Assegno di inclusione: nell’ISEE 2025 non è calcolato l’importo del RdC

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

I beneficiari dell'assegno di inclusione non perdono il sostegno se superano la soglia ISEE per via delle somme percepite a titolo di ADI o RdC. Tali importi infatti non vengono calcolati

Assegno di inclusione: nell'ISEE 2025 non è calcolato l'importo del RdC

Le somme che si ricevono a titolo di assegno di inclusione e reddito di cittadinanza non sono prese in considerazione per determinare l’ISEE che permette di continuare a ricevere l’ADI.

Il chiarimento arriva dalle FAQ aggiornate pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro.

L’ISEE 2025, infatti, può comprendere le somme percepite nel 2023 a titolo di reddito di cittadinanza. Tali importi però non sono considerati in fase di verifica dei requisiti per accedere all’assegno di inclusione.

Assegno di inclusione: nell’ISEE 2025 non è calcolato l’importo del RdC

Come noto uno dei requisiti per poter accedere all’assegno di inclusione, e quindi ricevere la prestazione economica, è il rispetto del limite ISEE previsto dalla normativa.

Soglia che fino a fine 2024 è stata pari a 9.360 euro e dal 1° gennaio, per effetto della novità prevista dalla Legge di Bilancio 2025, è stata innalzata a 10.140 euro.

Alcuni chiarimenti da parte del Ministero del Lavoro, interessano proprio la questione relativa al superamento di tale soglia.

Nelle risposte alle domande più frequenti (FAQ) pubblicate sul sito infatti viene considerato il caso in cui il beneficiario dell’assegno di inclusione, nell’aggiornare l’ISEE al nuovo anno, supera la soglia limite per via delle somme ricevute a titolo di ADI o di reddito di cittadinanza.

Ad esempio, l’ISEE 2025 può comprendere i valori del reddito di cittadinanza eventualmente ottenuti nel corso del 2023 e questo potrebbe portare ad una valore che supera i 10.140 euro previsti dalla normativa.

In questo caso, però, anche se il valore limite viene superato si mantiene il diritto a ricevere il beneficio. Vediamo per quale motivo.

ADI e RdC: somme escluse dal calcolo dell’ISEE per l’accesso al beneficio

Il motivo, spiega il Ministero, è da ricercare nelle procedure di accertamento dei requisiti di accesso alla prestazione, in particolare da quanto previsto all’articolo 3, comma 2 del Decreto ministeriale n. 154/2023 (decreto attuativo dell’assegno di inclusione).

Qui infatti viene precisato che l’INPS, solamente ai fini dell’accertamento dei requisiti per ricevere l’assegno di inclusione, sottrae l’ammontare del RdC/ADI percepito dal nucleo beneficiario ed eventualmente incluso nell’ISEE, rapportato al parametro della scala di equivalenza corrispondente.

Si tratta di una estensione del meccanismo del cosiddetto “ISEE ricalcolato” che viene applicato dalla normativa ISEE anche alle altre prestazioni economiche. La norma, infatti, prevede che gli Enti erogatori debbano escludere dall’ISEE la prestazione per la quale si chiede il rinnovo.

In questo caso, dunque, quando viene richiesto l’assegno di inclusione viene escluso il reddito di cittadinanza, come se si trattasse di un rinnovo della stessa prestazione.

Questo non solo per l’ISEE. Lo stesso principio si applica anche in riferimento al reddito.

Il valore del RdC/ADI non viene considerato nel reddito ai fini dell’accertamento del requisito relativo al reddito familiare (innalzato anch’esso dalla Legge di Bilancio 2025 e portato a 6.500 euro) e quindi non influisce nel calcolo dell’importo spettante.

Ad ogni modo sarà l’INPS, a seguito delle verifiche di competenza sulla base dei dati presenti nell’ISEE 2024, a stabilire se dopo le variazioni si è ancora in possesso dei requisiti per continuare a ricevere il beneficio.

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