Ristori turismo, alla filiera Neve arrivano 700 milioni di euro con il Decreto Sostegni: previsti contributi per la mancata riapertura degli impianti, tra i destinatari anche scuole e maestri di sci. Le risorse arriveranno ai Comuni dei comprensori sciistici sulla base delle presenze turistiche del 2019.
Ristori turismo, 700 milioni di euro del Decreto Sostegni sono destinati alla filiera Neve: in arrivo contributi per gli impianti sciistici in stand by a favore degli operatori del settore. I beneficiari delle risorse messe in campo con questo ultimo provvedimento emergenziale, approvato nel Consiglio dei Ministri del 19 marzo 2021, saranno anche i maestri di sci che non hanno potuto esercitare la loro professione a causa delle restrizioni.
Le risorse del Fondo saranno divise tra le Regioni per poi arrivare ai Comuni a vocazione montana appartenenti ai comprensori sciistici sulla base delle presenze registrate nel 2019.
La riapertura degli impianti e delle strutture ricettive era prevista per il 15 febbraio 2021, ma poche ora prima della data di ripresa era arrivato un nuovo stop dal Governo. È in questo contesto che nasce la necessità di prevedere dei ristori specifici per il turismo inverale.
Ristori turismo, alla filiera Neve 700 milioni: contributi anche per scuole e maestri di sci
La contromisura per la manca riapertura degli impianti e la ripartenza di tutte le attività economiche che rientrano nella filiera Neve sono previste dall’articolo 2 del Decreto Sostegni.
Nasce un Fondo con una dotazione di 700 milioni di euro destinato alle Regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano per l’erogazione di contributi a sostegno di tutti coloro che svolgono attività correlate all’apertura delle stazioni sciistiche.
Sono diversi i passaggi da seguire prima che gli aiuti arrivino ai destinatari:
- un apposito decreto del Ministero del turismo, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministro per gli affari regionali, d’intesa con la Conferenza Stato - Regioni, dovrà prevedere la ripartizione tra i diversi territori sulla base delle presenze turistiche registrate nel 2019 nei Comuni, appartenenti ai comprensori sciistici, classificati dall’ISTAT nelle categorie turistiche che seguono:
- E, ovvero Comuni con vocazione montana;
- H, ovvero Comuni a vocazione montana e con vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica;
- entro 30 giorni dal decreto, le Regioni e le province autonome devono assegnare le risorse ai singoli Comuni.
Il totale di ogni territorio sarà diviso come segue:
- per una quota almeno pari al 70 per cento le risorse saranno destinate ai comuni che rientrano nelle categorie destinatarie sulla base dei biglietti venduti nel 2019 per l’accesso a impianti di risalita a fune esistenti nel territorio;
- la restante parte sarà destinata ai comuni dello stesso comprensorio sciistico e in particolare a sostegno delle seguenti categorie:
- soggetti che svolgono attività di impresa di vendita di beni e servizi al pubblico;
- maestri e scuole di sci.
Il fatturato, i ricavi e i compensi del triennio 2017-2019 sono il punto di partenza per stabilire l’entità delle misure di sostegno.
Ristori turismo, alla filiera Neve 700 milioni: come funzionano i contributi per i maestri di sci
In particolare, gli aiuti per i maestri di sci, che rientrano nel pacchetto di ristori per il turismo invernale e sono inseriti nel Fondo della filiera Neve, sono destinati a coloro che si trovano nelle condizioni che seguono, tra loro alternative:
- essere iscritti in uno degli appositi Albi professionali regionali o provinciali alla data del 14 febbraio 2021;
- essere iscritti all’Albo professionale per la stagione 2020-2021 ed essere stati licenziati o aver cessato l’attività alla data del 14 febbraio 2021.
L’indomani, infatti, il 15 febbraio 2021 era la data inizialmente fissata in calendario per la ripartenza delle attività sciistiche, rimandata a causa dell’impossibilità di allentare le restrizioni.
Il contributo non è cumulabile con le altre tipologie di bonus per i lavoratori stagionali, del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport previste dal Decreto Sostegni.
Infine, un supporto economico spetta anche alle scuole di sci in cui operano i maestri. Requisito essenziale, ovviamente, è trovarsi nei comuni dei comprensori sciistici che hanno le carte in regola per beneficiare del Fondo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Ristori turismo, alla filiera Neve 700 milioni: contributi anche per scuole e maestri di sci