Bonus lavoratori stagionali del turismo, in arrivo una nuova indennità: il decreto Sostegni, pubblicato in GU il 22 marzo 2021, prevede l'erogazione di di 2.400 Euro da corrispondersi in un'unica soluzione per le tre mensilità di chiusura causa Covid. A beneficiarne anche intermittenti, lavoratori dello spettacolo e autonomi senza partita IVA.
Bonus lavoratori stagionali, nuova indennità da 2.400 euro nel decreto Sostegni.
Il testo del decreto Sostegni pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo ed entrato in vigore il 23 marzo 2021 conferma che ai lavoratori stagionali e del turismo verrà riconosciuto un bonus omnicomprensivo di 2.400 euro.
Il bonus sarà riconosciuto quindi in un’unica soluzione, come forma di compensazione dei tre mesi di lavoro persi nel 2021 a causa delle chiusure legate all’emergenza pandemica.
Non sono quindi più 3.000 euro - 1.000 per ciascuna mensilità - le somme riconosciute agli stagionali, come anticipato dall’ex Ministra del Lavoro Catalfo con riferimento allora Decreto Ristori 5, ora Decreto Sostegni.
Bonus lavoratori stagionali: nel Decreto Sostegni 2.400 euro per tutti e tre i mesi di chiusura
Il Decreto Sostegni contempla, nel pacchetto di aiuti economici per i lavoratori precari non tutelati dalla cassa integrazione, nuovi ristori per il comparto turistico.
Si tratta, però, di aiuti economici con importi ridotti rispetto a quanto inizialmente previsto: 2.400 euro in tutto per i tre mesi di sospensione di lavoro, a fronte dei 3.000 annunciati in partenza dal Governo precedente.
La platea dei beneficiari, secondo quanto previsto dall’articolo 10 del DL 41/2021, ricalca quella già delineata nei mesi precedenti.
In particolare, potranno beneficiare del nuovo bonus, a patto che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 22 marzo 2021 e abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo le seguenti categorie di soggetti:
- stagionali o lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- stagionali e lavoratori in somministrazione di settori diversi dal turismo e dagli stabilimenti termali;
- intermittenti;
Inoltre, entrano nel bacino del bonus 2.400 Euro le seguenti categorie:
- autonomi occasionali privi di partita IVA che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e che siano iscritti alla Gestione separata a cui nello stesso lasso di tempo devono aver versato almeno un contributo mensile);
- incaricati di vendita a domicilio con reddito nell’anno 2019 derivante dalle medesime attività superiore a 5.000 Euro e titolari di partita IVA attiva, iscritti alla Gestione separata al 23 marzo 2021 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 75.000 euro.
Tali soggetti, al momento dell’entrata in vigore del Decreto, non dovranno essere titolari di pensione, né di un rapporto di lavoro dipendente, né di Indennità NASpI.
Infine, il bonus è destinato anche a lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che rispettino cumulativamente i seguenti requisiti:
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- titolarità nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate;
- titolarità nell’anno 2018 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o stagionale nel medesimo settore di durata complessiva pari ad almeno 30 giornate;
- assenza di titolarità, al 23 marzo 2021, di pensione e di rapporto di lavoro dipendente.
L’intervento si aggiunge al pacchetto delle misure a sostegno del reddito e del lavoro, tra cui la proroga della cassa integrazione, il rifinanziamento del reddito di cittadinanza, i nuovi requisiti per l’indennità NASpI e la proroga del Reddito di Emergenza.
Bonus lavoratori stagionali: il pacchetto di novità del Decreto Sostegni
Il Decreto Sostegni, già Decreto Ristori 5, è stato approvato e poi pubblicato, dopo un lungo periodo di attesa, costellato da dichiarazioni e indiscrezioni.
Già si parlava di sostegni al turismo il 21 gennaio 2021, quando l’allora Ministro dell’Economia e delle Finanze aveva inviato alla Commissione Europea la lettera con gli obiettivi programmatici che giustificavano lo scostamento di bilancio.
Gualtieri, in quell’occasione si era espresso in questo senso:
“Grazie allo scostamento di bilancio proseguiremo e completeremo gli interventi di sostegno già approvati e riconosciuti finora ai settori più colpiti dalla pandemia, per il tempo che sarà necessario”.
La necessità di supportare lavoratori ed imprese danneggiati dalla crisi è sentita, necessariamente, anche dal nuovo Esecutivo che ha messo in conto ulteriori ristori per queste categorie di lavoratori che non hanno potuto svolgere la propria attività nel 2021 a causa delle misure di di contenimento del contagio da Covid-19.
In favore del settore, il decreto Sostegni stanzia ulteriori 700 milioni di euro, destinati in particolare alla filiera della montagna. Le risorse verranno utilizzate per la concessione di ristori in favore degli esercenti maggiormente colpiti dalla chiusura degli impianti e dal conseguente calo della presenza turistica.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus lavoratori stagionali: nel Decreto Sostegni in arrivo 2.400 euro