Anche gli utenti stranieri che non hanno a disposizione una identità SPID possono richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale, per gli affitti brevi e turistici: le istruzioni da seguire
La banca dati delle strutture ricettive si estende sempre di più ed entro il 1° settembre tutte le Regioni italiane dovranno entrare a far parte del sistema.
A partire dal debutto su scala nazionale della BDSR, i gestori degli alloggi destinati ad affitti brevi e turistici avranno a disposizione 60 giorni per adeguarsi alle novità sul CIN, Codice Identificativo Nazionale, introdotto per monitorare il panorama ricettivo italiano.
Anche le cittadine straniere e i cittadini stranieri che non sono dotati di SPID possono richiedere la sequenza che identifica stanze, appartamenti e strutture tramite il portale dedicato, ma devono seguire precise istruzioni sulla registrazione.
A fornire le indicazioni è il manuale utente pubblicato sul portale della banca dati strutture ricettive.
Richiesta CIN da parte degli utenti stranieri: le istruzioni sulla registrazione
I gestori che non hanno a disposizione l’identità digitale, che permette di effettuare l’accesso alla piattaforma BDSR e di richiedere il CIN in pochi passi, possono accedere con un nome utente e una password fornito dal Ministero del Turismo, a cui è affidata la gestione del monitoraggio delle strutture previsto dall’articolo 13 ter del Decreto Anticipi.
Il primo passo, in questo caso, è la registrazione per ottenere l’abilitazione ad accedere e operare come cittadino straniero.
Per procedere è necessario fornire in via preliminare una serie di dati:
- nome e cognome;
- data di nascita;
- codice fiscale;
- nazione e indirizzo di residenza;
- informazioni sul documento di identità;
- contatti;
- comune dell’alloggio.
“La registrazione alla BDSR da parte degli utenti stranieri non è istantanea in quanto richiede un processo di verifica da parte degli operatori del Ministero del Turismo”, si legge nel manuale fornito dal Ministero del Turismo.
Le cittadine e i cittadini interessati, una volta conclusa la procedura, ricevono una mail con le credenziali e le istruzioni per l’accesso al portale utile per richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale per gli affitti brevi e turistici, all’indirizzo mail indicato in fase di registrazione.
Come ottenere il CIN per affitti brevi e turistici: istruzioni per gli utenti stranieri
Ottenute le chiavi per entrare in piattaforma, sarà possibile anche richiedere la sequenza alfanumerica per gli alloggi che si gestiscono e che deve essere indicata sia negli spazi utilizzati che negli annunci.
Effettuato l’accesso, agli utenti appare l’elenco delle strutture ricettive associate al codice fiscale.
Per ottenere il CIN, poi, servirà cliccare su “dettaglio scheda” e accedere alle informazioni sulla struttura.
Basterà inserire i dati mancanti nella schermata di riepilogo che risulta già precompilata con alcune informazioni come, ad esempio, la denominazione della struttura.
Compilati tutti i campi obbligatori, compresi i dati del dichiarante e la presa visione dell’informativa sulla privacy si potrà procedere con la richiesta cliccando sul pulsante “Ottieni CIN”.
Se la procedura va a buon fine, in pochi minuti si riceve una mail con la notizia della creazione del CIN.
Tutti i dettagli sono contenuti nel manuale utente del Ministero del Turismo aggiornato ad agosto.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Come ottenere il CIN per affitti brevi e turistici: istruzioni per gli utenti stranieri