Bonus ristrutturazione: bonus mobili anche dopo la chiusura della CILA

Tommaso Gavi - Irpef

I chiarimenti sul bonus mobili per gli acquisti successivi alla chiusura della CILA relativa agli interventi di ristrutturazione

Bonus ristrutturazione: bonus mobili anche dopo la chiusura della CILA

Il bonus mobili ed elettrodomestici spetta anche se viene chiusa la CILA relativa al bonus ristrutturazione che ne dà diritto?

In linea generale la risposta è affermativa. Gli acquisti effettuati possono rientrare nel bonus mobili anche se la data di acquisto è successiva a quella di chiusura della CILA.

Dovranno in ogni caso essere rispettate le altre condizioni che danno diritto all’agevolazione.

Bonus ristrutturazione: bonus mobili anche dopo la chiusura della CILA

Nel caso in cui vengano effettuati lavori di ristrutturazione i contribuenti hanno diritto a un’agevolazione del 50 per cento delle spese sostenute entro il limite di 96.000 euro fino al 31 dicembre 2024, poi scenderà al 36 per cento nel limite di 48.000 euro.

La detrazione è ripartita in 10 anni e viene fruita tramite la presentazione della dichiarazione dei redditi, a partire da quella relativa all’anno di imposta in cui sono state sostenute le spese.

I lavori che rientrano nel bonus ristrutturazione danno diritto anche al bonus mobili ed elettrodomestici.

Si tratta di una detrazione riconosciuta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici che rispondono a determinati requisiti. Per gli acquisti effettuati nel 2024 il limite di spesa è di 5.000 euro, la detrazione massima spettante è quindi di 2.500 euro, ripartita in 10 rate annuali dello stesso importo.

Il bonus spetta anche nel caso in cui la CILA, comunicazione di inizio lavoro asseverata, sia stata chiusa prima degli acquisti.

Il quesito è stato posto alla redazione di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.

La risposta è affermativa: il contribuente avrà diritto al bonus mobili anche se gli acquisti saranno effettuati in una data successiva rispetto a quella della chiusura della CILA. Dovranno in ogni caso essere rispettati i requisiti previsti per l’ottenimento dell’agevolazione.

Bonus mobili: i requisiti per l’accesso

Come anticipato, per le spese sostenute nel 2024 il bonus mobili spetta nel limite massimo di 5.000 euro.

Un elenco degli acquisti di ammessi è stato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, nella guida dedicata al bonus mobili ed elettrodomestici.

A titolo esemplificativo, tra i mobili e gli arredi che permettono di ottenere l’agevolazione ci sono: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.

La stessa agevolazione vale anche per gli elettrodomestici: in questo caso, però, si dovrà rispettare specifiche caratteristiche in merito alle classi energetiche.

Nello specifico gli acquisti dovranno riguardare grandi elettrodomestici:

  • di classe non inferiore alla classe A per i forni;
  • di classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
  • di classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

Tra le spese che possono rientrare nel bonus mobili ed elettrodomestici ci sono anche quelle relative ad apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

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