Sfuma il rinnovo del CCNL enti locali, le parti non hanno trovato l’accordo sull’aspetto economico. La scorsa settimana era saltato l’accordo per il comparto sanità
Continueranno ancora le trattative per il rinnovo contrattuale del personale degli Enti locali.
Dopo il mancato accordo che ha fatto saltare il tavolo per il rinnovo del CCNL sanità è arrivata la fumata nera anche per il contratto Funzioni Locali.
Le parti non hanno raggiunto un accordo per quanto riguarda la parte economica. I sindacati chiedono nuove risorse per gli aumenti.
Rinnovo CCNL statali: dopo la sanità fumata nera anche per gli Enti locali
Dopo il mancato accordo per il rinnovo del CCNL sanità della scorsa settimana è arrivata la fumata nera anche per il rinnovo del contratto degli enti locali.
L’incontro di ieri tra ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e i sindacati maggiormente rappresentativi (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa) è terminato dopo poco tempo dato che non si sarebbe raggiunta la maggioranza (51 per cento), necessaria per l’approvazione del rinnovo 2022/2024 del contratto collettivo di lavoro.
La scorsa settimana è stato il turno della sanità, con il CCNL che conta circa 580.000 persone (non medici) tra infermieri e tecnici del Servizio sanitario nazionale. Anche lì non ci sono state le condizioni per arrivare alla firma della preintesa sul rinnovo del CCNL 2022/2024.
Il rinnovo avrebbe garantito ai dipendenti del SSN un aumento medio mensile di 172 euro per 13 mensilità, oltre a numerose innovazioni contrattuali, si legge in una nota dell’ARAN, con il presidente Naddeo che si dice “deluso per il mancato accordo raggiunto al termine della seduta, perché c’erano tutte le condizioni per firmare e avviare rapidamente la trattativa per il CCNL 2025-2027”.
Proposta “inaccettabile” invece per Fp Cgil, secondo cui la bozza non dava le risposte necessarie alle aspettative di lavoratori e lavoratrici della sanità
“Troppo poche le risorse per incrementare gli stipendi, nessuna risposta sulle indennità, un evidente messaggio ai lavoratori che per incrementare le proprie entrate devono essere disponibili a lavorare di più. I 172 euro pubblicizzati sono comprensivi, ad esempio, dell’incremento dell’indennità di pronto soccorso che, giustamente, andrà soltanto a chi è assegnato ai servizi di pronto soccorso come da accordi regionali.”
Più o meno lo stesso copione ha seguito l’incontro per il rinnovo del CCNL funzioni locali, che conta invece circa 430.000 lavoratori e lavoratrici tra regioni, province, comuni e camere di commercio.
Uno stallo che anche qui trova fondamento nella richiesta di maggiori risorse.
Rinnovo CCNL sanità e funzioni locali: manca l’accordo sulle risorse economiche
A differenza del CCNL sanità, per il rinnovo destinato ai funzionari degli enti locali c’è ancora margine di trattativa. Il presidente dell’ARAN ha fatto sapere che rimane ancora la necessità di approfondire alcuni aspetti rilevanti, in particolare “il trattamento del personale della polizia locale, degli operatori educativi e degli insegnanti”.
In risposta Fp Cgil e Uil Fpl lamentano l’inadeguatezza degli stipendi del comparto (che presenta redditi medi inferiori rispetto agli altri della PA) e la mancanza di risposte chiare su temi caldi oltre allo stipendio tabellare:
“Non ci sono risposte per la Polizia locale, per il settore educativo scolastico, per gli amministrativi, i tecnici e demografici, gli assistenti sociali. ”
La questione resta però quella legata alle tempistiche: difficilmente si arriverà ad una soluzione condivisa in tempi brevi e dal Governo, in particolare il Ministro per la Pubblica Amministrazione, è arrivata la conferma che non ci saranno ulteriori risorse oltre a quelle già stanziate.
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