Bonus ristrutturazione 2025, come funziona? Il punto sulle regole alla luce delle novità della Legge di Bilancio: dall'elenco dei lavori ammessi alle percentuali della detrazione
Novità dal 1° gennaio per il bonus ristrutturazione 2025.
La detrazione del 50 per cento, che permette il recupero di parte delle spese sostenute da chi realizza lavori in casa entro il limite di 96.000 euro per unità immobiliare, resta solo per gli interventi sulla prima casa.
La Legge di Bilancio prevede una serie di riduzioni progressive: per il 2025 spetterà nella misura del 36 per cento per gli altri interventi.
Verrà inolre ridotto ulteriormente al 36 per cento per i lavori sulle prime case e al 30 per cento per gli interventi su altri immobili per le spese sostenute nel 2026 e 2027.
Dall’agevolazione sono esclusi gli incentivi per l’acquisto delle caldaie a combustibili fossili.
Chi ha diritto al bonus ristrutturazione e quali sono i lavori ammessi alla detrazione? Il punto nella guida all’agevolazione edilizia per i lavori realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025.
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Bonus ristrutturazione 2025
- Bonus ristrutturazione 2025: novità e come funziona
- Bonus ristrutturazione 2025: lavori ammessi alla detrazione
- Bonus ristrutturazione 2025: l’elenco dei lavori su singole unità abitative
- Bonus ristrutturazione 2025: l’elenco dei lavori sulle parti condominiali
- Bonus ristrutturazione 2025: chi può ottenere la detrazione?
- Bonus ristrutturazione 2025: come pagare
- Bonus ristrutturazione 2025: i documenti da conservare
- Bonus ristrutturazione 2025: quando è obbligatoria la comunicazione all’ENEA
- Bonus ristrutturazione 2025: visto di conformità e attestazione di congruità delle spese
- Bonus ristrutturazione 2025: conferma per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici
Bonus ristrutturazione 2025: novità e come funziona
La Legge di Bilancio 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, prevede novità per il bonus ristrutturazione.
Per gli interventi a partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2025 la detrazione scenderà al 36 per cento. Rimarrà al 50 per cento esclusivamente per i lavori realizzati sulle prime case.
Resterà immutato il tetto massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare ma è prevista un’ulteriore riduzione per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2026.
In questo caso sarà previsto un doppio binario:
- detrazione al 36 per cento per gli interventi sulle prime case;
- detrazione al 30 per cento per i lavori sugli altri immobili.
La detrazione sarà l’unica via percorribile per gli interventi che inizieranno quest’anno, visto il divieto genertalizzato all’utilizzo della cessione del credito e allo sconto in fattura (le opzioni previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio).
Come funziona la detrazione per le spese sostenute per gli interventi di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini)?
L’agevolazione edilizia consente a chi effettua ristrutturazioni edilizie di ottenere un rimborso IRPEF secondo le regole e i limiti indicati in precedenza.
La norma di riferimento è l’articolo 16-bis del TUIR.
Nonostante la riduzione prevista dal 1° gennaio 2025, il funzionamento dell’agevolazione resta immutato.
Il calcolo del limite deve tenere conto del tetto massimo previsto per la singola unità immobiliare, che va moltiplicato per il numero di unità immobiliari censite in catasto all’inizio dei lavori.
Se, quindi, un’unità immobiliare viene divisa in due nel corso della ristrutturazione si deve comunque considerare la soglia di 96.000 euro.
Tra le novità ufficializzate con la Manovra 2025 c’è anche lo “stop” alle agevolazioni per l’acquisto di caldaie a combustibili fossili. Gli incentivi sono esclusi dal bonus ristrutturazione dallo scorso 1° gennaio, in linea con quanto previsto dalla Direttiva Case green.
Bonus ristrutturazione 2025: lavori ammessi alla detrazione
Quali sono le regole per accedere all’agevolazione edilizia e quali lavori rientrano nel bonus ristrutturazioni?
La detrazione spetta per gli interventi indicati nel seguente elenco:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).
L’accesso all’agevolazione è permesso anche in presenza di lavori realizzati in economia, ossia eseguiti in proprio. In tale ipotesi rientrano nella detrazione anche le spese dei materiali.
