Contributi a fondo perduto, bonus 600 e 1000 euro, possibile modifica dei beneficiari del taglio IRAP e attività professionali in forma individuale: alcune riflessioni critiche e possibili novità in arrivo.
Sono passati ormai diversi giorni dalla emanazione del Decreto Rilancio ed in queste ore si stanno mettendo in moto alcuni dei meccanismi di ristoro ed aiuto previsti dal Governo a favore di cittadini, imprese e professioni che hanno subito un danno per effetto del lockdown dal quale l’Italia sta lentamente uscendo.
Molti i provvedimenti attuativi ancora attesi: su tutti quello dell’Agenzia delle Entrate sui contributi a fondo perduto che dovrebbe arrivare in queste ore.
Sono state riaperte le comunicazioni interregionali e le frontiere comunitarie; alcune imprese ancora sospese sono ora in condizione di poter riprendere le proprie attività
Nel mentre i destinatari delle provvidenze del Decreto Cura Italia e del Decreto Liquidità stanno ricevendo alla spicciolata gli aiuti, i dipendenti le varie Cig ordinarie ed in deroga con la lentezza propria di questo strumento; le banche stanno provvedendo, con alterna efficienza, alla erogazione dei prestiti garantiti dallo Stato.
Contributi a fondo perduto ed indennità professionisti: a che punto siamo?
Professionisti ed imprenditori hanno in buona parte percepito i 600 euro anche di aprile, e nel mentre si è risolta a sfavore degli amministratori - come avevamo ipotizzato in un nostro precedente articolo - la querelle relativa al loro diritto o meno al contributo.
Rammento qui che l’articolo 84 coma 14 del DL 34/2020 ha fissato in 15 giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale - avvenuto il 19 maggio scorso - il termine per accedere alla provvidenze per il mese di marzo per chi ancora non avesse fatto domanda; tale termine è scaduto quindi il 3 giugno scorso, come indicato anche nella circolare 66 Inps del 29 maggio (la quale - fra le altre cose - ha confermato anche per questi ritardatari l’accredito in automatico dell’indennità prevista per il mese di aprile).
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Anche il secondo decreto interministeriale a firma dei ministri Catalfo e Gualtieri, a favore dei professionisti destinatari del contributo attingendo al fondo di Ultima Istanza, è stato reso pubblico in questi giorni prevedendo anche per questi una indennità di 600 euro per il mese di Aprile, con la novità che potranno essere verificati i limiti reddituali già previsti per il mese di Marzo facendo riferimento al reddito professionale e non al complessivo come per il mese precedente, ampliando così la potenziale platea degli aventi diritto.
Importante: potranno tra l’altro accedere al beneficio anche i professionisti titolari di un contratto di lavoro dipendente a tempo determinato.
La domanda dovrà essere presentata dai soli nuovi beneficiari nel periodo che va dall’8 giugno all’8 luglio prossimo alla propria cassa di appartenenza.
Contributi a fondo perduto Decreto Rilancio: atteso in queste ore il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate
Sta nel frattempo per essere pubblicato il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate riferito ai contributi a fondo perduto previsti in favore di imprese e professioni, queste ultime solo in forma collettiva.
Dalla ultima bozza in circolazione si evince un modello snello nella forma e nella compilazione e che, a mio avviso, non richiederebbe ulteriori modifiche nel caso in cui possa essere previsto successivamente alla sua divulgazione l’eventuale ampliamento del perimetro dei beneficiari anche ai professionisti esercenti in forma individuale, al momento esclusi.
E questo, sommato alle astruse complicate modalità di calcolo della riduzione di reddito - previste dall’articolo 84 del Decreto Rilancio per accedere all’assegno del 1° maggio pari a 1000 euro per i destinatari professionisti - lascia pensare a qualche possibile ripensamento in atto da parte del Governo in ordine a tale ipotesi.
Contributi a fondo perduto anche ai professionisti che svolgono l’attività in forma individuale? Forse si: il Governo sta pensando di ridimensionare le agevolazioni Irap per aumentare le risorse finanziarie destinate ad altri interventi
Le proteste delle categorie professionali interessate, per un verso anche eclatanti nella forma - quale ad esempio quelle di commercialisti e consulenti del lavoro che hanno disertato il tavolo tecnico organizzato due settimane fa dalla Agenzia delle Entrate - potrebbero aver aperto una breccia tra gli esponenti delle forze politiche.
A riprova di possibili ripensamenti su questo è di ieri la notizia della intenzione di ridimensionare la platea dei destinatari dell’abbuono dell’Irap di cui all’articolo 24 del Decreto Rilancio concedendola solo a coloro che dimostreranno di aver avuto una riduzione di fatturato per effetto della Pandemia, proprio per destinare i potenziali risparmi su questa voce di spesa a favore dei destinatari dei contributi a fondo perduto.
Ci aspetta un novità dietro l’angolo? Che si manifesti durante l’iter parlamentare del Decreto Rilancio od in altra forma sarà comunque la benvenuta.
Certo è che più indizi non fanno una prova ma chissà...
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contributi a fondo perduto ed attività professionali in forma individuale: possibili novità in arrivo