Proroga scadenza imposte al 10 dicembre 2020 per tutte le partite IVA, al 30 aprile 2021 con calo di fatturato. Rinvio per le rate della pace fiscale al 1° marzo 2021. Ecco come cambia il calendario dei versamenti con le novità del decreto Ristori quater.
Proroga scadenza imposte e rate della pace fiscale confermata dal decreto Ristori quater.
Tra le novità, come già anticipato dal MEF, il decreto approvato tra il 29 ed il 30 novembre conferma la proroga del secondo o unico acconto al 10 dicembre 2020 per tutte le partite IVA.
Inoltre, la possibilità di beneficiare del rinvio lungo dei versamenti al 30 aprile 2021 si estende alle partite IVA con ricavi superiori a 5.164.569 euro e fino a 50 milioni.
La nuova proroga, che si affianca a quella prevista dal decreto Agosto, consente di effettuare i versamenti del secondo o unico acconto Irpef, Ires ed Irap entro il 30 aprile 2021, in caso di riduzione di fatturato o corrispettivi pari al 33% nel primo semestre 2020 rispetto al 2019.
La proroga della scadenza per il versamento degli acconti si affianca al rinvio del termine per la trasmissione della dichiarazione dei redditi, l’ex Unico, che slitta dal 30 novembre al 10 dicembre 2020.
Per quel che riguarda invece la proroga della pace fiscale, la scadenza delle rate della rottamazione e del saldo e stralcio dovute nel 2020 passa dal 10 dicembre al 1° marzo 2021.
Si guarda poi alle scadenze fiscali di dicembre 2020. Il decreto Ristori quater prevede il rinvio dei versamenti di ritenute Irpef, IVA ed INPS, per le partite IVA con calo di fatturato del 33% su novembre 2020 rispetto a novembre 2019, ed entro il limite di ricavi di 50 milioni di euro.
Accedono al rinvio senza vincoli le attività chiuse a seguito del DPCM del 3 novembre, i titolari di partita IVA individuati nell’Allegato 2 e 1 del decreto Ristori bis, i ristoranti in zone arancioni e rosse, tour operator, agenzie di viaggio e alberghi nelle zone rosse.
Proroga scadenze secondo acconto imposte 2020, le novità del decreto Ristori quater
Il rinvio al 10 dicembre 2020 della scadenza del secondo acconto si applica a tutte le partite IVA.
Ad anticipare la novità è stato il MEF, con il comunicato stampa di venerdì 27 novembre 2020. Alla mini-proroga si affianca l’ulteriore estensione delle partite IVA ammesse al rinvio al 30 aprile 2021.
La proroga lunga viene estesa alle partite IVA con ricavi superiori a 5.164.569 euro e fino a 50 milioni che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Un’ulteriore proroga che si affianca al rinvio di Irpef, Ires, Irap ed imposte collegate al 30 aprile 2021 già previsto prima dal decreto Agosto e poi dal decreto Ristori bis.
Per determinare se si può accedere o meno al rinvio lungo dei versamenti bisogna considerare quattro aspetti:
- per le partite IVA che esercitano attività soggette agli ISA, se c’è stato un calo di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% nel primo semestre 2020 rispetto al 2019;
- per le partite IVA non ISA, con ricavi superiori a 5.164.569 euro e fino a 50 milioni, se c’è stato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019;
- se si risiede in una delle zone rosse e se si esercitano attività incluse nei due elenchi di codici ATECO allegati al decreto Ristori-bis, la proroga spetta anche senza calo di fatturato, sia ai soggetti ISA che non;
- per i ristoranti, la proroga senza verifica della perdita subita si applica anche nelle zone arancioni.
Decreto Ristori quater, proroga della pace fiscale dal 10 dicembre 2020 al 1° marzo 2021
Il nuovo intervento sulle scadenze fiscali di novembre e dicembre 2020 modifica gli appuntamenti con la pace fiscale.
Il termine per versare le rate di rottamazione e saldo e stralcio viene rinviato dal 10 dicembre 2020 al 1° marzo 2021 per tutti i beneficiari della definizione agevolata.
Il testo del decreto Ristori quater interviene anche in materia di rateizzazione delle cartelle. Si prevede che alla presentazione della domanda AdER di rateizzazione consegua la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza e il divieto di iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche o di avviare nuove procedure esecutive.
Per le rateizzazioni richieste entro la fine del 2021, viene alzata a 100.000 euro la soglia per i controlli e sale da 5 a 10 il numero di rate che, se non pagate, determinano la decadenza della rateizzazione.
Inoltre, i contribuenti decaduti dai piani di rateizzazione o dalle precedenti rottamazioni delle cartelle esattoriali potranno presentare una nuova richiesta di rateizzazione entro la fine del 2021.
Decreto Ristori quater: proroga IVA, ritenute Irpef e contributi per dicembre 2020
Il decreto Ristori quater proroga i versamenti dovuti entro il 16 dicembre 2020 relativi a ritenute, contributi previdenziali ed IVA.
La proroga porta la scadenza dei versamenti di dicembre al 16 marzo 2021 e riguarda:
- i titolari di partita IVA con ricavi o compensi fino a 50 milioni di euro nel 2019, che hanno subito una perdita di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% a novembre 2020 rispetto a novembre 2019;
- si applica senza vincoli di calo di fatturato e limiti di ricavi a:
- partite IVA che hanno avviato l’attività dopo il 30 novembre 2019;
- gli esercenti attività sospese dal DPCM del 3 novembre 2020 in tutto il territorio nazionale;
- i ristoranti nelle zone arancioni o rosse;
- gli esercenti attività individuate dagli allegati 1 e 2 del decreto Ristori bis, alberghi, agenzie di viaggio e tour operator nelle zone rosse.
Non è chiaro invece se il decreto Ristori quater proroga l’acconto IVA del 28 dicembre 2020.
L’articolo 2 della bozza parla in maniera generica di “versamenti IVA di dicembre”, senza menzionare in maniera esplicita la scadenza dell’acconto. Sul fronte delle scadenze fiscali restano quindi alcune perplessità, e si attendono chiarimenti ufficiali per un quadro chiaro del nuovo rebus di rinvii previsti dal decreto Ristori quater.
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