A chiarirlo è la circolare numero 17/2023.
Nella manutenzione ordinaria rientrano, ad esempio, gli interventi che seguono:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe;
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
- recinzione dell’area privata;
- costruzione di scale interne.
L’agevolazione ricomprende anche gli interventi per l’adeguamento delle altezze dei solai e l’apertura di nuove finestre, così come la realizzazione dei bagni con ampliamento di volume rispetto all’intervento precedente.
Bonus ristrutturazione 2025: l’elenco dei lavori su singole unità abitative
L’elenco degli interventi agevolabili, che rientrano quindi nel bonus ristrutturazioni 2025, è indicato sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
La lista è indicata nell’apposita pagina del portale dell’Agenzia delle Entrate.
La sezione suddivide i lavori in due filoni:
- gli interventi sulle singole unità abitative;
- gli interventi sulle parti condominiali.
Nella tabella sono riportati gli interventi sulle singole unità abitative.
Intervento | Modalità |
---|---|
Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari | Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche unione di due unità immobiliari con opere esterne |
Allargamento porte | Con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio |
Allargamento porte e finestre esterne | Con demolizioni di modeste proporzioni di muratura |
Allarme finestre esterne | Installazione, sostituzione dell’impianto o riparazione con innovazioni |
Ampliamento con formazione di volumi tecnici | Demolizione e/o costruzione (scale, vano ascensore, locale caldaia, ecc.) con opere interne ed esterne |
Apertura interna | Apertura vano porta per unire due unità immobiliari o altri locali con opere interne o apertura sul pianerottolo interno |
Ascensore | Nuova installazione o sostituzione di quello preesistente (esterno o interno) con altro avente caratteri essenziali diversi, oppure per adeguamento alla legge n. 13/89 |
Balconi | Rifacimento con altro avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti e nuova costruzione |
Barriere architettoniche | Eliminazione |
Box auto | Nuova costruzione (detraibile, purché reso pertinenziale di una unità immobiliare) |
Cablatura degli edifici | Opere finalizzate alla cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano tutte le unità immobiliari residenziali |
Caldaia | Sostituzione o riparazione con innovazioni |
Caloriferi e condizionatori |
|
Cancelli esterni | Nuova realizzazione o sostituzione con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, dimensioni e colori) da quelle preesistenti |
Canna fumaria | Nuova costruzione interna o esterna o rifacimento modificando i caratteri preesistenti |
Cantine |
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Centrale idrica |
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Centrale termica |
|
Citofoni, videocitofoni e telecamere | Sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti |
Contenimento dell’inquinamento acustico | Opere finalizzate al contenimento realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge) |
Cornicioni | Nuova formazione o rifacimento con caratteristiche diverse da quelle preesistenti |
Davanzali finestre e balconi | Nuova realizzazione o sostituzione di quelli preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, finiture e colori) |
Facciata | Rifacimento, anche parziale, modificando materiali e/o colori (o anche solo i colori) |
Finestra |
|
Fognatura | Nuova costruzione o rifacimento con dimensioni e/o percorso diversi da quello preesistente, con opere interne o esterne (dal limite della proprietà fino alla fognatura pubblica) |
Garage |
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Gradini scale | Sostituzione gradini interni e esterni, modificando la forma, le dimensioni oi materiali preesistenti |
Grondaie | Nuova installazione o sostituzione con modifiche della situazione preesistente |
Impianto di riscaldamento autonomo interno (purché conforme al Dm n. 37/2008 - ex legge n. 46/90) |
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Impianto elettrico | Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma |
Impianto idraulico | Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente |
Inferriata fissa |
|
Infissi esterni | Nuova installazione o sostituzione con altri aventi sagoma, materiali o colori diversi (solo se riguarda l’intera facciata) |
