Contributi a fondo perduto 2021, nel calcolo del fatturato anche i rimborsi? Dipende dalla modalità utilizzata nella redazione delle note spese. Lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate con la risposta all'interpello numero 470 dell'8 luglio 2021 che si sofferma sulle regole da seguire per verificare il possesso dei requisiti.
Contributi a fondo perduto 2021: la possibilità di includere o meno i rimborsi nel calcolo del fatturato, utile per verificare il possesso dei requisiti richiesti, dipende dalla modalità con cui sono state redatte le note spese.
Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello numero 470 dell’8 luglio 2021.
Come di consueto, lo spunto per fare luce sulla questione arriva dall’analisi di un caso pratico.
Contributi a fondo perduto, nel calcolo fatturato anche le note spese per i rimborsi?
Protagonista è una società che, tra gli altri servizi, si occupa di mobilità all’estero degli studenti sulla base di una convenzione stipulata con una Provincia.
La copertura delle spese a costi reali sostenuti per i servizi di mobilità, come viaggio di andata e ritorno, formazione, vitto e alloggio, tutoraggio e accompagnamento, viene erogata sotto forma di rimborsi delle spese effettivamente sostenute per i servizi di mobilità all’estero in seguito all’emissione di note spese nei confronti della Provincia.
All’Agenzia delle Entrate si rivolge per verificare il possesso dei requisiti per l’accesso ai contributi a fondo perduto previsti dal DL Sostegni.
I dubbi riguardano la condizione chiave per accedere agli aiuti: un calo del fatturato, nel confronto tra il 2020 e il 2019, pari ad almeno il 30 per cento.
La società, infatti, raggiunge la soglia minima per poter ricevere gli importi previsti se, oltre alle cifre fatturate e soggette a IV, considera anche i rimborsi spese
fuori campo IVA non oggetto di fatturazione ma certificati con una “nota spesa per rimborso”.
Dall’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello numero 470 dell’8 luglio 2021 non arriva né una conferma né un veto, ma una precisazione: dipende dalla modalità seguita nella redazione delle note spese per i rimborsi richiesti.
Contributi a fondo perduto, quando rientrano anche i rimborsi nel calcolo del fatturato
Nel motivare la sua risposta l’Agenzia delle Entrate prima di tutto chiarisce che nella definizione di fatturato, da considerare per il calcolo necessario per verificare il diritto a beneficiare dei contributi a fondo perduto, bisogna includere anche le somme che costituiscono anche altri componenti di reddito e non solo i ricavi, così come definiti dall’articolo 85 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
Nello specifico, poi, sulle note spese per i rimborsi bisogna considerare quanto stabilito dalla circolare numero 58/2001:
- i proventi percepiti sotto forma di rimborsi di spese inerenti all’attività svolta rientrano tra i compensi del professionista e come tali devono essere trattati;
- sono esclusi, però, i rimborsi che riguardano spese analiticamente dettagliate, anticipate in nome e per conto del cliente.
L’applicabilità della regola al calcolo del fatturato per i contributi a fondo perduto del DL Sostegni è stata, inoltre, confermata anche dalla circolare numero 5 del 2021:
“Alla luce di ciò, tenuto conto che le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto del cliente, purché regolarmente documentate, non risultano incluse tra i compensi di lavoro autonomo, si ritiene che le stesse non risultino incluse nel calcolo del fatturato necessario per determinare lo scostamento medio di cui al comma 4 dell’articolo 1 del decreto sostegni e neppure ai fini della determinazione dell’ammontare dei compensi di cui al comma 3.Diversamente, sono considerate rilevanti ai fini del calcolo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi degli anni 2019 e 2020, i rimborsi spese (viaggio, vitto alloggio, ecc.) addebitati in fattura al committente (cfr. circolare n. 58/E del 18 giugno 2001)”.
Nulla cambia per i soggetti che producono reddito di impresa e per coloro che operano applicando il regime forfettario.
Nel caso analizzato, quindi, in base alla modalità seguita per la redazione delle note spese sarà possibile inserire o meno i rimborsi nel calcolo del fatturato da effettuare per verificare se si è possibile accedere al contributo a fondo perduto.
Tutti i dettagli nel testo integrale della risposta all’interpello dell’Agenzia delle Entrate numero 470 dell’8 luglio 2021.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contributi a fondo perduto, nel calcolo del fatturato anche le note spese per i rimborsi?