Caro energia, contributi a fondo perduto per associazioni e società sportive: 50 milioni di euro le risorse in arrivo con la conversione in legge del DL Aiuti bis, approvato ieri 13 settembre in Senato. Una quota dei fondi è destinata specificamente ai gestori delle piscine
In arrivo contributi a fondo perduto contro il caro energia per associazioni e società sportive dilettantistiche, ASD e SSD. Via preferenziale per i soggetti gestori di piscine.
È una delle novità inserite nel testo del Decreto Aiuti bis durante l’iter di conversione in legge: dopo l’approvazione del Senato ieri, 13 settembre, per l’ufficialità ora si attende il via libera della Camera.
Contributi a fondo perduto contro il caro energia per il settore sportivo nel DL Aiuti bis
Per le lunghe restrizioni imposte, il settore dello sport è stato particolarmente colpito dall’emergenza Covid e gli enti sportivi sono stati a più riprese destinatari di specifici aiuti. Anche la nuova emergenza, quella energetica, ha un impatto forte sul settore e in particolare su coloro che gestiscono degli impianti sportivi.
Ed è proprio con l’obiettivo di “fare fronte alla crisi economica determinatasi in ragione dell’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica” che il testo del Decreto Aiuti bis, con le novità introdotte in fase di conversione in legge, mette in campo nuove risorse per erogare contributi a fondo perduto ad associazioni e società sportive dilettantistiche.
Ammontano a 50 milioni di euro le risorse messe in campo, che derivano dallo stanziamento previsto dalla Legge di Bilancio 2021 per l’esonero contributivo destinato sempre al settore dello sport.
Una quota dei fondi disponibili, pari al 50 per cento, sarà destinata in maniera specifica a società e associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti per l’attività natatoria.
Contributi a fondo perduto contro il caro energia per ASD e SSD: requisiti da definire
Come spesso accade, rallentando i tempi di accesso alle agevolazioni, la norma rimanda a un decreto attuativo la definizione di ogni dettaglio sull’erogazione dei contributi a fondo perduto contro il caro energia per le associazioni e le società sportive dilettantistiche.
Sarà il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri a stabilire ogni elemento:
- requisiti che ASD e SSD devono avere per l’accesso ai contributi a fondo perduto;
- modalità e termini di presentazione delle richieste di erogazione degli aiuti;
- modalità di pagamento e procedure di controllo.
Il decreto attuativo dovrà essere approvato entro la scadenza dei 30 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento: attualmente la legge di conversione del Decreto Aiuti bis è stata approvata solo in Senato, manca ancora il via libera della Camera.
In ogni caso la storia insegna che l’attesa per l’approvazione del provvedimento potrebbe essere più lunga dei 30 giorni indicati: i passaggi burocratici che rendono concrete le norme spesso nei fatti sono più lenti di quanto si prevede a parole.
E infatti sempre sul fronte dello sport, si attendono dettagli sulla misura prevista dal Decreto n. 79/2022 di attuazione del PNRR per l’installazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili e di abbinati sistemi di accumulo.
Associazioni e società sportive dilettantistiche, Federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate ed enti pubblici che gestiscono o sono proprietari di piscine o infrastrutture sportive in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono richiedere contributi in conto capitale per progetti di investimento fino a un milione di euro ma non sono state ancora definite le istruzioni per farlo. Ma la scadenza per approvare il decreto attuativo con tutti i dettagli utili per procedere era fissata al 28 agosto 2022.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contributi a fondo perduto contro il caro energia per il settore sportivo: la novità nel DL Aiuti bis