Interruttore differenziale | Sostituzione o riparazione con innovazioni |
Intonaci esterni facciata | Intonaci e tinteggiatura esterna con modifiche a materiali e/o colori |
Lastrico solare | Rifacimento con materiali diversi rispetto a quelli preesistenti |
Locale caldaia |
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Lucernari | Nuova formazione o sostituzione con altri aventi caratteri (sagoma e colori) diversi da quelli preesistenti |
Mansarda | Modifiche interne ed esterne con opere edilizie, senza modificarne la destinazione d’uso |
Marciapiede | Nuova realizzazione su suolo privato |
Messa a norma degli edifici | Interventi di messa a norma degli edifici (detraibile, purché compresa nelle categorie di cui all’art. 1, legge n. 449/97 e siano presentate le certificazioni di legge) |
Montacarichi | Nuova installazione e sostituzione di quello preesistente con altro avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti |
Muri di cinta | Realizzazione e sostituzione con modificazioni rispetto alla situazione preesistente |
Muri esterni di contenimento | Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte esterna o nello stesso luogo, ma modificando dimensioni, sagoma, materiali e colori |
Muri interni | Nuova costruzione o demolizione e ricostruzione in altra parte interna |
Parapetti e balconi | Rifacimento o sostituzione con altri aventi caratteri diversi da quelli preesistenti |
Parete esterna | Rifacimento anche parziale modificando materiali e colori (o anche solo i colori) |
Parete interna | Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte interna |
Pavimentazione esterna | Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la superficie e i materiali |
Pensilina protezione autovetture | Sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti |
Persiana | Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma, materiale e colori diversi |
Pianerottolo | Riparazione struttura con dimensioni e materiali diversi da quelli preesistenti |
Piscina | Rifacimento modificando caratteri preesistenti |
Porta blindata esterna | Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagoma o colori diversi |
Porta blindata interna | Nuova installazione |
Porta-finestra |
|
Porte esterne | Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagome o colori diversi e viceversa |
Recinzioni | Realizzazione di nuova recinzione o sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche diverse |
Ricostruzione | Demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente |
Risparmio energetico | Opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette (detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge) |
Sanitari | Sostituzione di impianti (la sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione) - Realizzazione di servizio igienico interno |
Saracinesca | Nuova installazione di qualsiasi tipo o sostituzione di quella preesistente con innovazioni |
Scala esterna | Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra di caratteri (pendenza, posizione, dimensioni materiali e colori) diversi dai preesistenti |
Scala interna | Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra, modificando pendenza e posizione rispetto a quella preesistente |
Serramenti esterni | Nuova installazione o sostituzione con altri aventi finiture e colori diversi dai precedenti |
Sicurezza statica | Opere finalizzate alla sicurezza statica ed antisismica |
Solaio |
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Soppalco | Innovazioni rispetto alla struttura preesistente o nuova costruzione |
Sottotetto |
|
Strada asfaltata privata | Per accesso alla proprietà |
Tegole | Sostituzione con altre di materiale e/o forma diverse da quelle preesistenti |
Terrazzi | Rifacimento completo con caratteristiche diverse da quelle preesistenti (dimensioni o piano) |
Tetto |
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Tinteggiatura esterna | Rifacimento modificando materiali e/o colori |
Travi (tetto) |
|
Veranda |
|
Vespaio | Rifacimento |
Zoccolo esterno facciata | Sostituzione con altro avente caratteri essenziali diversi |
Bonus ristrutturazione 2025: l’elenco dei lavori sulle parti condominiali
Tra gli interventi agevolabili rientrano anche quelli realizzati sulle parti condominiali.
Anche in questo caso si può utilizzare l’elenco presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, alla voce lavori sulle parti condominiali degli edifici.
Di seguito i lavori riportati sul portale dell’Amministrazione finanziaria.
