Dichiarazione dei redditi 2021, scadenza anticipata al 10 settembre per ottenere il contributo a fondo perduto perequativo. Termine adeguato o proroga necessaria? La parola ai lettori di Informazione Fiscale. Risposte direttamente online e commenti via mail alla redazione.
Dichiarazione dei redditi 2021, il DL Sostegni bis ha stabilito una scadenza anticipata al 10 settembre per poter ottenere il contributo a fondo perequativo, l’ultimo del pacchetto di aiuti messo in campo con il DL n. 73/2021.
Si tratta di un termine adeguato per poter poi dare il via libera alla tranche finale di ristori in tempi brevi o è necessario spostarlo in avanti?
Gli addetti ai lavori non hanno dubbi e fin dall’inizio hanno avanzato le loro richieste: è una data troppo vicina, servirebbe una proroga.
Ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha escluso l’ipotesi di concedere più tempo: si ritarderebbero i pagamenti.
Quale è la scelta migliore? La parola ai lettori di Informazione Fiscale.
L’invito della redazione è anche quello di approfondire la risposta con commenti, motivazioni e considerazioni inviando una mail con oggetto “Fondo perduto perequativo - sondaggio” all’indirizzo [email protected].
Dichiarazione dei redditi 2021, scadenza anticipata per il fondo perduto perequativo: serve la proroga?
Il Decreto Sostegni bis, convertito in legge con l’approvazione definitiva del Senato il 22 luglio, ha previsto un pacchetto di aiuti basato su tre diverse tipologie di contributo a fondo perduto:
- automatico, riconosciuto nella stessa misura e con le stesse modalità a coloro che hanno beneficiato della tranche prevista dal primo DL Sostegni;
- alternativo, riconosciuto alle partite IVA che hanno registrato un calo pari almeno al 30 per cento nel confronto dei due periodi analizzati, 1° aprile 2019-31 marzo 2020 e 1° aprile 2020-31 marzo 2021, anche i beneficiari dei pagamenti automatici possono richiederlo ma dalla somma viene sottratto l’importo già percepito;
- perequativo, commisurato alla differenza del risultato economico d’esercizio relativo al 2020 rispetto a quello relativo all’anno di imposta 2019, è riconosciuto al netto dei contributi a fondo perduto già ottenuti dal Decreto Rilancio in poi.
L’erogazione delle tre tornate di aiuti segue tempi diversi:
- i primi bonifici automatici sono partiti il 22 giugno 2021;
- la finestra di accesso alle somme con calcolo alternativo si è aperta il 5 luglio e si chiuderà il 2 settembre 2021;
- entro la fine dell’anno dovrebbe arrivare il contributo a fondo perduto perequativo.
I lavori per l’ultima tornata di sostegni partiranno dopo l’estate. L’accesso alla terza tipologia di aiuti è legato al rispetto di una condizione: solo chi presenta la dichiarazione dei redditi 2021 entro il 10 settembre 2021 può richiedere il contributo a fondo perduto perequativo previsto dal DL Sostegni bis. La scadenza ordinaria è fissata per il 30 novembre.
Dichiarazione dei redditi 2021, scadenza anticipata per il fondo perduto perequativo: giusta o sbagliata?
Tutti gli aspiranti beneficiari, insomma, hanno due mesi e mezzo in meno per mettersi in regola con gli obblighi dichiarativi. La tabella di marcia anticipata ha fatto discutere fin da subito.
Il CNDCEC, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ha sottolineato più volte la necessità di rivedere il termine perché troppo a ridosso della pausa estiva. Ma non solo, la mole di informazioni da fornire quest’anno è mastodontica, comprende anche tutte le agevolazioni di cui si è beneficiato e richiede una maggiore cura.
I commercialisti, “pur riconoscendo la volontà di conciliare le esigenze di celerità nell’erogazione dei contributi con quelle di controllo delle istanze presentate”, hanno richiesto di portare la scadenza al 31 ottobre 2021 o in alternativa di prevedere un termine più ampio per la presentazione delle domande di accesso al fondo perduto perequativo con la necessità di procedere sempre dopo aver rispettato gli obblighi dichiarativi: 60 giorni e non solo 30, come attualmente previsto dal DL Sostegni bis.
Ma dal MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, è arrivata subito una risposta negativa sull’ipotesi di una proroga: cambiando i tempi stabiliti per la dichiarazione dei redditi 2021 o per la presentazione della domanda, arriverebbe più tardi anche il pagamento dei contributi a fondo perduto perequativi.
“Un eventuale differimento del termine previsto per la presentazione della dichiarazione dei redditi, propedeutica per la presentazione dell’istanza di accesso al contributo in esame, determinerebbe un allungamento dei tempi necessari per l’erogazione dello stesso”.
E qualsiasi ritardo è da evitare. A farsi portavoce della posizione del MEF il sottosegretario Claudio Durigon durante l’interrogazione a risposta immediata dello scorso 9 giugno.
Nel frattempo, infatti, il testo del DL Sostegni bis è stato rivisto in più punti durante l’iter di conversione in legge, ma i tempi in questione non sono stati modificati.
Attualmente resta fissata la scadenza del 10 settembre per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2021 legata alla domanda di accesso al fondo perduto perequativo.
Scelta giusta o rigidità eccessiva?
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Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dichiarazione dei redditi 2021, scadenza breve per il fondo perduto perequativo: serve la proroga?