Le spese sostenute per l'acquisto di condizionatori possono beneficiare di una detrazione nell'ambito dei bonus edilizi. Il punto su requisiti e istruzioni per ottenere lo sconto sull'IRPEF, sia con che senza ristrutturazione
È possibile portare in detrazione le spese sostenute per l’acquisto dei condizionatori? La risposta è affermativa. L’agevolazione si può ottenere sia con che senza ristrutturazione.
Tali costi rientrano infatti tra quelli ammessi agli sconti IRPEF del 50 o del 65 per cento, previsti dai bonus casa.
Vediamo insieme quali sono le agevolazioni fiscali disponibili e come accedere.
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Bonus condizionatore 2024: detrazione con o senza ristrutturazione
Tra i vari costi che permettono di beneficiare di una detrazione tramite il modello 730/2024 rientrano anche quelli sostenuti per l’acquisto di impianti di condizionamento.
Non esiste un vero e proprio “bonus condizionatore” , ma per queste spese è possibile accedere a uno sconto IRPEF nell’ambito di diverse agevolazioni edilizie.
La misura della detrazione varia a seconda dell’intervento effettuato, con o senza lavori di ristrutturazione.
Le regole sono pressoché invariate rispetto allo scorso anno, con qualche piccola eccezione relativa ai limiti di spesa.
Nel dettaglio, è possibile usufruire dei seguenti benefici:
- il bonus ristrutturazione prevede una detrazione del 50 per cento per lavori di recupero del patrimonio edilizio e riqualificazione energetica, fino a un massimo di 96.000 euro;
- il bonus mobili prevede anch’esso una detrazione del 50 per cento, per le spese relative all’acquisto di arredi ed elettrodomestici in caso di ristrutturazione della propria abilitazione. Il tetto di spesa massima è passato dagli 8.000 euro dello scorso anno al nuovo limite di 5.000 euro;
- l’ecobonus prevede invece una detrazione del 65 per cento, per la sostituzione dell’impianto esistente con uno ad alta efficienza energetica, fino alla soglia di spesa massima fissata a 30.000 euro.
In particolare, per accedere all’ecobonus, gli impianti installati devono garantire un coefficiente di prestazione (COP/GUE) e un indice di efficienza energetica (EER) maggiore o uguale ai pertinenti valori minimi, fissati nell’allegato F del decreto del 6 agosto 2020.
Per tutti i casi citati è obbligatorio effettuare il pagamento mediante bonifico parlante, all’interno del quale è necessario riportare:
- la causale con il riferimento normativo;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento.
Detrazione condizionatori 2024: invio della comunicazione all’ENEA e come compilare il modello 730/2024
Nei casi indicati il contribuente deve trasmettere, mediante apposita comunicazione all’ENEA, i dati relativi all’intervento effettuato.
Devono essere indicati:
- i dati anagrafici del beneficiario;
- le informazioni relative all’immobile oggetto di intervento;
- la tipologia di intervento effettuato.
Per fruire delle agevolazioni previste dai bonus casa, le spese effettuate per il condizionatore devono essere inserite nel Quadro E del modello 730/2024, all’interno della sezione corrispondente al bonus d’interesse.
L’operazione deve essere effettuata esclusivamente per la prima rata delle spese, a partire dalla dichiarazione dei redditi dell’anno successivo rispetto al sostenimento delle spese.
La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo, per cui l’importo delle rate successive sarà automaticamente riportato nella precompilata a partire dall’anno successivo.
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