Intervento | Modalità |
---|---|
Aerosabbiatura | Su facciata |
Allargamento porte interne | Con demolizioni di modesta entità |
Allarme (impianto) |
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Androne | Rifacimento conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Antenna | Antenna comune in sostituzione delle antenne private |
Balconi | Riparazioni parti murarie (frontalini, cielo), sostituzione di parapetti e ringhiere conservando caratteristiche (materiali, sagome e colori) uguali |
Box | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Caldaia |
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Caloriferi e condizionatori | Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi |
Cancelli esterni | Riparazione o sostituzione cancelli o portoni, conservando caratteristiche (sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Canna fumaria | Riparazione o rifacimento, interno ed esterno conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Cantine | Riparazione conservando caratteristiche (materiali e colori) uguali a quelle preesistenti |
Centrale idrica | Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Centrale termica | Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti |
Cornicioni | Rifacimento o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti (materiali, dimensioni) |
Davanzali finestre e balconi | Riparazione o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti |
Facciata | Piccola apertura per sfiatatoio gas, rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Finestra | Sostituzione senza modifica della tipologia di infissi |
Fognatura | Riparazione o sostituzione della canalizzazione fognaria, fino al limite della proprietà del fabbricato |
Garage | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Gradini scale | Sostituzione con gradini uguali a quelli preesistenti, interni e esterni |
Grondaie | Riparazione o sostituzione senza modifiche della situazione preesistente |
Impianto di riscaldamento (purché conforme al Dm n. 37/2008 - ex legge n. 46/90) | Riparazione dell’impianto senza innovazioni, riparazione con ammodernamenti e/o innovazioni |
Impianto elettrico | Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma |
Impianto idraulico | Riparazione senza innovazioni o sostituzioni |
Inferriata fissa | Sostituzione di quelle preesistenti senza modificare la sagoma e/o i colori |
Infissi esterni | Riparazione o sostituzione, conservando la sagoma, i materiali e i colori uguali a quelli preesistenti |
Infissi interni | Sostituzione con altri infissi conservando le caratteristiche preesistenti |
Interruttore differenziale | Riparazione senza innovazioni o riparazione con sostituzione di alcuni elementi |
Intonaci esterni facciata | Intonaci e tinteggiatura esterna conservando materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Intonaci interni | Intonaci e tinteggiatura interna senza limitazioni di materiale e colori |
Lastrico solare | Rifacimento conservando materiali uguali a quelli preesistenti |
Locale caldaia | Riparazioni murarie varie conservando le suddivisioni interne preesistenti |
Lucernari | Sostituzione con altri aventi gli stessi caratteri (sagoma e colori) di quelli preesistenti |
Marciapiede su suolo privato | Rifacimento come preesistente |
Montacarichi (interni ed esterni) | Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Muri di cinta | Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti |
Muri esterni di contenimento | Riparazione o rifacimento con materiali e sagoma uguali a quelli preesistenti |
Muri interni | Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi |
Parapetti e balconi | Riparazione o rinforzo della struttura conservando caratteri uguali a quelli preesistenti |
Parcheggi | Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti |
Parete esterna | Rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti |
Parete interna | Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi |
Pavimentazione esterna | Rifacimento con dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti |
Pavimentazione interna | Riparazioni senza innovazioni |
Pensilina protezione autovetture | Rifacimento conservando sagoma e colori preesistenti |
Persiana | Sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (sagoma e colori) |
Pianerottolo | Riparazione struttura conservando dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti (interno ed esterno) |
Piscina | Riparazione e rinforzo di strutture, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) preesistenti |
Porta blindata esterna | Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti |
Porta-finestra | Sostituzione con altra avente gli stessi caratteri essenziali |
Porte esterne | Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti |
Porte interne | Riparazione, conservando materiali, colori, dimensioni |
Recinzioni | Riparazione e sostituzione conservando caratteristiche (sagoma, materiali e colori) preesistenti |
Sanitari | Riparazione apparecchi sanitari e opere edilizie varie (tubazioni, piastrelle, ecc.) |
Saracinesca | Sostituzione con altra, purché vengano conservati dimensioni e colori uguali a quelli preesistenti |
Scala esterna | Riparazione conservando pendenza, posizione, sagoma, colori e materiali uguali ai preesistenti |
Scala interna | Riparazione e sostituzione conservando pendenza sagoma e posizioni preesistenti |
Serramenti esterni | Sostituzione con altri aventi le stesse caratteristiche |
Serramenti interni | Riparazioni, conservando materiali caratteristiche e colori preesistenti |
Solaio | Sostituzione dei solai di copertura con materiali uguali a quelli preesistenti |
Tegole | Sostituzione con altre uguali a quelle preesistenti |
Terrazzi | Riparazione delle pavimentazioni, rifacimento o sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (dimensioni e piano) |
Tetto | Riparazione con sostituzione di parte della struttura e dei materiali di copertura, conservando le caratteristiche preesistenti |
Tinteggiatura esterna | Rifacimento conservando materiali e colori preesistenti |
Tinteggiatura interna | Rifacimento senza limitazioni per materiali e colori |
Tramezzi | Sostituzione tramezzi interni, senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare |
Travi (tetto) | Sostituzione con altre aventi materiali, dimensioni e posizione uguali a quelle preesistenti |
Veranda | Rifacimento parziale conservando i caratteri essenziali |
Zoccolo esterno facciata | Rifacimento conservando i caratteri essenziali |
Bonus ristrutturazione 2025, a chi spetta e chi può richiedere la detrazione?
