Credito d'imposta beni strumentali ordinari, si ferma il 31 dicembre 2022 l'ex super ammortamento, per il quale manca la proroga all'interno della bozza del disegno di Legge di Bilancio. In attesa del testo definitivo per le dovute conferme, facciamo il punto delle scadenze da tenere a mente.
Stop al credito d’imposta per i beni strumentali ordinari, l’ex super ammortamento: a differenza degli altri bonus fiscali 4.0, l’agevolazione si fermerà il 31 dicembre 2022.
Almeno questo è quanto previsto dalla bozza del disegno di Legge di Bilancio 2022 e, se è vero che per le dovute conferme si rende necessario attendere il testo definitivo, ancora in fase di “limatura”, non sono emerse ad oggi novità sulla struttura dei crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali.
Qualora dovesse essere confermata, la mancata proroga lascerebbe ferma al 31 dicembre 2022 la scadenza ultima per effettuare gli investimenti in beni diversi da quelli 4.0.
A partire dal 1° gennaio l’aliquota del credito d’imposta spettante scende dal 10 al 6 per cento, sia per i beni strumentali materiali che per quelli immateriali.
Credito d’imposta ex super ammortamento, scadenza nel 2022: non c’è la proroga in Legge di Bilancio
Non sono previsti interventi di modifica all’attuale formulazione del credito d’imposta per i beni strumentali materiali e immateriali non 4.0, disciplinato dai commi 1054 e 1055 della Legge n. 178 del 30 dicembre 2020.
La bozza del disegno di Legge di Bilancio 2022 lascia inalterate le regole relative all’ex super ammortamento.
Dal testo definitivo della Manovra, che dovrà approdare in Aula per la discussione e l’approvazione, si attendono conferme circa l’attuale struttura dei bonus riconosciuti per gli investimenti da parte delle imprese.
Nel frattempo, è l’articolo 9 del testo in circolazione a delineare il quadro delle proroghe e delle novità in arrivo. Si va verso la conferma fino al 2025 del credito d’imposta per i beni 4.0, con un sistema di progressiva riduzione della percentuale riconosciuta, così come per il bonus ricerca e sviluppo. Verso la conferma anche per la Nuova Sabatini.
Per quanto riguarda l’ex super ammortamento, la mancanza di interventi lascia impressa in calendario la scadenza del 31 dicembre 2022, ultima chiamata per le imprese intenzionate a investire e acquistare beni strumentali materiali e immateriali non 4.0.
Credito d’imposta beni materiali e immateriali non 4.0, senza proroga la scadenza è il 30 dicembre 2022, con coda al 30 giugno 2023
Alle imprese che intendono investire in beni non 4.0, dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2022 si applicheranno i seguenti limiti:
- il valore massimo dei costi ammissibili è fissato a 2 milioni di euro per i beni strumentali materiali non 4.0, ossia diversi da quelli di cui all’allegato A annesso alla legge n. 232 dell’11 dicembre 2016;
- per i beni strumentali immateriali diversi da quelli indicati nell’allegato B annesso alla medesima legge, il limite si ferma a 1 milione di euro.
In ambedue i casi, la percentuale del credito d’imposta riconosciuto sarà pari al 6 per cento, rispetto al 10 per cento previsto per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2021.
Resta la possibilità di completare l’investimento entro i sei mesi successivi alla scadenza e, nel caso di accettazione dell’ordine entro il 31 dicembre 2022 e pagamento alla medesima data di acconti pari almeno al 20 per cento del costo di acquisizione, il credito d’imposta spetterà fino al 30 giugno 2023.
Sono questi al momento i criteri per la fruizione dell’ex super ammortamento che, salvo modifiche, è destinato a fermarsi alla fine del prossimo anno.
Evidenziamo ancora una volta che per le dovute conferme si attende il testo del disegno di Legge di Bilancio 2022 e, ancor di più, il varo definitivo della Manovra da parte di Camera e Senato. La partita è ancora aperta, e non si escludono novità.
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