Bonus 200 euro, dall'INPS arrivano precisazioni sul periodo di riferimento per la verifica del diritto all'esonero contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2022. Si deve prendere in considerazione la finestra temporale compresa tra il 1° gennaio e il 23 giugno 2022. Lo chiarisce il messaggio numero 3099 del 5 agosto 2022.
Bonus 200 euro, quale periodo deve essere preso a di riferimento per la verifica del diritto all’esonero dei contributivo che dà diritto anche all’indennità?
A fornire i chiarimenti è l’INPS con il messaggio numero 3099 del 5 agosto 2022.
Per i lavoratori dipendenti si deve considerare la finestra temporale compresa tra il 1° gennaio e il 23 giugno 2022, come già specificato dalla circolare INPS numero 73 del 24 giugno 2022 che riporta il parere del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
La legge di conversione del Decreto Aiuti non ha modificato le disposizioni relative a tale aspetto del bonus 200 euro.
Bonus 200 euro, qual è il periodo di riferimento per verificare esonero dei contributi?
L’INPS fornisce precisazioni sul bonus 200 euro. Il messaggio numero 3099 del 5 agosto 2022 ha come oggetto il periodo per la verifica del diritto all’esonero contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2022 per i lavoratori dipendenti.
- INPS - Messaggio numero 3099 del 5 agosto 2022
- Circolare n. 73/2022. Indennità una tantum pari a 200 euro per i lavoratori dipendenti. Precisazioni.
Il diritto all’esonero previsto dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234 è uno dei requisiti da rispettare per avere diritto al bonus 200 euro.
In merito alla finestra temporale di riferimento per la verifica della condizione in questione, l’articolo 31 del Decreto Aiuti stabilisce che si deve prendere a riferimento il 1° quadrimestre del 2022.
Sulla questione è intervenuto anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, come riportato nella circolare INPS numero 73 del 24 giugno 2022.
Tale circolare precisa che il periodo di riferimento è esteso al “giorno precedente la pubblicazione della circolare citata”, ovvero al 23 giugno scorso.
Le istruzioni restano valide anche perché la legge di conversione del decreto Aiuti, la legge numero 91 del 15 luglio 2022, non ha modificato le disposizioni del decreto.
Di conseguenza si devono continuare a seguire le istruzioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e riportate nel documento di prassi dell’INPS.
I chiarimenti sulla verifica dei requisiti arrivano in un momento cruciale, in quanto per i lavoratori dipendenti l’indennità deve essere anticipata dal datore di lavoro nella busta paga relativa al mese di luglio, che in buona parte dei casi viene emessa nel mese di agosto.
Bonus 200 euro, le novità con il Decreto Aiuti bis
Alcune categorie di beneficiari dell’indennità hanno già ricevuto la somma tramite la propria busta paga o l’erogazione dell’INPS.
I primi a ricevere il bonus 200 euro sono stati i pensionati, che hanno visto accreditate le somme già il 1° luglio scorso.
Hanno già ricevuto l’indennità anche i lavoratori che hanno già ricevuto la busta paga relativa al mese di luglio, nel mese di luglio o nei primi giorni del mese in corso.
Sono tuttavia diverse le categorie di soggetti che ancora non hanno ricevuto le somme: in parte perché per alcune di esse l’erogazione avverrà a ottobre, in parte perché non è ancora stato pubblicato il decreto attuativo per le partite IVA e i lavoratori autonomi, in parte perché alcuni soggetti sono esclusi per il mancato rispetto dei requisiti indicati dalla legge.
Per tali soggetti novità sono in arrivo con il Decreto Aiuti bis, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2022.
Il recente provvedimento dell’esecutivo ha ampliato la platea dei beneficiari del bonus 200 euro. Riceveranno la somma anche alcune categorie di soggetti esclusi dalla misura prevista dal Decreto Aiuti.
Potrebbero essere inclusi anche dottorandi, assegnisti e neo pensionati. L’estensione è in valutazione, come ha fatto sapere il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Per avere conferme su chi saranno i nuovi beneficiari si dovrà attendere la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
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