Il bilancio sociale

Carla Mele - Bilancio e principi contabili

Qualche considerazione sulle origini e sull'utilità del bilancio sociale

Il bilancio sociale

Il Bilancio sociale è un particolare tipo di rendiconto sulla gestione delle aziende che operano nel Terzo settore, che redatto annualmente, offre un supporto alla valutazione del raggiungimento degli obbiettivi sociali che l’azienda persegue.

Si tratta di un documento che non sostituisce quindi il Bilancio d’esercizio, ma si affianca ad esso per fornire agli stakeholders le informazioni sugli effetti sociali ed ambientali che derivano dalle scelte aziendali.

Con la Riforma del Terzo settore - D.Lgs. 117/2017 - la stesura del rendiconto sociale è divenuta obbligatoria per aziende che operano nel no profit e hanno conseguito ricavi, rendite, proventi o entrate superiori a un milione di euro nell’esercizio, ma è considerato un utile strumento anche per le aziende che volontariamente intendono testimoniare gli obiettivi di Responsabilità Sociale conseguiti.

Gli indicatori del bilancio sociale

Per la redazione del Bilancio sociale, così come avviene per la redazione del Bilancio civilistico, non è previsto uno schema specifico da adottare.

Un importante contributo è fornito dal Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (GBS) che ha stilato dei Principi di redazione del bilancio sociale in base ai quali le aziende che operano nel no profit possono attenersi per ispirarsi alla realizzazione del bilancio.

Principi di redazione del bilancio sociale - GBS 2013
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Analizzando gli standards del Gruppo di Studio, si evince che il bilancio dovrebbe contenere tre categorie di indici:

  • gli indici economici che rappresentano le conseguenze remunerative per gli stakeholder e sul sistema territoriale dell’attività d’impresa. Questi indicatori analizzano salari, compensi, pensioni e gli altri benefici pagati ai dipendenti dell’organizzazione, i crediti e i debiti, la pressione fiscale e possono essere facilmente desunti dal bilancio civilistico;
  • gli indici sociali riguardano l’impatto dell’azienda sulla società in cui opera: il rispetto della buona pratica di lavoro, la sicurezza e la salute del dipendente, il rispetto dei diritti umani e tutte le questioni sociali più ampie che influenzano il consumatore e la comunità con cui l’azienda opera;
  • gli indici ambientali spiegano l’impatto ambientale dei prodotti e dei servizi realizzati, ricordiamo ad esempio: il corretto uso dell’energia e dell’acqua, la produzione di gas serra, la gestione dei rifiuti e dei materiali pericolosi, l’impatto dell’azienda sulla biodiversità dell’ecosistema.

Bilancio sociale e bilancio civilistico a confronto

Il Bilancio Sociale è un documento straordinario con il quale un’organizzazione operante nel Terzo Settore decide di mostrare al pubblico che la sua condotta sia socialmente responsabile, e quindi, rispettosa del territorio e della società in cui lavora.

Questo tipo di bilancio, però, non è sempre obbligatorio: con la riforma del Terzo settore è stato stabilito che solo le aziende che operano nel no profit e che hanno conseguito nell’esercizio ricavi, rendite proventi o entrate superiori a un milione di euro, hanno l’obbligo di realizzarlo.

Nonostante questo limite dimensionale, sarebbe opportuno che tutte le aziende, e non solo quelle che operano nel terzo settore, lo redigano, per comunicare ancora meglio con il pubblico, che è sempre più interessato a comprendere come le imprese influenzino la propria vita.

La grande analogia tra i due tipi di bilancio è che sia quello civilistico che quello sociale hanno la peculiarità di restituire ai destinatari la rappresentazione dell’impatto sia positivo che negativo delle imprese nella realtà in cui operano, quindi hanno una funzione di comunicazione con gli stakeholders.

Mentre il bilancio civilistico è uno strumento che presenta sinteticamente le informazioni contabili e i risultati della gestione economico-finanziaria e patrimoniale dell’azienda, il bilancio sociale pur avendo una funzione informativa analoga a quella del bilancio d’esercizio, si limita a rappresentare l’impatto che l’azienda ha sulla società ed il territorio in cui opera.

I destinatari del bilancio civilistico sono dei soggetti che devono possedere una cultura specifica per essere in grado di capirlo e poter ricavare da esso le informazioni di cui hanno bisogno (redditività, solidità patrimoniale etc.)

Il Bilancio Sociale invece offre delle informazioni che riguardano sia i risultati economici ma anche sociali ed ambientali: è un tipo di rendicontazione che arriva in maniera più diretta ad un pubblico che oggi è sempre più sensibile alle problematica di Responsabilità sociale delle imprese.

Anche per la redazione del Bilancio sociale è opportuno ispirarsi ad alcuni principi che, per un certo verso, sono analoghi ai principi contabili di bilancio.

Sicuramente il redattore dovrà redigere un documento che offre l’immagine dell’azienda in piena trasparenza, che possa permettere la comparazione dei risultati ottenuti tra più esercizi, nel rispetto della competenza dei fatti di gestione.

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