L’accesso al bonus ristrutturazione 2025 è riservato a tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti, per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno in corso.
Lo sconto sull’IRPEF dovuta spatta a tutti i soggetti chiamati al pagamento delle imposte sui redditi, anche se hanno la propria residenza fuori dall’Italia.
Il proprietario dell’immobile non è l’unico ada avere diritto all’agevolazione.
Può beneficiare dell’incentivo chi provvede al sostenimento delle spese per i lavori e ha un titolo idoneo all’accesso all’agevolazione.
Possono beneficiare del bonus ristrutturazione i seguenti soggetti:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
L’agevolazione spetta anche ai futuri acquirenti, se hanno già firmato il contratto preliminare di compravendita.
Le condizioni da rispettare sono indicate nell’elenco che segue:
- avere il possesso dell’immobile;
- eseguire i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
- aver registrato il compromesso.
Oltre a tali soggetti hanno diritto alla detrazione anche i familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento:
- il coniuge;
- i parenti entro il terzo grado;
- gli affini entro il secondo grado.
La detrazione spetta esclusivamente ai soggetti che hanno sostenuto le spese per gli interventi edilizi.
Nel rispetto di tale requisito, l’accesso è consentito anche al convivente di una coppia di fatto.
La detrazione è l’unica strada possibile per la fruizione dell’agevolazione, dopo la stretta generalizzata prevista dal decreto Cessioni e dai successivi interventi.
Il divieto interessa i lavori la cui CILA, comunicazione di inizio lavori asseverata, è stata presentata a partire dal 17 febbraio 2023. Per tali interventi non è possibile scegliere le opzioni previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio.
Anche per i lavori iniziati per quest’anno, quindi, la detrazione è interamente fruibile nel limite della capienza fiscale del contribuente.
Bonus ristrutturazione 2025: come pagare
L’accesso al bonus ristrutturazione 2025 è è consentitolo solo con pagamento dei lavori tramite specifiche modalità.
Si deve tenere conto della data di emissione della fattura, che deve essere successiva all’apertura della CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata), nei casi in cui è richiesta.
Si deve inoltre utilizzare il bonifico bancario o postale parlante.
Devono essere indicati i seguenti dati:
- causale del versamento: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”;
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento.
È inoltre opportuno indicare, per facilitare l’archiviazione dei documenti:
- il numero di fattura;
- l’anno di emissione della stessa.
Oltre al pagamento delle fatture, è possibile provvedere a sostenere le spese facendo ricorso a un finanziamento. In tale ipotesi la società finanziaria pagherà tramite bonifico e il beneficiario sarà chiamato a conservare la relativa ricevuta.
Deve essere presa in considerazione la data in cui avviene il pagamento della società finanziaria, anche se il contribuente provvederà successivamente al pagamento della società finanziaria.
Bonus ristrutturazione 2025: i documenti da conservare
Un aspetto molto importante per l’agevolazione è anche la conservazione della documentazione.
Il “rimborso” si ottiene in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, con il modello 730 o il modello Redditi PF 2025 si potrà recuperare l’importo relativo a spese sostenute nel 2024 o a rate di anni precedenti.
Devono inoltre essere conservati i documenti previsti, da mostrare esclusivamente in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Di seguito l’elenco dei documenti da conservare:
- le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili;
- domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
- ricevute di pagamento dell’IMU, se dovuta;
- delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali;
- in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione dei lavori;
- comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’ASL, se obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri;
- fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
- ricevute dei bonifici di pagamento.
