attività lavorativa al di fuori dei territori colpiti.
Negli ultimi due casi citati ad essere rilevante è l’assunzione.
Il datore di lavoro deve provvedere all’invio dell’istanza per la cassa integrazione legata all’alluvione, che può durare dai 15 ai 90 giorni.
Nella domanda deve essere evidenziata l’impossibilità di recarsi al lavoro, sulla base dei seguenti fattori:
- un provvedimento normativo o amministrativo direttamente connesso allo straordinario evento emergenziale;
- interruzione o impraticabilità delle vie di comunicazione;
- inutilizzabilità dei mezzi di trasporto;
- inagibilità della abitazione di residenza o domicilio;
- condizioni di salute di familiari conviventi;
- ulteriori avvenimenti che abbiano richiesto la presenza del lavoratore in luogo diverso da quello di lavoro, tutti ricollegabili agli eventi climatici.
Lo strumento a sostegno dei datori di lavoro colpiti dagli eventi emergenziali ha richiesto lo spostamento in avanti del termine per l’invio del flusso Uniemens.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Flussi Uniemens, proroga della scadenza del 30 giugno al 10 luglio