Bonus ristrutturazione 2025: quando è obbligatoria la comunicazione all’ENEA
Un ulteriore aspetto a cui fare attenzione è l’obbligo di comunicazione all’ENEA.
L’adempimento è previsto esclusivamente per i lavori che rientrano nell’obiettivo di risparmio energetico.
L’adempimento comunicativo nei confronti dell’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è lo stesso che riguarda gli interventi che rientrano nell’ecobonus.
La comunicazione all’ENEA è obbligatoria solo per alcuni interventi, indicati nella tabella riassuntiva.
Componenti e tecnologie | Tipo di intervento |
---|---|
Strutture edilizie | • riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno, dai vani freddi e dal terreno; • riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; • riduzione della trasmittanza termica dei Pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno |
Infissi | • riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi |
Impianti tecnologici | • installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; • pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; • sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; • microcogeneratori (Pe<50kWe); • scaldacqua a pompa di calore; • generatori di calore a biomassa; • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; • installazione di sistemi di termoregolazione e building automation; • installazione di impianti fotovoltaici |
Elettrodomestici (solo se collegati a un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017) | • forni; • frigoriferi; • lavastoviglie; • piani cottura elettrici; • lavasciuga; • lavatrici |
La scadenza per l’inoltro della comunicazione è fissata a 90 giorni dalla fine dei lavori.
In linea generale il mancato adempimento non fa perdere la detrazione, secondo l’
indirizzo dell’Agenzia delle Entrate.
La mancanza di sanzioni o di conseguenze per omessa comunicazione comporta che di fatto non vi è alcuna obbligatorietà alla comunicazione ENEA, fermo restando la necessità di eseguire l’adempimento per finalità statistiche e di monitoraggio dei risparmi energetici conseguiti.
Su tale aspetto è intervenuta anche la Corte di Cassazione con una sentenza sul tema, la n. 7657 del 21 marzo 2024.
Anche la Cassazione ribadisce il principio secondo il quale anche in caso di omessa comunicazione ENEA entro il termine dei 90 giorni successivi alla fine dei lavori non si perde l’agevolazione, con riferimento all’ecobonus.
La norma che disciplina l’obbligo comunicativo per i lavori di efficientamento energetico non stabilisce la decadenza tra le conseguenze in caso di omesso adempimento.
Bonus ristrutturazione 2025: visto di conformità e attestazione di congruità delle spese
In linea generale non è prevista la possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
I casi residuali, di coloro che possono scegliere l’opzione di fruizione indiretta dell’agevolazione, sono legati al rispetto di specifiche scadenze a adempimenti.
Deve essere infatti rispettato l’obbligo di:
- visto di conformità;
- attestazione di congruità dei prezzi.
I prezzi dovranno essere in linea con quelli stabiliti dal decreto Prezzi, firmato dall’allora MITE, Ministero della Transizione ecologica, il 14 febbraio 2022.
Nel caso in cui non siano riportati si devono prendere a riferimento i prezzi indicati da regioni e province autonome, dai listini ufficiali o locali delle Camere di Commercio o, infine, quelli relativi ai valori di mercato, che variano in base al luogo dell’intervento.
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate potrà essere effettuata esclusivamente dal professionista che ha apposto il visto di conformità.
Tale soggetto è infatti quello che ha effettuato il controllo documentale relativo ai requisiti per l’accesso all’agevolazione edilizia.
Bonus ristrutturazione 2025: conferma per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici
Un ultimo aspetto legato al bonus ristrutturazione 2024 è la possibilità di accedere, in alcuni casi, al bonus mobili ed elettrodomestici
L’accesso alla detrazione fiscale è prevista solo nel caso di esecuzione di lavori di ristrutturazione edilizia.
Come confermato dalla Manovra 2025, anche per il 2025 la detrazione sarà riconosciuta nella misura del 50 per cento fino al tetto massimo di spesa di 5.000 euro.
In altre parole si potrà “recuperare” 2.500 euro in dieci anni.
È opportuno infine precisare che non si perde il diritto al bonus mobili nel caso in cui gli acquisti vengano effettuati dopo la chiusura della CILA.
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Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus ristrutturazione 2025: novità e come funziona